Isola di Lampedusa
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Citazioni su Lampedusa.
- Che con l'armata avendo la riviera | Di Barberia trascorsa in ogni canto, | Capitò quivi, e l'isola sì fiera, | Montuosa e inegual ritrovò tanto, | Che non è, dice, in tutto il luogo strano, | Ove un sol piè si possa metter piano: (Ludovico Ariosto)
- Che s'abbia a ritrovar con numer pare | Di cavallieri armati in Lipadusa. | Una isoletta è questa, che dal mare | Medesmo che li cinge, è circonfusa. (Ludovico Ariosto)
- Guardando oggi al centro di accoglienza [Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa] le famiglie con i loro bambini arrivati dopo lunghe traversate penso a quanto devono essere disperate queste persone per salire su una barca e rischiare la propria vita. Pensate cosa può voler dire per loro fuggire da un paese e arrivare in un posto dove qualcuno li accoglie e non parlo soltanto delle forze dell'ordine ma anche della gente, voi. Sono onorata di essere qui con tutti voi. Lampedusa è un'isola bellissima, è la prima volta che vengo, ma penso proprio che tornerò. Sono grata agli italiani e alla gente di Lampedusa per aver tenuto i confini aperti, questo ha fatto una grande differenza. È necessaria più tolleranza. (Angelina Jolie)
- I poverini non sono quelli di Lampedusa che vengono disinfettati: i poverini sono i cittadini di Lampedusa e di Bergamo che poi vengono derubati da chi viene disinfettato. (Matteo Salvini)
- Il popolo di Lampedusa ha saputo curare gli immigrati, li ha sfamati mostrando all'Europa intera, l'atteggiamento da avere a chi chiede asilo, invece di pensare che queste persone siano lì per rubare lavoro. È umanità povera quella dei Lampedusani. E merita di ricevere un riconoscimento attraverso un premio solenne. È un atteggiamento esemplare che deve essere mostrato al mondo. (Mario Vargas Llosa)
- Il premio Nobel agli abitanti di Lampedusa e di Lesbo, in Grecia, sarebbe la rivincita etica e umana contro i muri e il filo spinato. (Fabrizio Gatti)
- Il premio Nobel agli abitanti di Lampedusa e Lesbo sarebbe una scelta giusta e un gesto simbolico importante. Consegnarlo non a un individuo ma a un popolo. I lampedusani in questi vent'anni hanno accolto persone che sono arrivate, migranti, senza mai fermarsi. Ho vissuto lì un anno e non ho mai sentito da nessuno parole di astio e paura nei confronti degli sbarchi. Le uniche volte in cui li vedo reagire con rabbia è quando ci sono troppe notizie negative associate all'isola: "disastro a Lampedusa", "i pesci che mangiano i cadaveri", "arrivano i terroristi". Quelle sono le cose verso le quali hanno, giustamente, un rifiuto totale. Vorrebbero che tutto si svolgesse senza lasciare traccia mediatica, portando avanti il loro aiuto quotidiano. Ce ne sono tanti che lavorano al Centro d'accoglienza, oggi che gli sbarchi sono procedura istituzionale: la raccolta in mare aperto, l'arrivo al porto e al Centro per l'identificazione. Ma fino a poco tempo fa, quando arrivavano i barconi carichi sulla spiaggia, i migranti erano soccorsi, rifocillati, ospitati. Una volta in centinaia si buttarono in mare per salvare altrettanti naufraghi. [...] Questo stato d'animo appartiene non solo a Lampedusa ma alla Sicilia e i siciliani. Negli ultimi tempi sono arrivate migliaia di persone e non ho sentito nessuno a Palermo o Catania parlare di barriere. Quelle barriere fisiche e mentali che alcuni stati d'Europa innalzano, vergognosamente, oggi. L'accoglienza è la prima cosa che ho imparato dai lampedusani. (Gianfranco Rosi)
- Lampedusa è la porta d'Europa e la base per un ponte tra i continenti. L'isola ha offerto a chi è arrivato, e la sente come seconda patria, il volto migliore dell'Europa. (Sergio Mattarella)
