Il gatto a nove code

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Il gatto a nove code

Immagine Die neunschwänzige Katze Logo.svg.
Titolo originale

Il gatto a nove code

Lingua originale italiano
Paese Italia, Francia, Germania
Anno 1971
Genere thriller, giallo
Regia Dario Argento
Soggetto Dario Argento, Luigi Collo, Dardano Sacchetti
Sceneggiatura Dario Argento
Produttore Salvatore Argento
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Il gatto a nove code, film del 1971 con Aldo Reggiani e Catherine Spaak, regia di Dario Argento.


Frasi[modifica]

  • Sai qui si fanno quelle visite prematrimoniali che permettono i tipi che hanno un sacco di grana, che vogliono mantenere intatta la stirpe. Vengono qui, c'è una bella infermiera, si fanno fare una certa cosina. Zac, zac. Poi studiano il liquido e ti dicono se hai malattie ereditarie oppure se il tuo pistolino si è inceppato. (comm. Stimi)
  • [Ricetta] Senti, fai stringere bene, bene la panna per una decina di minuti circa. Aggiungi pepe, aggiungi noce moscata e ci metti un par di cucchiaini di burro fuso, con due o tre goccettine di cognac. Condisci e tatatan, tatatan rimescoli bene i tortellini e li servi in una scodella ben calda! (Morsella)
  • Gli uomini soli raccontano molte cose alla figlie. (Franco)
  • Sti giornalisti! Ha letto che dice l'articolo? [...] Dice che a commettere il delitto potrebbe essere stato un barbiere. Già, c'è scritto proprio così. [...] Un bel piede pazzo! Ma dico io, come gli vengono in testa ai giornalisti certe idee? [...] È assurdo, e glielo dimostro. Se per caso uno di noi impazzisce, e gli viene lo schiribizzo di fare fuori qualcuno con un rasoio, non colpisce mai a caso dove capita capita. [...] Anni e anni ad avere fra le mani le gole dei clienti, sempre attentissimo a non fare mai il minimo sbaglio. Se uno di noi per combinazione diventa pazzo, che fa? Affetta un naso? Taglia un orecchio? No! Prende il rasoio e zac! Un colpo secco sulla gola.(Barbiere)
  • È arrivata stamani. [Mostra a Carlo una lettera anonima e viene visualizzato il testo] C'era una volta un enigmista che assieme a un giornalista decise di sapere perché certa gente muore così enigmista e giornalista finirono anche loro sulla lista. Credevo che ne fossimo rimasti fuori e invece l'assassino ci sta seguendo. (Franco)
  • Non c'è forse qualcosa di poco chiaro nel passato di ognuno di noi? (Franco)
  • Niente è facile per me. Se guardo con il binocolo una 500, finisco in Questura. Non per niente mi chiamano tutti Gigi "Scalogna". (Gigi)
  • Dovevo. Dovevo farlo. Non avevo scelta. Anni di studi per poi scoprire di avere io stesso la triade, di essere un asociale predisposto all'omicidio! Mi avrebbero cacciato dall'istituto. [...] Quella notte aprii l'armadio, cambiai la mia scheda con un altra negativa. Nessuno se ne sarebbe mai accorto, ma Calabresi sapeva. Sapeva, e cercò di ricattarmi! E ho dovuto ucciderlo, capisci? (Dott. Casoni)

Dialoghi[modifica]

  • Carlo: Come mai lo chiami biscottino?
    Lori: Perché i biscottini sono dolci e mi piacciono molto. Li mangio con il cioccolato.
    Franco: Siamo tutti e due soli al mondo. Io non ho parenti. Lei non ha più genitori e quindi siamo più che padre e figlia.
  • Anna: Come ti dicevo, è mio padre che ha fondato l'istituto, e di recente ha fatto venire quattro ricercatori specializzati in genetica. Insieme, portano avanti due studi paralleli: il primo sulla realizzazione di un farmaco rivoluzionario, o almeno così dicono, e una ricerca per conto dello Stato. Si tratta di un indagine molto segreta sull'alterazione cromosomica XYY, che sembra comporti una predisposizione dell'individuo alla delinquenza.
    Carlo: Sì, ne ho letto qualcosa su indagini condotte in America. Una teoria interessante.
    Anna: Non è solo interessante, è una vera bomba. Pensa che questa alterazione è già stata portata dalla difesa come attenuante in quattro processi.
  • Carlo: Nove vie da seguire. Un gatto con nove code.
    Franco: Un gatto a nove code, come la frusta della marina. Se noi riuscissimo ad afferrare una sola di queste code, avremmo la soluzione dell'enigma.
  • Dott. Casoni: Quello che sto per dirle è molto riservato, quindi deve promettermi di non pubblicarlo.
    Carlo: Certo.
    Dott. Casoni: Anzitutto, siamo piuttosto avanti con gli esperimenti su di un nuovo farmaco che dovrebbe risolvere molti problemi sulle malattie e sulle alterazioni ereditarie. Poi c'è l'XYY. Lei forse saprà che la tabella cromosomica di ognuno è composto da geni che hanno la forma di X e d'Y. Come esemplificazione, si è stabilito uno schema che ha la forma di un triangolo come questo. Vede? Costituito da file degradanti di geni X e Y alternati. Questo triangolo termina con una X e una Y. Soltanto in rarissimi casi lo schema si chiude con una X seguita da due Y. Bene, pensi che recentemente in America un gruppo di studiosi ha preso in esame tutti i detenuti di un penitenziario e ha fatto per caso una scoperta sensazionale: degli oltre 200 maniaci assassini che sono stati esaminati, una altissima percentuale possedeva la triade XYY, che di solito è molto rara.
    Carlo: Quindi questa triade XYY indica una naturale tendenza alla criminalità?
    Dott. Casoni: O almeno una predisposizione a un'aggressività abnorme. Lei capisce che se ciò fosse vero, significherebbe un fallimento della psicanalisi e degli attuali sistemi repressivi dello Stato. E quindi per eliminare totalmente la criminalità e la violenza, basterebbe semplicemente esaminare tutti i bambini al momento della nascita per poter isolare coloro che possegono appunto questa extra Y.
    Carlo: Capisco. Lei ha un opinione su quanto sta succedendo? Il tentato furto, gli omicidi?
    Dott. Casoni: Sì, certo. Ce l'ho, ma non speri che glielo dica. Io alla mia pelle ci tengo.
  • Carlo: Lo sai quante persone fanno l'amore al mondo ogni secondo?
    Anna: No.
    Carlo: 780 in media. Davvero. A me dispiacerebbe abbassare la media.
  • Gigi: Piscialetto, gundù, segafredda, scoreggione, scassacasso, rodiculo, caga en ti braghe, menabelìn e leccamerda!
    Giudice: Il prete: 125. Gigi "Scalogna": 137 parolacce senza mai fermarsi. Vince Gigi "Scalogna"!

Citazioni su Il gatto a nove code[modifica]

  • Avevo 11 anni. Di quei giorni mi è rimasta l’armonia rassicurante che percepivo sul set. Mia mamma era lì con me, Dario era sempre affettuoso e gentile, mi trattava con delicatezza e mi faceva sentire a casa. (Cinzia De Carolis)
  • Il gatto a nove code [...] non mi piace molto perché mi sembra un film girato "per contratto" secondo certi schemi tipicamente americani e privo di quella profonda e totale riflessione che, invece, caratterizza le altre opere di Dario. In definitiva è un film nel quale il suo interesse era più rivolto ai suoi produttori che non al suo pubblico. (Daria Nicolodi)

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