Jumanji

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Jumanji

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Un cosplayer di Alan Parrish

Titolo originale

Jumanji

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1995
Genere avventura, fantastico
Regia Joe Johnston
Soggetto Chris Van Allsburg (romanzo)
Sceneggiatura Greg Taylor
Produttore Robert W. Cort, Ted Field, Larry Franco, Frank Marshall, Kathleen Kennedy
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Jumanji, film statunitense del 1995 con Robin Williams, regia di Joe Johnston.

Incipit[modifica]

[Nel 1869]
Caleb: Niente paura, è solo un branco di lupi! Forza, ce ne siamo quasi sbarazzati! [buttano un baule nella fossa ed iniziano a seppellirlo]
Benjamin [dopo essere scivolato nella fossa]: Caleb, mi tira giù!
Caleb: Tieniti forte! [lo aiuta a risollevarsi]
Benjamin: Scappa! Scappa! [provando a scappare ma Caleb lo ferma]
Caleb: No, Benjamin! Dobbiamo finire, dai! E aiutami a seppellirlo!
Benjamin: E se qualcuno scavando la trova?
Caleb: Che Dio abbia pietà della sua anima!

Frasi[modifica]

  • "Jumanji, un gioco che sa trasportar chi questo mondo vuol lasciar. Tira i dadi per muovere la pedina, i numeri doppi tirano due volte e il primo che arriva alla fine vince". (Giovane Alan)
  • Un avversario prima o poi va affrontato. (Samuel Parrish)
  • "Volan di notte. Meglio scappare. Con queste creature non c'è da scherzare". (Giovane Sarah) [sui pipistrelli]
  • "Nella giungla dovrai stare finché un cinque o un otto non compare". (Alan)
  • Sarah!! Tira i dadi, Sarah!! Saraahh!!! (Giovane Alan) [risucchiato dal gioco]
  • "Basterà un pizzico per farti grattare, con mille starnuti ti farà dimenare". (Judy) [sulla zanzara gigante]
  • "Si mette male la missione, scimmie rallentano la spedizione". (Peter)
  • "Avventurosi, attenzione. Non cominciate se non intendete finire. Ogni sconvolgente conseguenza del gioco scomparirà solo quando un giocatore raggiunto Jumanji gridato forte il nome avrà". (Judy)
  • "Ha zanne aguzze. Vi vuole assaggiare. Non vi conviene... temporeggiare". (Peter) [sul leone]
  • Sono tornato! Mamma! Papà! Sono a casa! Sono tornato! Sono io! Sono io, Alan! (Alan)
  • "Crescono più in fretta del bambù, sta' attento, non ti mollan più". (Sarah) [sulla pianta carnivora]
  • "Un cacciatore dalla... giungla nera venuto... ti fa sentire un bambino sperduto". (Alan) [sul cacciatore Van Pelt]
  • "Non caderci, al tuono è uguale, restare fermo è micidiale". (Judy) [sulla mandria impazzita]
  • "Una legge di Jumanji hai voluto violare, più indietro della pedina dovrai ritornare". (Judy) [sulla punizione di Peter]
  • "Ogni mese, con il quarto di luna, soffierà il monsone nella tua laguna". (Sarah) [sul monsone]
  • "Del suolo immobile non ti fidare, nel pavimento ti potrai insabbiare". (Alan) [sulle sabbie mobili]
  • "C'è una lezione che devi imparare, a volte indietro devi tornare". (Judy) [su Alan]
  • "Vuoi una mano? Sei mal ridotto? Sei fortunato, ne abbiamo otto". (Peter) [sui ragni]
  • "Ti manca poco per arrivare, ora la terra si mette a tremare". (Sarah) [sul terremoto]
  • Credete che scimmie, zanzare e leoni siano spaventosi? Questo è solo l'inizio. Io ho visto cose che voi avete visto solo negli incubi. Cose che neanche immaginate. Cose che nemmeno si vedono. Ci sono ombre che ti aspettano in agguato nella notte. Qualcosa grida da qualche parte e li sentite mangiare e sperate in Dio di non essere voi il dessert. Paura? Voi non sapete neanche cosa sia la paura. Non durereste cinque minuti senza di me. (Alan)
  • La nostra unica speranza è finire la partita! (Alan)

