Memorie di una geisha
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Memorie di una geisha
Titolo originale |
Memoirs of a Geisha |
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Lingua originale | inglese e giapponese |
Paese | USA |
Anno | 2005 |
Genere | drammatico, romantico, storico |
Regia | Rob Marshall |
Soggetto | Arthur Golden (romanzo) |
Sceneggiatura | Robin Swicord |
Produttore | Steven Spielberg, Gary Barber, Roger Birnbaum, Douglas Wick, Lucy Fisher |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Memorie di una geisha, film statunitense del 2005 con Zhang Ziyi, Ken Watanabe e Gong Li, regia di Rob Marshall.
Frasi
[modifica]- Una storia come la mia non andrebbe mai raccontata, perché il mio mondo è tanto proibito quanto fragile, senza i suoi misteri non può sopravvivere. Di certo non ero nata per una vita da geisha, come molte cose nella mia strana vita, ci fui trasportata dalla corrente. La prima volta che seppi che mia madre stava male, fu quando mio padre ributtò in mare i pesci, quella sera soffrimmo la fame, "per capire il vuoto", lui ci disse. Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero sakura. Ma a me diceva che ero come l'acqua, l'acqua si scava la strada attraverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco. (Sayuri Nitta)
- Il cuore muore di morte lenta, perdendo ogni speranza come foglie, finché un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza, non rimane nulla. (Sayuri Nitta)
- Lei si dipinge il viso per nascondere il viso; i suoi occhi sono acqua profonda. (Sayuri Nitta)
- Nella vita nessuno di noi trova la gentilezza che dovrebbe. (Direttore generale)
- Quando Mameha mi assegnò il nuovo nome sentii la piccola Chiyo sparire dietro una maschera bianca con labbra rosse. Ormai ero una maiko, un'apprendista geisha. Da quel momento dissi a me stessa: quando preparo il tè, quando verso il sakè, quando danzo, quando lego il mio obi, sarà per il direttore generale, finché non mi troverà. Finché non sarò sua... (Sayuri Nitta)
- Non è per una Geisha desiderare, non è per una Geisha provare sentimenti. (Sayuri Nitta)
- La Geisha è un'artista del mondo che fluttua: canta, danza, vi intrattiene; tutto quello che volete. Il resto è ombra, il resto è segreto. (Sayuri Nitta)
- Non si può dire al sole «più sole», o alla pioggia «meno pioggia». (Sayuri Nitta)
- Per un uomo la Geisha può essere solo una moglie a metà: siamo le mogli del crepuscolo. Eppure apprendere la gentilezza, dopo così tanta poca gentilezza, capire che una bambina, con più coraggio di quanto creda, trovi le sue preghiere esaudite, non può chiamarsi felicità? Dopo tutto, queste non sono le memorie di un'imperatrice, né di una regina. Sono memorie... di un altro tipo. (Sayuri Nitta)
- Ricorda Chiyo, noi geishe non siamo cortigiane, e non siamo mogli. Vendiamo la nostra abilità, non il nostro corpo. Creiamo un altro mondo, segreto... un luogo solo di bellezza. La parola geisha significa artista, ed essere geisha vuol dire essere valutata come un'opera d'arte in movimento. (Mameha)
- Le speranze sono come gli ornamenti per capelli. Le ragazze vogliono mettersene troppi, ma, quando diventano vecchie, anche uno solo le fa diventare ridicole. (Mameha)
- Non puoi considerarti una vera geisha finché non riuscirai a fermare un uomo per la strada con un solo sguardo. (Mameha)
- [A Sayuri] Io ti distruggerò. (Hatsumomo)
- Noi non diventiamo geishe per perseguire il nostro destino... noi diventiamo geishe perché non abbiamo scelta. (Mameha)
- Io voglio una vita che sia mia! (Sayuri)
- [A Sayuri] Tanto tempo fa, tu mi hai portato via qualcosa, la sola cosa che ho mai voluto veramente... be', ora sai cosa si prova. (Zucca)
