La spada magica - Alla ricerca di Camelot

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La spada magica - Alla ricerca di Camelot

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Titolo originale

Quest for Camelot

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1998
Genere animazione
Regia Frederik Du Chau
Soggetto Vera Chapman (romanzo)
Sceneggiatura Kirk De Micco, William Schifrin, Jacqueline Feather e David Seidler
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

La spada magica – Alla ricerca di Camelot, film d'animazione di Frederik Du Chau del 1998.

Frasi[modifica]

  • Un giorno diventerò un cavaliere, come mio padre. (Kayley da bambina)
  • Non servirò mai un falso re! (Sir Lionel e poi Kayley a Ruber)
  • Excalibur è stata rubata! (Contadino)
  • Madre, non desidero un abito nuovo. Io voglio salvare Camelot. (Kayley)
  • Giuliana, passavo da queste parti così ho pensato... di invadervi. Datemi un bacio, bella vedova, ho saputo che vivete ancora sola! (Ruber)
  • Kayley, devo dirti che conoscevo tuo padre. Una volta vivevo a Camelot. Facevo il ragazzo di stalla... ma sognavo di diventare un cavaliere. Una notte scoppiò un incendio. Io corsi a salvare i cavalli, ma..rimasi ferito. In un primo momento riuscivo ancora a vedere le forme, poi solo le ombre... infine il mio mondo diventò buio. Dopo la perdita della vista, tuo padre fu l'unico ad avere ancora fiducia in me. Mi insegnò che il valore di un cavaliere è frutto del suo carattere e della sua lealtà al giuramento di Camelot. Ogni mia speranza di diventare un cavaliere morì insieme a lui. (Garrett)
  • [Parlando di Ayden il falco dalle ali d'argento] Con gli occhi di Ayden posso sopravvivere a tutto. (Garrett)
  • Un giorno quella spada cadrà in mano mia!... Tutto questo sarà mio! (Ruber)
  • [Ultime parole] Oh, no! La roccia! (Ruber)
  • Io nomino voi, Sir Garrett. Io nomino voi, Lady Kayley. Grazie per aver salvato Camelot. Ci avete ricordato che il nostro regno non si fonda sulla forza del suo re, ma sulla forza del suo popolo. Da questo giorno in poi voi siederete alla Tavola Rotonda insieme agli altri cavalieri. (Re Artù)

Dialoghi[modifica]

  • Ruber [unitosi alla Tavola Rotonda all'ultimo]: Ma che simpatico coretto! Ora torniamo agli affari! Ho atteso a lungo questo giorno... quando riceverò nuove terre??
    Re Artù [tranquillo]: Sir Ruber, sempre a pensare a voi stesso... come cavalieri della Tavola Rotonda abbiamo obblighi verso il popolo, non verso noi stessi... le terre verranno divise in base ai bisogni di ciascuno...
    Ruber [egoisticamente]: Allora a me ne occorre più di chiunque altro! Non vi avrei appoggiato tutti questi anni se avessi capito che volevate fare la carità!
    Sir Lionel [deciso]: Il re ha deciso!
    Ruber: È tempo che ci sia un nuovo re e io voto per me!
    Sir Lionel: Non servirò mai un falso re!
    Ruber: Allora ne servirete uno morto!! [Impugnando una palla chiodata ed attacca gli altri cavalieri, uccidendo Sir Lionel]
  • Lady Giuliana: Siete pazzo!
    Ruber: Sono contento che l'abbiate notato! Ho impiegato anni di esercizio per diventarlo!
  • Kayley: Come ti chiami?
    Garrett: Mi chiamo Garrett.
    Kayley: Io Kayley. Garrett, perché non mi guardi mai quando ti parlo? Oh, non mi ero resa conto che tu fossi...
    Garrett: Che cosa? Alto? Distinto? Bello?
    Kayely: Cieco.
    Garrett: Ah già, quella cosa me la dimentico sempre.
  • Kayley: Ehi guarda, il tuo falco ha le ali d'argento.
    Garrett: Davvero? [sarcastico, essendo cieco] Dovrò crederti sulla parola.
  • Ruber: Miserabile pennuto dalla mitica stupidità!!! Dove ti è caduta la spada?!
    Grifone: Sembra così diverso questo luogo visto dall'alto.
  • Garrett: Siamo nella terra dei draghi.
    Kayely: Oh. [annusa l'aria] Hai ragione... Ma sei sicuro che questa sia la terra dei draghi? Non potrebbero metterci, che so, un'indicazione un cartello? Potrebbero scrivere per esempio "benvenuti nella terra dei draghi". [cominciando a preoccuparsi] Non li incontreremo veramente, mi auguro... tu che dici? Un certo numero di draghi cos'è, un branco o una mandria? È un gruppo o una muta? Non dirmi che è un gregge?
    Garrett: Zitta.
    Kayley: Hai sentito qualcosa?
    Garrett: No. Voglio solo che tu stia zitta.
  • Garrett: Ma voi che cosa siete?
    Devon e Cornelius: La prova che tra parenti non ci si dovrebbe sposare, ecco.
  • Kayley: Siete certi che qui saremo al sicuro?
    Cornelius: Una sola cosa è certa: meglio qui che lassù.
    Devon: Le migliori vie di fuga le conosciamo tutte.
    Cornelius: È da quando avevamo 200 anni che scappiamo da quelli là.
    Devon: Siamo stati così giovani?
    Cornelius: Certo che lo siamo stati, imbecille!
    Devon: Non sono un imbecille!
    Cornelius: Si che lo sei!
    Devon: No che non lo sono!
    Garrett: A furia di bisticciare, come non vi siete inceneriti a vicenda?
    Devon: Inceneriti? Non sputiamo nemmeno vapore.
    Cornelius: Già, a differenza degli altri draghi, lui non sa né sputare fiamme né volare. Ahah, che triste realtà!
    Devon: Oh, excusez moi, signor "nego l'evidenza", ma siamo in due a non saper né sputare fiamme né volare!
  • Garrett: Andiamo, Kayley. Dobbiamo accamparci prima che faccia buio.
    Kayley [indicando Devon e Cornelius]: Oh Garrett, portiamoli con noi. Ti prego.
    Garrett: Me lo immaginavo... ma basta con i canti!
    Devon: Possiamo fare un po' di danza classica?
  • Kayley [piangendo]: Ti prego. Non morire. Non potrei mai farcela da sola. È tutta colpa mia se ti hanno ferito. Mi sono messa a parlare a vanvera mentre mi dicevi di stare zitta. Non sono d'aiuto per nessuno.
    Garrett [accarezzandola dolcemente]: Shh, shh... ti sbagli.
  • Kayley: Ma voi volate!
    Devon: La terra è piccola, molto meglio il cielo!
  • Re Artù: Non sei un re!
    Ruber: Hai ragione. Forse sono più simile a un dio!

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