Hellraiser III - Inferno sulla città

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Hellraiser III - Inferno sulla città

Immagine Special Edition NYC 2015 - Pinhead (cropped).jpg.
Titolo originale

Hellraiser III: Hell on Earth

Lingua originale inglese
Paese Usa
Anno 1992
Genere Orrore
Regia Anthony Hickox
Sceneggiatura Peter Atkins
Produttore Clive Barker, Christopher Figg
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Hellraiser III – Inferno sulla città, film horror statunitense del 1992, regia di Anthony Hickox.

Frasi[modifica]

  • La carne è il potere, il dominio. (Pinhead)
  • Ve l'ho detto, non so a che cosa serve. Non so chi l'ha costruita e perché. Ma so soltanto che cosa fa. Fa male. Fa male... Sembra che si apra da sola. Le tue dita si muovono e tu capisci che vuole aprirsi, e così ti aiuta. E poi arrivano loro, i demoni. (Kirsty Cotton)
  • Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei sogni, dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri. (Pinhead)
  • Sognare una guerra è come sognarle tutte. (Elliot Spencer)
  • La guerra ha distrutto la mia generazione. Quelli che non sono morti in guerra si sono ammazzati con l'alcol. Io ho fatto peggio. Ho esplorato i luoghi più inaccessibili. Aprire quella scatola è stata la mia ultima scoperta, la mia dannazione. Così, il mostro che era in me ha dato corpo al mostro che era nella scatola. Per decine di anni ho servito l'Inferno senza ricordare nulla della mia vita precedente. [...] Ero diventato un mostro, e come tale ero sottoposto a delle leggi. Anche l'Inferno ha le sue leggi, lo sapevi? C'era soltanto un modo per liberarmi: aprire la scatola e solo un innocente poteva farlo. (Elliot Spencer)
  • Allora, siete pronti? (Pinhead) [rivolto alla gente del Boiler Room, prima di massacrarla]
  • Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo. (Pinhead)
  • Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi![1] (Pinhead)
  • Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue, beati coloro i quali siedono alla mia tavola. (Pinhead)
  • Rilassati bambina, è meglio che fottere. (J.P. Cenobita) [rivolto a Joey]
  • Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso. (Pinhead)
  • Gioca con questa, puntaspilli! (Joey) [rivolta a Pinhead]
  • Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento. (Pinhead)
  • Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere. (Pinhead)
  • Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata. (Pinhead)
  • Joey, apri quella scatola! (Elliot Spencer)
  • Va all'inferno. (Joey) [prima di sconfiggere Pinhead]

Dialoghi[modifica]

  • J.P. Monroe: Cristo santo!
    Pinhead: Non proprio. Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo. Allora, ti è piaciuta la ragazza?
    J.P. Monroe: Sì... Sì, ma io non...
    Pinhead: Bene, anche a me. Siamo uguali.
    J.P. Monroe: No, proprio per niente! Io volevo... No, quello che hai fatto tu è disumano!
    Pinhead [ride maleficamente]: Disumano! Com'è ridicola questa parola sulle tue labbra, amico. Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
  • Joey: Che diavolo sta succedendo?
    Elliot: Hai detto bene. Si tratta proprio di diavoli, e noi dobbiamo fermarli.
  • Pinhead: È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne.
    Joey: Non ti credo, maledetto!
    Pinhead: Oh, lo so. Lo so, non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
  • Prete: I demoni esistono solo nelle parabole. Sono metafore.
    Joey [vede Pinhead a entrare nella chiesa]: E allora quello che cosa sarebbe?!
  • Prete: Scotterai all'Inferno per quello che hai fatto!
    Pinhead: Brucio? Quello che chiami inferno è il mio paradiso.[2]

Citazioni su Hellraiser III - Inferno sulla città[modifica]

  • Clive Barker si tira da parte e Pinhead diventa protagonista a tutti gli effetti, aspirando a rimpiazzare Freddy Krueger nell'immaginario horror degli anni Novanta. Effetti speciali ormai stravisti, e noia che regna sovrana. (Il Mereghetti)
  • Il terzo episodio della serie, diretto con buona mano da Anthony Hickox, ha il piccolo problema di non aver nulla di nuovo da aggiungere e perciò non trova di meglio che ripetere la struttura dei film precedenti, introducendo nuovi personaggi che a loro volta entrano in contatto con il mondo delle ombre e ne vengono travolti. (Rudy Salvagnini)
  • La Miramax venne da me con un film, disse che era un po' leggerino e mi chiese se potessi migliorarlo. Risposi che c'era un film molto buono, all'interno di quello, ma avevamo bisogno di spendere più soldi. Dissero che avrebbero messo a disposizione mezzo milione di dollari se riuscivamo a girare qualcosa in tre o quattro giorni. Così abbiamo girato tutta la roba bondage del finale, la pianta strana e gli effetti speciali "succhia-pelle", cose che tutti avrebbero sempre voluto fare. Tu non hai mai desiderato di succhiar via la pelle ad una donna? (Clive Barker)
  • La prima volta che ho sentito parlare di Hellraiser III era chiaro che la casa produttrice non mi voleva a bordo per ragioni economiche. Il capo Lawrence L. Kuppin voleva la sua firma sul progetto, non la mia, e non mi voleva in giro. Ero ragionevolmente costoso e, francamente, sapevo che voleva qualcuno a buon mercato. Ho avuto la sensazione che la filosofia di fondo fosse "Tenete Barker fuori". (Clive Barker)

Doug Bradley[modifica]

  • È un film a più strati, che la sua ambientazione sia grintosa o meno, e contiene molti dei miei “momenti Hellraiser” preferiti. Tutti merito di Tony Hickox.
  • Hellraiser è considerato ora un “film horror americano” più che uno britannico. [...] Hellraiser è in qualche modo compromesso dalla cosa, perché è stato scritto ed originariamente concepito per essere ambientato a Londra. Una volta eccitati da quello che hanno visto, la New World ha deciso che voleva un seguito ambientato in America, il che significava una scomoda ibridazione con il film originale, di cui soffre anche Hellraiser 2: il terzo film si presenta in modo deciso come film americano.
  • Naturalmente tutto è diverso, sia perché stavamo dall’altra parte del mondo sia perché Clive non era più coinvolto – sebbene il soggetto fosse sviluppato da Pete Atkins e Tony Randel, e scritto da Pete, quindi in perfetta continuity – e l’effetto fu quell’inevitabile processo che si ha in ogni sequel di un film, e poi nelle acque turbolente del franchise.

Note[modifica]

  1. Nell'originale Thou shalt not bow down before any graven image (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei dieci comandamenti.
  2. Nell'originale Burn? Oh, such a limited imagination, ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".

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