- Lampedusa in sé era stata una delusione, ma era stata anche una conferma. Non c'erano gli immigrati per strada, non c'erano i ghetti. Non era l'isola meticcia che mi aspettavo. Ma c'era qualcos'altro, che mi rafforzava nelle mie convinzioni: quell'armamentario dell'accoglienza, asettico ma efficace, quel meccanismo di gestione consolidato e ripetitivo (molo-CPT [Centro di permanenza temporanea ]-nave) rappresentava la logica conseguenza di tutto ciò che avevo visto dall'altra parte del Mediterraneo. Era l'altra faccia dell'esternalizzazione attuata nella riva sud. Lì si bloccavano i migranti, si creavano ghetti che diventavano trappole, si sottoponevano i viaggiatori a un estenuante gioco dell'oca fatto di retate e rimpatri; qui, semplicemente, li si inquadrava in un percorso quasi standardizzato. Un filo rosso univa quanto avevo trovato al di là del mare e quanto trovavo qui, da questa parte, su questo piccolo scoglio che era parte del mio paese. Dopo aver delegato ai paesi terzi la gestione dei flussi, l'Europa delegava ancora: non più agli stati del Nord Africa, ma al suo avamposto estremo, il suo più remoto luogo di frontiera. Era un'esternalizzazione all'interno, il livello finale di una complessa e articolata struttura a strati, di cui avevo appena osservato lo stadio ultimo. Era come la punta di una grande piramide. Con un problema in più: date le condizioni del luogo, considerate le esigenze di una piccola isola che viveva di turismo e aveva paura che l'"emergenza immigrazione" rovinasse la sua fama di paradiso, bisognava fare tutto di nascosto. Si nascondevano gli immigrati, si nascondevano gli sbarchi, si nascondeva il centro di permanenza temporanea, si nascondevano persino le barche che arrivavano. Tutto doveva avvenire in un modo poco vistoso. Tutto doveva essere gestito nella più assoluta discrezione. (Stefano Liberti)
- Lampedusa non è una zattera rocciosa alla fonda in un tratto di mare più vicino all'Africa che all'Europa. È un quartiere di Bruxelles. (Claudio Baglioni)
- [Sostenendo il Nobel per la Pace a Lampedusa e Lesbo] Lo sostengo come abitante di questo mio Paese. Non sarebbe solo un gesto simbolico, ma secondo me anche un riconoscimento concreto, "reale" per quello che gli abitanti di quelle isole del Mediterraneo stanno facendo ogni giorno per la sopravvivenza di altre popolazioni diverse da loro, ma che non per questo considerano "minori". I lampedusani e gli abitanti di Lesbo hanno dimostrato a tutta l'Europa che si può essere solidali e tolleranti con i migranti, che si può accoglierli senza innalzare barriere e senza che per questo la propria vita venga sconvolta. (Dario Fo)
- Nel cimitero dei vascelli perduti, posto accanto alla ex base Loran, tutto ciò diventa più chiaro: una cattedrale di scafi sbriciolati e lamiere arrugginite sotto il cielo terso. Ma non sono i teloni sospesi, le prue sverniciate, i giubbotti e le scarpe da ginnastica a colpirmi davvero. È l'espressione assorta di Pietro [Bartolo] sulle pentole, sui tubi, sui timoni rotti, sulle chiglie arenate, a commuovermi: come se nei suoi occhi tornassero in vita i bambini annegati, i cadaveri sfigurati, il piccolo Anuar fuggito da Boko Haram, Favour che aveva meno di un anno quando venne adottata, Alì che s'impiccò nei pressi del centro di accoglienza, Moustafà, arrivato dodicenne allo stremo delle forze con una temperatura corporea di ventisette gradi che, una volta stabilizzato, stringe fra le braccia il pupazzetto da lui soprannominato "Battolo". (Eraldo Affinati)
- Prima di darvi la benedizione voglio ancora una volta ringraziarvi per l'esempio di amore, di carità, di accoglienza che avete dato e ancora ci date. Lampedusa sia faro per tutto il mondo, perché abbia il coraggio di accogliere quelli che cercano una vita migliore. (Papa Francesco)
- [Sostenendo il Nobel per la Pace a Lampedusa] Questo popolo ha dato un esempio di comprensione e di solidarietà umana ad un'Europa dove ancora ci sono molti pregiudizi nei confronti dell'immigrazione e di quello che rappresenta. (Mario Vargas Llosa)
- Siete una comunità piccola piccola che ha fatto qualcosa di grande... (Papa Francesco)
- Da Lampedusa arrivi un messaggio all'Europa: questa non è periferia, lontana dagli occhi dell'Europa ma un luogo di bellezza che ha permesso di salvare migliaia di vite. Guai a pensare che di fronte alle grandi emergenze del nostro tempo si possa far finta di niente o essere superficiali. I lampedusani ci hanno insegnato a restare umani. Compito dell'Europa è tenere insieme la nostra identità con i nostri valori.
- Questa terra non è periferia, è il cuore dell'Europa. Se non geografico, spirituale.
- Questa non è solo la porta dell'Europa, è anche un luogo di rara bellezza con gente di rara bellezza. Lo Stato vuole aiutare Lampedusa a essere rappresentata per quello che è.
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