Dialoghi[modifica]

  • Giovane Alan: Oh no. Il gioco pensa che abbia tirato.
    Giovane Sarah: Come sarebbe "il gioco pensa"?!
  • Peter: Ti mancano papà e mamma?
    Judy: No.
    Peter: Bugiarda. Se non la pianti ti manderanno da uno strizzacervelli.
    Judy: E a te dove pensi che ti manderanno se non ricominci a parlare?
  • Judy: Senti, lo so che sei sconvolto ma credo che dovremmo finire il gioco!
    Alan: Noi? A che vi servo io?
    Judy: Beh, hai visto mai venissero fuori altre cose paurose! E poi c'è un leone in camera di mia zia! Che faccio secondo te?
    Alan: Per chi mi hai preso, un domatore da circo?!
    Judy: Ma la zia sta per tornare!
    Alan: Sai che bella sorpresa! Spero che non sia allergica ai felini...
  • Judy: Come ti sei combinato? Ti sei fatto la barba con un pezzo di vetro?
    Alan: Come ti sei combinata tu! Hai spogliato uno spaventapasseri? Che pretendi? Non me l'ero mai fatta la barba.
  • Judy: Pronto?
    Peter: Sì.
    Judy: Alan, pronto?
    Alan: "Pronto" non esiste.
  • Alan: Sarah Whittle?
    Sarah: Che cosa vuole?
    Alan: 26 anni fa hai giocato a un gioco con un bambino che abitava in fondo al viale. Un gioco con dei tamburi.
    Sarah: E lei come lo sa?
    Alan: Ero io quel bambino, Sarah.
    Sarah [lo riconosce]: Alan... [sviene a terra]
    Peter [ad Alan]: L'hai fatta secca!
  • Sarah: Ti prego, l'ultima volta che ho giocato mi ha rovinato la vita.
    Alan: Ha rovinato la tua vita? [ride] "Nella giungla dovrai stare, finché un cinque o un otto non compare"!
    Sarah: Ero una bambina, Alan. Tu sei scomparso. E un branco di pipistrelli mi ha circondato e inseguito per la strada. Ho avuto paura. Mi dispiace, Alan. Nessuno mi ha creduto. Sono rimasta sola.
    Alan: Anch'io. Per 26 anni, Sarah.
    Sarah: Come me.
  • Sarah: Ma perché ce l'ha tanto con te?
    Alan: È un cacciatore, uccide e basta, è il suo mestiere e ora vuole dare la caccia a me e uccidermi, va bene?
    Sarah: Perché tu?
    Alan: Perché io? Non lo so! Tutto di me lo manda in bestia, chissà perché perde il suo tempo. Forse vuole qualcosa da appendere al muro, magari un Parrish; qualcosa da mettere tra un pinguino e una pernice.
    Sarah: Avete mai pensato di sedervi a discutere delle vostre divergenze?
    Alan: Che dici, ma sei pazza?! Quell'uomo è armato!
    Sarah: Non darmi della pazza, Alan! MAI! Perché qui tutti mi hanno dato della pazza da quando ho detto che eri stato risucchiato da un gioco da tavolo!
  • Sarah: Che è successo?
    Peter: Credevo di poter finire io il gioco, mi mancavano dieci caselle.
    Judy: "Una legge di Jumanji hai voluto violare, più indietro della pedina dovrai ritornare".
    Sarah: Hai cercato di barare?
    Peter: No, ho cercato di tirare i dadi in modo che venissero due cinque.
    Sarah: Oh. Ho capito, tesoro: be', quello è barare.
  • Sarah: Beh... Un pò di pioggia non fa male a nessuno.
    Alan: Sì, ma troppa può ucciderti!
  • Sarah: Credevo di averti perso di nuovo.
    Alan: Grazie per essermi rimasta vicina stavolta.
  • Alan [dopo aver sentito urlare Judy e Peter]: Che c'è?! Che c'è?!
    Sarah: Niente!
    Alan: Non si spreca un "Aahh!" per niente! [vede i ragni giganti nello specchio rotto] Aahhh!!!

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