La leggenda dei 7 vampiri d'oro

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La leggenda dei 7 vampiri d'oro

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Uno dei vampiri d'oro

Titolo originale

The Legend of the 7 Golden Vampires

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito, Hong Kong
Anno 1974
Genere Horror, azione
Regia Roy Ward Baker
Chang Cheh
Soggetto Don Houghton
Sceneggiatura Don Houghton
Produttore Don Houghton, Runme Shaw, Run Run Shaw
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
Casa di produzione: Hammer Film Productions

La leggenda dei 7 vampiri d'oro, film britannico-hongkonghese del 1974 con Peter Cushing, regia di Roy Ward Baker e Chang Cheh.

Incipit[modifica]

Dracula: Chi è che osa disturbare il riposo di Dracula? Dimmi chi sei!
Tao Khan: Signore, il mio nome è Tao Khan. Vengo dall'Oriente, da Ping Kwei, un villaggio nella Cina. Sono il grande sacerdote dei sette vampiri d'oro. In virtù delle loro attività, il mio tempio era il centro del potere in quella regione. Il popolo mi era sottomesso e aveva paura di me. Ma da qualche tempo, mio signore, i vampiri riposano nei loro sepolcri e il popolo non mi rispetta più. Ho perduto ogni sorta di autorità e di potere. Ho viaggiato per molte lune cercando il castello di Dracula. Sono venuto da te per implorare aiuto. Fa risuscitare i sette vampiri. Fa che la leggenda continui ancora.
Dracula: Pezzente! Io non concedo favori a nessuno. Non accedo alle richieste dei miserabili. Non sai che Dracula esercita il comando anche dall'interno del più remoto angolo del mondo? Da questo miserabile posto? Però tu puoi essermi utile, Khan.
Tao Khan: Mio signore, farò quello che vorrai. Sarò il tuo schiavo.
Dracula: Mi servono le tue spoglie mortali. Mi serve la forma della tua miserabile carcassa. Assumerò la tua immagine vivente.
Tao Khan: No!
Dracula: Io debbo ricomparire sulla terra, fuori da queste mura, fuori da questo tetro mausoleo. Tornerò io al tuo lontano tempio, ma sotto le tue umane spoglie. Ridarò un soffio di nuova vita ai sette vampiri d'oro e li farò i miei guerrieri, artefici della mia vendetta sugli uomini. Io mi celerò sotto il tuo mantello. Assumerò io le tue sembianze.
Tao Khan: No!
Dracula: Prenderò la tua immagine!
Tao Khan: No!

Citazioni[modifica]

  • Le leggende dell'antica Cina affondano le loro radici nella notte dei tempi. Alcuni sono lugubri e terrificanti nei loro contenuti, altri sono più reali, e si fondano soprattutto sulla verità. C'è uno sperduto villaggio nell'immenso centro della Cina su cui periodicamente si abbatte una maledizione allo spuntare della settima luna. Corrono brividi di paura mentre si odono i lamenti sommessi delle anime in pena. Ed il terrore si annida nel cuore degli abitanti. Si mormora la parola "vampiri", e tutti provano un autentico senso di orrore. (Lawrence Van Helsing)
  • Fra i monti della Transilvania, le leggende dei vampiri sono molto diffuse. Si può quasi sentire il terrore come elemento tangibile. (Lawrence Van Helsing)

Dialoghi[modifica]

