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Puerto Escondido

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Puerto Escondido

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Titolo originale

Puerto Escondido

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1992
Genere commedia
Regia Gabriele Salvatores
Soggetto Pino Cacucci
Sceneggiatura Enzo Monteleone
Produttore Mario Cecchi GoriVittorio Cecchi Gori
Interpreti e personaggi
Note
Musiche: Federico De Robertis, Mauro Pagani

Puerto Escondido, film italiano del 1992 con Diego Abatantuono, Claudio Bisio e Valeria Golino, regia di Gabriele Salvatores.

Frasi

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  • Io fino a tre mesi fa... facevo una vita normale, stavo inquadrato, in una società che ha delle regole e rispettavo le regole: ero convinto che rispettando queste regole ci fossero dei tornaconti, ci fosse una regia occulta che mi muovesse, che mi facesse diventar vecchio in un certo modo, con più... saggezza, con delle sicurezze... Invece non c'è un cazzo, divento vecchio come un imbecille, e non so niente... questi si son pappati tutti i soldi miei, i contr... l'INPS... (Mario Tozzi)
  • Tutto accade Mario e noi non possiamo farci niente (Mario di Caserta)

Dialoghi

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  • Mario Tozzi: [Parlando in spagnolo maccheronico] Buenas dias. Disculpame segnor ma io non soi abituado.. cioè... el monte de piedad non è che io lo frequento... tanto. [Il proprietario sta esaminando un diamante e non gli da retta]. Buenas dias, [Esaminando anche lui il diamante] no es el mio ramo, eh? Io soi vice direttor de una bancan in Italia, una filial mui importante.. ma me par.. me paresse... boh! [Mostrando il suo rolex] Esto es un rolex, es un assegno sircular in todo el mundo...
    Negoziante: Seicientos mil.
    Mario Tozzi: Seicientos mil pesos... trecentomila lire? Segnor, tu es simpatico, tu tiene el sienso dell'umorismo, me gusta come... me gusta, e proprio perché me gusta esto es un Rolex..
    Negoziante: Seicientos mil.
    Mario Tozzi: Oh, intiendo: tu chiere negosiar, tu ama la negosiasion come el cammello, el tappeto, io dono a te... allora io dico dos milion de.. tres milion de pesos e dopo troviamo un punto de contatto...
    Negoziante: Seicientos mil.
    Mario Tozzi: Segnor, parlamose chiaro: io soi achì perché una banca, se se puede chiamar banca m'ha rubato la targhetta. Ora io no soi avvezzo, io no soi abituado a trattar. No es il mio mestier, io soi vice direttor di un'altra banca, una vera banca. Dos milion de pesos! Né pesos de più, né pesos de meno! Prendere o lasciare!
  • Mario Tozzi: Voi siete di quelli che siete andati via dall'Italia, avete mollato l'Occidente, il consumismo.. eh? Avete trovato un paradiso, cerchiamo un'isola dove non c'è niente... Però poi alla fine fai il giro dell'isola e trovi sempre un Mediterraneè.
    Alex: Io ti ho detto che ti ospito, lo confermo, puoi star qui quanto vuoi. Non è che sei obbligato a dire cazzate: ti ospito anche se stai zitto.
    Mario Tozzi: Cazzate? Ah sono cazzate? Io un po' ho girato, e sai qual è il più bel Paese del mondo?
    Alex: [Sarcastico] L'Italia!
    Mario Tozzi: Bravo!
    Alex: Spaghetti.. pizza...
    Mario Tozzi: Sì, gli spaghetti... Il posto dove si mangia meglio nel mondo è l'Italia! Le donne più belle del mondo! Cosa ridi? La gente è felice, sta bene. Ci sarà anche... i camorristi, la 'ndrangheta, i politici, i mafiosi... però è un Paese dove la gente... insomma oh... ha la sua libertà... c'è il benessere, son felici. Dov'è che c'è il più bel campionato di calcio del mondo?
    Alex: In Italia!
    Mario Tozzi: Bravo!
    Alex: E lo sai per far star bene quella poca gente lì cosa ci vuole? Centinaia di milioni che stanno male! Sai per avere il campionato più bello del mondo cosa ci vuole? Centinaia di campionati che fanno schifo! Poi scusa, se stavi cosi bene là, perché sei venuto qua?
  • Anita: Il Messico è una delle pattumiere degli Stati Uniti. Tutti i loro rifiuti, le cose che non gli servono più, vengono a finire qui. Allora... quando anche i messicani non li vogliono più, io li riprendo e li rivendo agli americani.
    Alex: E loro non se ne accorgono, questa è la cosa bella. Hai capito? Questi li hanno comprati anni fa, li ricomprano al prezzo triplo, e sono contenti!
  • Mario Tozzi: Cos'è?
    Alex: Un peyote. L'hai mai visto?
    Mario Tozzi: Ah, tipo un... come una pianta grassa, come un cactus...
    Alex: Sì, solo che è allucinogena.
    Mario Tozzi: È roba che da i flash, esci di cotenna tipo... un acido?
    Alex: No.
    Anita: Sì.
    Alex: Cioè sì! Intanto è naturale. Pensa che alcuni popoli qui pensano che sia sacro. E poi non mica è facile da trovare, eh?
    Mario Tozzi: Chi l'ha trovato di voi due?
    Anita: Lui ha trovato noi. Cioè tu non puoi cercarlo, non puoi trovarlo, è lui che sceglie te.
    Mario Tozzi: Cioè il peyote ha trovato voi?

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