Mohammad Bakri

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Mohammad Bakri

Mohammad Bakri (1953 – vivente), attore, regista e sceneggiatore palestinese con cittadinanza israeliana. Padre di Saleh e Adam Bakri.

Citazioni di Mohammad Bakri[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Non puoi dire che gli ebrei sono cattivi e gli arabi buoni. È impossibile. Il guaio è che non si può generalizzare. È come prendere Ariel Sharon e pensare che rappresenti il popolo ebraico. C'è anche è una Shulamit Aloni. Sono entrambi ebrei. Non puoi dare tutta la colpa agli ebrei per la tragedia del popolo palestinese. Entrambi i gruppi hanno commesso molti errori. Ci dev'essere un modo per unire questi popoli.
You cannot say the Jewish are bad, the Arabs are good. It is impossible. The truble is that you can't generalize. It's as if you took Arik Sharon and said that he represents Jewish people. There is also Shulamit Aloni. Both are Jews. You can't blame all the Jewish state for the tragedy of the Palestinian people. There have been a lot of mistakes made by each group. There must be a way to bring people together.[1]
  • Sono convinto che quando conosci un'altra lingua, quando conosci un'altra cultura, tu ti innamori di lei. Nel senso che rompi il muro fra te e lei, e penso che sia il modo migliore per fare pace.
I believe that when you know the other language, when you know the other culture, you fall in love with the other. I mean, It's breaking the border between you and him and I think it's the best way to make peace.[2]
  • Lotta senza odio. Lotta con la fede, non in Dio, ma negli esseri umani. Che un giorno la parte buona degli esseri umani vincerà. Non lottare per religione, non lottare per la terra, non lottare per lutto. Lotta per la dignità.
Fight, without hatred. Fight with believe, not in God, in human beings. That the good side of the human beings will win. Don't fight for religion, don't fight for land, don't fight for grief. Fight for dignity.[3]
  • Ci preferirebbero barbuti, con gli occhi anneriti, che gridano al cielo. No, non saremo così: guarderemo con occhi bellissimi, sorrideremo di cuore e parleremo con voce dolce per trasmettere il nostro messaggio senza paura.
Qu’ils nous préféreraient barbus, les yeux noircis, criant jusqu’au ciel. Non, nous ne nous serons pas comme ça: nous regarderons avec de beaux yeux, nous allons sourire du fond du cœur et nous parlerons avec une voix douce pour transmettre notre message sans faire peur.[4]
  • A 18 anni, prima di iniziare a studiare teatro, ho visto un film italiano, Miracolo a Milano di Vittorio De Sica. Quel film mi cambiò la vita. Magari il cinema non cambierà tutto il mondo, ma anche solo una persona e poi i suoi amici, la sua famiglia, bastano a fare la differenza.[5]
  • Ho trovato me stesso nel momento in cui ho iniziato a difendere la mia gente con l’arte.[5]

Note[modifica]

  1. (EN) Dall'intervista di Linda Ben-Zvi, pubblicata nel libro Theater in Israel, University of Michigan Press, 1996
  2. (EN) Citato in Mohammad Bakri - XX Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina, Kenzi Productions, Milano 2010
  3. (EN) Citato in Stay Human - Mohammed Bakri Interview, The Reading Movie, 2015
  4. (FR) Dall'intervista di Rouba Hassan Mohammad Bakri : «Le droit en lui-même est un cri», Revue Ballast, Parigi 2017
  5. a b (IT) Dall'intervista di Nadia Afragola Da Jenin tutto è cambiato, Acqua & Sapone, Torino 2018

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