  • Lawrence Van Helsing: Se il vampirismo esiste nell'Europa orientale, e io posso assicurarvi che è così, non c'è ragione di mettere in dubbio la sua esistenza in altre parti del mondo. Anzi, le sue autentiche origini possono essere localizzate proprio nell'antica Cina. Nessuno meglio di voi, docenti della facoltà di storia di questa celebre università, sa che molte delle vostre leggende sono basate sulla verità e su documentate esperienze.
    Docente #1: Professor Van Helsing, siamo al corrente sulle sue ricerche in Transilvania e delle relazioni sui suoi scontri con un certo Conte Dracula, un indiscutibile pazzo.
    Laurence Van Helsing: Voglia scusarmi, Dracula non era un pazzo, almeno non nel senso corrente. Dracula era la più assurda delle creature, il capo dei vampiri, sovrano delle anime maledette.
    Docente #2: Questi mostri possono trovare credito nell'immaginazione dei contadini della Transilvania, ma la Cina ha una civiltà che si è sviluppata nel corso di oltre 3.000 anni.
    Docente #3: Lei non può scalfire questa civiltà con stravaganti racconti di mostri diabolici e grotteschi fantocci!
    Docente #1: Ci faccia credito di un po' di intelligenza.
  • Vanessa Buren: Vorrei conoscerlo di persona. Ho letto tutti i suoi libri sui suoi viaggi in Transilvania e sul Conte Dracula. E conoscere un acchiappavampiri...
    Leyland Van Helsing: A parte tutto, signora, mio padre è soprattutto un antropologo. E poi non credo che si "acchiappi" un vampiro.
  • Lawrence Van Helsing: Quelli non sono comuni mortali. Voi dovete rendervi conto che sono esseri già morti, creature maledette che debbano procurarsi sangue umano per riuscire ad esistere. Sono enormemente forti e possiedono poteri sopranaturali non immaginabili. Chi cade per mano loro sarà anche egli eternamente dannato.
    Hsi Ching: Eppure possono essere annientati.
    Lawrence Van Helsing: Certo che è possibile. Essi aborrono tutto ciò che ha un significato sacro. Temono il verbo del Signore. In Europa, i vampiri sono terrorizzati dal crocifisso. Qui, sarà l'immagine delle vostre divinità la nostra unica protezione.

Explicit[modifica]

  • Tao Khan: Van Helsing! Che tu sia dannato! Anche in questo sperduto paese continui a perseguitarmi.
    Lawrence Van Helsing: Dracula?! Conte Dracula! Lo sentivo. Sapevo che stavi qui.
    Tao Khan: Dannato tu e la tua gente!
    Lawrence Van Helsing: Fatti vedere. O devi nasconderti nelle sembianze di un altro uomo? Il potente Dracula ha tanta paura di mostrarsi apertamente?
    Tao Khan: Io sono Dracula, signore dell'oscurità, padrone dei vampiri, principe dell'oltretomba, re dei dannati!
    Lawrence Van Helsing: Provalo!
    Tao Khan/Dracula: D'accordo, Van Helsing! Vedrai ancora una volta la mia faccia e poi morirai. [Si smaschera] Ti ho accontentato, Van Helsing. Guardami bene adesso!

Citazioni su La leggenda dei 7 vampiri d'oro[modifica]

  • All'epoca le reazioni furono molto negative, ma il film, pur non riuscendo a fondere bene le sue due anime, è avvincente, curioso e interessante. L'ambientazione cinese conferisce nuovo vigore alla saga di Dracula e le scene di arti marziali, dirette dal non accreditato Chang Cheh, sono belle e perfettamente inserite nel contesto. (Rudy Salvagnini)
  • Baker ha realizzato una pellicola equilibrata e spettacolare, che non manca di avvincere lo spettatore. (Dario Argento)
  • La Hammer si appoggia agli Shaw Brothers in un momento di crisi, ma il connubio tra horror gotico e kung fu non funziona: i combattimenti che punteggiano gratuitamente l'intreccio appaiono forzati, così come le relazioni amorose che sbocciano tra i membri delle due diverse razze. Suggestivi, invece, i vampiri d'oro del titolo (sono i discepoli di cui si serve Dracula per il suo macabro rituale di dissanguamento delle vittime), che appaiono tra fumi e luci colorate. (Il Mereghetti)
  • Nel complesso, La leggenda dei sette vampiri d'oro è comunque un film assai migliore di quanto si potrebbe pensare riflettendo su come è nato: anche se è un poco singolare vedere Peter Cushing muoversi nel personaggio di Van Helsing in uno scenario asiatico, c'è lo stesso molta tensione e l'uso esteso del "rallenty" per rappresentare le orde di vampiri asiatici (tutti campioni di karate e di kung-fu, è ovvio) ha una sua vitalità (un po' come accade anche nel film spagnolo La cavalcata dei resuscitati ciechi, mediocre in genere ma efficace nell'uso del rallentamento artificiale dell'immagine), anche se guardando più di una sequenza nasce in me il sospetto che parte del materiale che si vede sullo schermo possa essere in realtà stato, girato per altri film degli Shaw Brothers e poi semplicemente riciclato qui. (Luigi Cozzi)
  • Singolare equazione tra l'orripilante occidentale e il sadico orientale, unisce l'horror film di vampiri più classico al genere kung-fu. Un po' gratuito a livello narrativo, ma a modo suo affascinante. (Il Morandini)

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