- [Ad Hatsumomo, dopo averla scoperta con un uomo nell'okiya] Tu non lo rivedrai mai più, ah... che cosa credi? Che una geisha sia libera di amare? Mai! (Madre)
- Non dobbiamo aspettarci la felicità, non è una cosa che ci è dovuta, quando la vita va bene è un dono improvviso, non può durare per sempre. (Direttore generale)
- [A Sayuri] Magnifica stasera... con permesso... (Direttore generale)
- [Ricordando il giorno in cui Hatsumomo venne cacciata dall'okiya] Potevo essere al suo posto, ora ero io la geisha di quella casa... potevo essere al suo posto... non eravamo così diverse... aveva amato una volta, aveva sperato una volta. Forse stavo guardando il mio futuro. Finché il vero futuro non si abbatté dal cielo. (Sayuri Nitta)
- Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra. Ci sono tre parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere la mancanza: solo avvertirla. (Sayuri Nitta)
- [Riferendosi a Chiyo la prima volta che la vede] Così, questa è la nuova arrivata... peccato che odora ancora di pesce. Sta' lontana dalla mia stanza: le tue dita puzzano. Io non ti lascio toccare le mie cose! (Hatsumomo)
- L'acqua si scava la strada anche attraverso la pietra e quando è intrappolata si crea un nuovo varco. (Sayuri Nitta)
- Non dobbiamo aspettarci la felicità. Non è una cosa che ci è dovuta. Quando la vita va bene, è un dono improvviso, non può durare per sempre. (Direttore generale)
- Se la tua onorevole sorella ti dice "Tagliati", tu ti tagli... Se lei ti dice "Seguimi", tu la segui... La mia vita si era trasformata in un gioco, e solo lei ne conosceva le regole... (Sayuri Nitta)
Dialoghi
[modifica]- Hatsumomo [Riferendosi alle offerte all'asta per la verginità di Sayuri]: Quanto dureranno ancora queste offerte... e poi, chi può volere una susina a cui qualcuno ha già dato un morso? [sorridendo morde una susina mentre arriva il responso] Allora, quant'è? 20 yen, 30?
Madre: Non può essere la cifra giusta questa...
Mameha [Alla Madre]: Confido sia d'accordo che ho vinto la scommessa... Sayuri ha fatto storia, nessun mitzuage è stato venduto per una cifra più alta, nemmeno il mio: 15'000 yen.
Zietta: È incredibile!
Sayuri: La ringrazio di cuore Mameha...
Madre: Naturalmente nulla di questo andrà a Sayuri, né a te Mameha. Andrà a quest'okiya. Tutti i 15'000 yen a questa casa...
Sayuri: Io non capisco...
Madre: ...che Sayuri erediterà come mia figlia adottiva...
Zucca:...C..cosa?
Hatsumomo: Non oserebbe...
Madre: Ho il diritto di fare come desidero.
Hatsumomo [gridando]: Ma aveva promesso l'okiya a Zucca!
Madre [ridendo]: Ma guardala... è ancora una maiko vergine...
Sayuri: Non può adottarci entrambe?
Madre: Zitta Sayuri, non sono una stupida... Zucca sarebbe solo la marionetta di Hatsumomo... [rivolta ad Hatsumomo] Quanto tempo ci vorrebbe prima che tu ci buttassi in strada?
Hatsumomo: Io vi ho dato la mia vita...
Madre: Sì... la tua impudenza... il tuo pessimo carattere...
Hatsumomo [sbattendo per terra le cose che stavano sul tavolo]: Chi ha pagato per la seta che ha indosso, per il riso nella sua ciotola... [gridando] ...per il tabacco in quella sua pipa?? Chi???
Madre[ridendo]: Non esagerare... tu non hai mai avuto nemmeno un danna...
Hatsumomo. Non lo dica! Non lo dica!
Madre:...hai scelto quel buono a nulla di Koichi...
Hatsumomo: La smetta!
Madre:...che fai entrare dalla tua finestra tutte le ore della notte...
Hatsumomo: Zitta!
Madre:...non come una geisha... come una qualunque prostituta.
Hatsumomo [sbattendo per terra il tavolo e urlando]: Basta!
Madre: E poi... stai invecchiando... ma Sayuri... Sayuri è destinata a diventare una leggenda...
