Marco Bracci
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Marco Bracci (1966 – vivente), allenatore di pallavolo ed ex pallavolista italiano.
modenavolley.it, 15 agosto 2022.
- [Sulla Daytona Volley 1996-1997] Quel gruppo aveva una grande caparbietà nel cercare il risultato, una caparbietà che andava oltre ogni limite. Un esempio? Sarò ripetitivo, ma la gara 4 in cui partiamo 11-1 Sisley e poi ribaltiamo set e match resta indelebile. Poi, in casa, in gara 5 siamo andati sotto 4-0, arriva il time out di Bagnoli che molto tranquillo ci disse "iniziamo a giocare anche noi oggi?". E si, abbiamo cominciato a giocare e abbiamo vinto 3-0, asfaltandoli clamorosamente.
- [Sugli anni alla Daytona] Avevamo un modo di giocare e di stare in campo che veniva assimilato anche dagli altri, intendiamoci, i miei compagni non erano meno forti, perché ognuno ha fatto il suo e tutti ci siamo espressi al massimo delle potenzialità e per questo siamo riusciti a vincere, ma c'è chi in certi momenti caratterialmente riesce ad aiutare di più chi ha a fianco. In una di quelle stagioni abbiamo giocato l'ultima gara della Regular Season a Padova, eravamo già primi e per noi non contava per la classifica, mentre Padova con una vittoria si sarebbe salvata. Abbiamo giocato con tutti i titolari in campo, ma andammo sul 2-0 per loro. Al cambio di campo feci saltare tutto quello che c'era vicino alla panchina, non volevo perdere perché poi la gente non avrebbe creduto che noi effettivamente c'eravamo impegnati e saremmo stati etichettati come quelli che volevano far salvare Padova. Dissi che era una macchia che non dovevamo avere e bisognava tornare in campo come se fosse una partita playoff. Ribaltammo tutto e alla fine vincemmo 3-2. Il presidente di Padova, a fine partita, venne da me e mi disse "sei proprio un bastardo, ma ti do la mano perché siete riusciti a vincere grazie alla tua reazione e alla tua professionalità, ed è giusto così".
- [Su Fabio Vullo] Una persona molta decisa, diretta consapevole di essere uno dei palleggiatori più forti in Italia e nel mondo. L'atleta sa che deve sempre dimostrare e Fabio dimostrava in ogni gara di essere straordinario. Dava ritmo, era un palleggiatore a tutto tondo con qualità non comuni.
- [Su Juan Carlos Cuminetti] L'argentino non argentino, era una persona che sembrava non venisse da un altro stato. [...] Un ragazzo bravissimo nella vita quotidiana, un giocatore incredibilmente forte. Saltava tantissimo, bravissimo in attacco, forte in battuta, a muro faceva ombra all'avversario, ma non difendeva un pallone neanche a piangere in arabo [ride, ndr].
Citazioni su Marco Bracci
[modifica]- Era lui che ci faceva arrivare al 100% anche quando eravamo al 99. Ti trascinava alla vittoria, ti trascinava letteralmente con sé. (Bas van de Goor)
- Forte, verace, a volte sfrontato, dava tutto dal primo all'ultimo punto e arrivava letteralmente svuotato a fine match, un vero leone, un giocatore pazzesco. (Fabio Vullo)
- Marco andava a cercare il talento lavorando sui piccoli particolari, ogni giorno. Non mollava un centimetro. (Juan Carlos Cuminetti)
- Un combattente nato, uno che non ci stava neanche a perdere a briscola [...], aveva una tecnica e un temperamento che lo rendevano davvero unico. (Luca Cantagalli)
- Un grandissimo, forte fisicamente e tecnicamente, unico a livello caratteriale. Marco era molto sicuro di sé e nel nostro gioco questo aspetto conta davvero tantissimo. Era un giocatore da palloni decisivi e [...] se doveva dirti qualcosa in faccia lo faceva. Diretto, esplicito. Fuori dal campo [...] aveva bisogno dei suoi tempi, della sua routine, ma quando si entrava in palestra, ragazzi... faceva paura. (Andrea Giani)
Voci correlate
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