Letteratura russa
Aspetto

Citazioni sulla letteratura russa.
- La «letteratura russa», come concetto, come idea immediata, nella mente dei non russi si limita generalmente alla consapevolezza del fatto che la Russia, tra la metà dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento, ha prodotto una mezza dozzina di grandi maestri della prosa. Per i lettori russi questo concetto è più ampio, in quanto comprende, oltre ai romanzieri, un certo numero di poeti non traducibili; tuttavia, il pensiero degli indigeni continua a convergere sulla splendente costellazione del XIX secolo. In altre parole, «letteratura russa» è un evento recente. È anche un evento limitato, e lo straniero tende a considerarlo come qualcosa di compiuto, qualcosa di irrimediabilmente finito. Ciò si deve in gran parte allo squallore della letteratura tipicamente provinciale prodotta negli ultimi quattro decenni sotto il dominio sovietico. (Vladimir Nabokov)
- La letteratura russa dell'Ottocento ha ancora un mito di cui si nutre, con amore, furore ed odio: dovunque, da Puškin a Majakovski, proprio il Majakovski del Poema di Lenin, si riconosce il trauma cristiano; il trauma immedicabile della profezia, dello schiacciamento degli umili, della persecuzione, della liberazione, del demonio e della vita eterna. Una gigantesca teologia è esplosa, come quel meteorite, o forse astronave, che diede una gran fiammata sulla Siberia nei primi anni di questo secolo, e ancora ne portano segni rocce ed alberi; e di questa teologia esplosa, questi diamanti, e sassi arroventati, e selci che tagliano il corpo, di queste cose non fatte per mani d'uomo i «russi» hanno fatto una letteratura. (Giorgio Manganelli)
- La poesia russa, all'inizio del secolo, ricevette dai chiostri ortodossi un ultimo regalo d'addio per la posterità. Viatico per i tratti più ardui del cammino. (Ernst Jünger)
- Se leggete la letteratura russa, la grande letteratura russa, rimarrete allibiti: mio Dio, solo descrizioni di miseria e sofferenza. Siamo un Paese molto infelice. Siamo come in un circolo di miseria e non riusciamo a uscirne. (Aleksej Naval'nyj)
- Il problema religioso é il primo e più importante problema della letteratura russa, quello su cui tutti gli altri dovranno necessariamente basarsi.
- Lo scrittore russo ha assunto un tono profetico perché egli è il rappresentante dello spirito messianico di tutto il suo popolo, ha assunto un accento settario, ribelle a qualsiasi costrizione esteriore, allo stesso modo del settario che si crea non soltanto una propria religione, un suo sistema di relazioni con Dio e col divino, ma tutto un sistema morale, tutta una concezione della vita, perché tra i settari egli è il più profondo e il più tenace.
- Lo scrittore russo si presenta più come un apostolo e capo spirituale, che come semplice osservatore e descrittore, più come profeta che come esteta.
Voci correlate
[modifica]Altri progetti
[modifica]
Wikipedia contiene una voce riguardante la letteratura russa
Commons contiene immagini o altri file sulla letteratura russa