Il cavaliere della croce
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Il cavaliere della croce
Titolo originale |
El capitán de Loyola |
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Lingua originale | spagnolo |
Paese | Spagna |
Anno | 1949 |
Genere | biografico, drammatico, storico |
Regia | José Díaz Morales |
Soggetto | José María Pemán, Francisco Bonmatí de Codecido |
Sceneggiatura | José María Pemán e José Díaz Morales |
Interpreti e personaggi | |
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Il cavaliere della croce, film spagnolo del 1949 con Rafael Durán, regia di José Díaz Morales.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Per la donna che amo oggi e che domani avrò già dimenticato. (Beltrán) [brindisi]
- Non è inutile dove ci sia difficile impresa da compiere. (Íñigo)
- Fra l'amore e la guerra vince l'amore, se tu ti lasci amare. (Beltrán)
- Quanto mi sembra vile e bassa la terra quando guardo il cielo, e miseria e sozzura. In Dio tutto comprendo, mi dà l'ansia e mi dà la forza di cominciare e di finire, tutto è suo. (Íñigo)
- Giacché ti sei degnata di essere la Signora dei miei pensieri, offri a tuo Figlio la mia preghiera. Prendi e accetta tutta la mia libertà, la mia mente, i miei propositi e la mia volontà. Tutto quello che io possiedo, me lo hai dato tu, Signora, a te e al tuo divin Figliuolo ora lo rendo. Datemi il vostro amore e la vostra grazia, e così sia. (Íñigo) [preghiera]
- Povero me, me sventurato. Liberami da questo corpo, e dalla miseria che con esso porto e che è più morte che vita. Soccorrimi, Signore, tendimi dall'alto la tua mano. Dio mio, mio difensore, in te solo spero, perché tra gli uomini in nessuna parte della terra ho pace e riposo. Tu solo, mio Dio, tu solo puoi indicarmi la via giusta. (Íñigo)
- Noi mortali siamo fatti tutti di carne, e la carne è poca cosa. (Íñigo)
- Non chiedo nulla per il mio corpo, se non mortificazione, perché mi avvicina di più a Dio. (Íñigo)
- Se noi tutti ci inchiniamo reverenti dinanzi a un sovrano, che ha un potere limitato, come dovremmo comportarci di fronte a Cristo, che ci chiama per la conquista del mondo? (Íñigo)
- "Compagnia" dovrebbe chiamarsi, dato che saremo come soldati. "Compagnia di Gesù", perché Gesù è il nostro capitano. (Íñigo)
- Dio prova le anime che più ama. (Íñigo)
- Per i sentieri della sofferenza si giunge a Dio, egli è vicino a quelli che piangono, a tutti quelli che devono essere consolati. (Íñigo)
- Bene, male. Gli animi si dividono così, come si divide un campo di battaglia. (Íñigo)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Lebbroso: Guarda la mie piaghe: lebbra. Non hai paura? Tutti mi fuggono.
Íñigo: Tutti no, fratello. Dio è con te. - Íñigo: Continuiamo a predicare per le vie al suono della campanella, e a visitare i lebbrosi negli ospedali.
Alonso: Ma io fremo di impazienza, padre. Quasi nessuno accorre al suono della campanella.
Íñigo: Se non hai pazienza, come puoi trovare le anime?
Alonso: Il raccolto è molto povero.
Íñigo: Raccolto povero? Dio si incarica di arricchirlo, Alonso. Guarda. Guarda padre Simone che è un'anima semplice, come è riuscito con la sua campanella a richiamare infinita gente.
Alonso: Infinita? È molto dire. Solo un bimbo.
Íñigo: Che vuoi di più? Non è infinita qualsiasi anima? L'importante è seminare.
Voci correlate
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