Hatsumomo [alzandosi e dirigendosi verso la Madre]: Mia cara Okaasan... staremo a vedere, non è vero? [Andando via]
- Hatsumomo [Riferendosi alla danza di Sayuri]: Che bellissima danza, vero Zucca? I suoi ventagli sono così ipnotici che non noti mai i suoi piedi! [A Mameha] Come si chiama?
Mameha: Si chiama Sayuri.
Hatsumomo: Piccolo Giglio? Un nome dolce quanto lei. Ho paura che di questi tempi anche una comune domestica può chiamarsi geisha, perciò è bello vedere una tale, autentica, giovane maiko, non è vero?
Generale: Eh sì...
Mameha: [A Sayuri] Di sicuro vorrai ringraziare Hatsumomo per i suoi graziosi complimenti.
Sayuri: Ci sono molte cose che vorrei dire ad Hatsumomo.
Hatsumomo: A volte il commento più intelligente è il silenzio.
Sayuri: Quale miglior consiglio da seguire, se non il proprio?
Mameha [a Sayuri, in tono di rimprovero]: Sayuri!
Hatsumomo: [Con noncuranza]: Sono stata maiko anch'io una volta.
Sayuri: Certo, ma è accaduto ormai molto, molto, molto, molto tempo fa... [Risata generale]
- Sayuri: Mameha, voglio fidarmi di lei, davvero, ma deve dirmi cosa sta accadendo!
Mameha: Ti sto assicurando il futuro!
Sayuri: Ma mi dica come, la supplico!
Mameha: Tento di orchestrare una guerra di offerte.
Sayuri: Per cosa?
Mameha: Il tuo più prezioso attributo.
Sayuri: E quale sarebbe?
Mameha: Il tuo mitzuage. La Madre ti ha mai parlato dell'anguilla e della cavità? [Sayuri fa cenno di no con la testa] Bene... di tanto in tanto all'anguilla dell'uomo piace visitare la cavità della donna.
Sayuri: Sì, lo so...
Mameha: Davvero?
Sayuri: Io vivo con Hatsumomo...
Mameha: La tua cavità è intatta, agli uomini questo piace, è quello che chiamiamo mitzuage, e per diventare una vera geisha lo devi vendere al migliore offerente.
Sayuri: Lei ha venduto il suo?
Mameha: Per la somma più alta mai pagata, 10'000 yen. Mi sono liberata dei debiti. E così farai tu.
- Mameha: [A Sayuri, riferita alla Festa della Fioritura dal barone] Se preferisci non andare...
Sayuri: Ci andrei con molto piacere.
Mameha: Allora stai in guardia, ogni momento; c'è una ragione per cui Hatsumomo ti vuole lì... fidati, conosco il mio barone, Sayuri: ha un debole per le belle donne. E ora tu sei la geisha più rinomata di tutta Miyako, e anche la più desiderata.
- Sayuri: [A Zucca, riferendosi al fatto che è diventata figlia della Madre al posto suo e chiedendole aiuto per intrattenere gli ospiti di Nobu e del Direttore Generale] Non ho alcun diritto di chiederti un favore Zucca, questo lo so...
Zucca: Indovina un po'? Fumo soltanto Chesterfield ora!
Sayuri: Io volevo porgerti le mie scuse già da molto tempo, riguardo all'okiya...
Zucca: Questi soldatoni... sai che mi hanno fatto cantare?
Sayuri: Sarebbe dovuta andare a te, non a me...
Zucca:...Frank Sinatra, e Dein Hoshor!
Sayuri: Se senti nel tuo cuore di perdonarmi...
Zucca: Sayuri, no! [Accendendosi una sigaretta] La sincera verità? Preferirei masticare sabbia, che tornare a fare quella vita.
Sayuri: Allora non sei arrabbiata con me?
Zucca: Non preoccuparti per me, cuccioletta! Io ho più clienti di quanti riesca a gestire.
Sayuri: Sembri così a casa tua con questi americani!
Zucca: Sono dei bastardi! - Zucca: Conosco un giochino che possiamo fare, si chiama verità e bugia.
Derricks: Conosco questo gioco, da noi si chiama matrimonio.
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