Isidoro Reggio
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Isidoro Reggio (1861 – 1922), giornalista e poeta italiano.
Storia della grande guerra d'Italia[modifica]
- L'idea dell'alleanza [del Regno d'Italia] con gli Imperi centrali[1] fu per la prima volta chiaramente esposta e vigorosamente patrocinata da quel gruppo di uomini politici che si raccoglieva intorno alla Rassegna. Alla loro testa era l'onor. Sonnino: strana vicenda del destino, che nel 1881 portava a caldeggiare l'alleanza quello stesso uomo che nel 1915 doveva disdirla. (vol. II, p. 14)
- Il 18 dicembre [1882], alle 10 di mattina, il Consiglio di guerra fece condurre il condannato alla sua presenza e gli comunicò la sentenza di morte da eseguirsi mediante capestro, nel cortile della caserma grande.
Oberdan accolse impassibile la lettura della sentenza. Quando ebbero finito di leggere, egli disse semplicemente: grazie. Fu ricondotto nella sua cella e guardato a vista da due soldati con la baionetta inastata. (vol. II, p. 53)
- L'italianità del Trentino, – disse l'on. Battisti, – ebbe un solo sostenitore: l'Austria. Fu l'Austria che inferocendo sempre più e cinicamente negando agli italiani ad essa soggetti ogni più piccolo diritto, li mantenne in stato di ribellione, li ritemprò nella lotta, nell'amore alla patria; fu l'Austria che di tratto in tratto obbligò gli italiani del Regno a scuotersi quando udivano i colpi del bastone tedesco, laceranti carni italiane. Ma furon sobbalzi, sussulti momentanei. La parola d'ordine che da Roma giungeva ai giornali era: silentium! (vol. II, p. 92)
Note[modifica]
- ↑ Impero tedesco e Austro-ungarico.
Bibliografia[modifica]
- Isidoro Reggio, Storia della grande guerra d'Italia, vol. II, Istituto editoriale italiano, Milano, 1916.
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