Juan Carlos Cuminetti
Aspetto
Juan Carlos Cuminetti (1967 – vivente), ex pallavolista argentino naturalizzato italiano.
modenavolley.it, 9 agosto 2022.
- Quello del 1996/97 era uno squadrone, uno squadrone che si è formato anno dopo anno, io sono arrivato nel '93/'94 e c'era già una buona base poi sono arrivati Vullo e Bracci e ha iniziato a prendere ancora più forma quella squadra, una spinta ulteriore e molto forte l'ha data l'arrivo di Giani in quella stagione. Giangio è unico per la sua versatilità nei ruoli, qualsiasi problema o assenza veniva appianato, Andrea non solo giocava ovunque, spesso giocava ancora meglio di chi sostituiva, un mostro. Quanto eravamo forti? Moltissimo e lo abbiamo dimostrato, ci sono state partite belle e tirate, ma nei momenti decisivi c'era un qualcosa che ci rendeva più forti del nostro avversario, avevamo la vittoria nel dna.
- Beh, Fabio è Fabio. Lui, nei momenti decisivi, era capace di decidere a chi dare la palla e di non sbagliare mai. Era il motore mentale e tecnico di quella squadra. Gli attaccanti erano bravi, ma era lui che li faceva giocare al top.
- [Su Andrea Giani] [...] poteva giocare in qualsiasi ruolo, ma per me il suo ruolo era il centrale, lì era veramente il top al mondo. Gli ho visto murare palloni impossibili, davanti a Giangio l'avversario si demoralizzava, era talmente dominante che anche a livello mentale faceva la differenza.
- [...] Marco andava a cercare il talento lavorando sui piccoli particolari, ogni giorno. Non mollava un centimetro.
- Spettacolare, unico, inarrivabile. Il pubblico di Modena riesce a incidere in modo profondo sul match e sui giocatori, se stai giocando male il PalaPanini ha la forza di farti cambiare marcia. È impressionante.
Citazioni su Juan Carlos Cuminetti
[modifica]- Che giocatore, mamma mia, uno degli opposti più forti di tutti i tempi, muro, battuta, attacco, una persona di una simpatia e una dolcezza infinita, un compagno di quelli che ti restano davvero nel cuore. (Luca Cantagalli)
- Era straordinario perché faceva la differenza ogni volta che contava, quando iniziava il match lui sapeva già cosa voleva fare, premeva il tasto on e non ce n'era per nessuno. Su Juan Carlos potevi contare sempre, in qualsiasi momento, dentro e fuori dal campo. (Bas van de Goor)
- Juan Carlos Cuminetti era energia allo stato puro [...], un sorriso che accendeva tutto l'ambiente. Cumi era fortissimo in battuta e in attacco e a muro, mamma mia muro a uno faceva veramente impressione, una bestia. (Andrea Giani)
- L'argentino non argentino, era una persona che sembrava non venisse da un altro stato. [...] Un ragazzo bravissimo nella vita quotidiana, un giocatore incredibilmente forte. Saltava tantissimo, bravissimo in attacco, forte in battuta, a muro faceva ombra all'avversario, ma non difendeva un pallone neanche a piangere in arabo [ride, ndr]. (Marco Bracci)
- Una persona dolce, diretta, sincera, uno che c'era sempre, che faceva da spalla e da primo attore a seconda delle necessità. Io che l'ho vissuto per tanti anni posso davvero dire che prima del giocatore Juan Carlos era una persona eccezionale. Con lui in posto 2 era uno spettacolo giocare. Cumi era un attaccante micidiale, ma anche un compagno terribile a muro, ti giravi, lo vedevi da dietro e ti rendevi conto faceva veramente ombra, ma tanta tanta ombra, si alzava con quelle manone e di buchi dove tirare ce n'erano proprio pochi. (Fabio Vullo)
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Juan Carlos Cuminetti