Giove (divinità)

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Giove e Giunone (A. Carracci)

Giove, dio supremo della religione romana e italica.

Citazioni di Giove[modifica]

  • Tu, disponi gli scanni e prepara il luogo agli avventori: tu presenterai ad una ad una le vite che abbiamo a vendere; ma ripuliscile prima, affinché abbiano buona apparenza ed attirino gente assai. E tu, o Mercurio, fa' il bando, e chiama col buono augurio i compratori ad entrare in bottega. Per ora metteremo all'incanto queste vite qui, questi filosofi d'ogni specie e d'ogni setta. Chi non ha contanti da sborsare subito, darà mallevadoria, e pagherà l'anno venturo. (Luciano di Samosata)

Publio Virgilio Marone, Eneide[modifica]

  • Va', figliuolo, [...] chiama i venti, e ratto scendi | là 've sì neghittoso il troian duce [Enea] | bada in Cartago, e 'l destinato impero | non gradisce e non cura; e ciò gli annunzia | da parte mia, che Venere sua madre | non per tal lo mi diede, e ch'a tal fine | non è stato da lei da l'armi greche | già due volte scampato. (libro IV) [a Mercurio]
  • Cittadini eterni, | qual v'ha cagione a distornar rivolti | quel ch'è già stabilito? A che tra voi | con tanta iniquità tanto contrasto? | Non s'è da me già proibito e fermo | che non deggian gli Ausoni incontro a' Teucri | sorgere a l'armi? Che discordia è questa | contro al divieto mio? Qual ha timore | a la guerra incitati o questi o quelli? (libro X)
  • Destinato a ciascuno è 'l giorno suo;[1] | e breve in tutti e lubrica e fugace | e non mai reparabile sèn vola | l'umana vita. Sol per fama è dato | agli uomini, che sian vivaci e chiari | più lungamente. Ma virtute è quella | che gli fa tali. E non per questo alcuno | è che non muoia. (libro X)
  • Se indugiar la morte, | ch'è già presente, e prolungare i giorni | al già caduco giovine [Turno] t'aggrada | per alcun tempo, e tu con questo inteso | l'accetti, va' tu stessa, e da la pugna | sottrallo e dal destino. A tuo contento | fin qui mi lece. Ma se in ciò presumi | anco più di sua vita, o de la guerra, | che del tutto si mute o si distorni, | invan lo speri. (libro X) [a Giunone]

Citazioni su Giove[modifica]

  • Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri difetti e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli. (Fedro)
  • Giove è tutto quello che vedi ed ogni movimento che compi. (Marco Anneo Lucano)
  • Giove (o Dio) toglie il senno a colui (o a coloro) ch'egli vuol mandare in perdizione. (James Duport)
  • Giove si fa gioco delle false promesse degli amanti. (Albio Tibullo)
  • L'infinita bontà del sommo Giove | tempra così la sua giustizia immensa, | che ancorché un reo sia di gran vizi pieno, | né ad altro mai, che a mal oprar intenda, | e per ciò meriti agro, e crudel castigo; | pur aspettando Dio ch'ei si corregga | rattien la sferza, e non gli dà la pena | degna delle sue triste, ed inique opre; | anzi, oh bontà del Creatore eterno! (Giambattista Giraldi Cinzio)
  • Mi sorprendi a letto con un ragazzino e, con tono severo, | moglie, mi sgridi dicendo che un culo ce l'hai anche tu. | Quante volte Giunone disse la stessa cosa al lascivo Giove! | Ma lui dorme con Ganimede, che non è più un ragazzo. (Marco Valerio Marziale)

Note[modifica]

  1. Cfr. Stat sua cuique dies su Wikipedia.

Voci correlate[modifica]

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