Tertulliano
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Quinto Settimio Fiorente Tertulliano (150 – 220 circa), scrittore berbero.
Citazioni di Tertulliano
[modifica]- Devo scacciare la vanità con la vanità.[1]
- Ecco i punti sui quali abbiamo basato la difesa del nostro modo di risolvere questo problema: in conformità alla Scrittura, in conformità alla natura, in conformità alla disciplina.
La Scrittura istituisce la normativa,
la natura ne fornisce la conferma,
e la disciplina la concretizza.
La Scrittura è di Dio, di Dio è la natura e di Dio è pure la disciplina. Qualunque cosa si opponga a queste tre realtà, non è di Dio.[2] - Eppure a nulla servono le vostre ingiuste crudeltà: sono piuttosto un'attrattiva per la nostra setta. Noi diventiamo più numerosi tutte le volte che siamo falciati da voi: il sangue è semente di cristiani.[3]
- Il sangue (dei martiri) è il seme dei cristiani.[4]
- Il sepolto è risorto: è certo perché è impossibile.[5]
- La donna ha il diritto di vestirsi solo a lutto. Non appena ha raggiunto l'età adulta, dovrà coprire il suo viso che è fonte di tanti pericoli, altrimenti rischia di perdere la beatitudine eterna.[6]
- La religione di un uomo non è di danno o di aiuto ad un altro. Ma non fa certo parte della religione imporre la religione.[7]
- La verità è una, l'errore si moltiplica.[8]
- La verità non arrossisce di nulla.[9]
- La verità persuade per mezzo dell'insegnamento, ma non insegna persuadendo.[10]
- Tu sei la porta del diavolo, tu sei la profanatrice dell'albero della vita, tu sei stata la prima a violare la legge divina, tu sei colei che persuase Adamo, colui che il diavolo invece non riuscì a tentare. Tu che hai infranto l'immagine di Dio, l'uomo, con tanta facilità. Per causa tua esiste la morte, anche il Figlio di Dio ha dovuto morire. E tu hai in mente di adornarti con altro che non siano le tuniche che coprono la tua pelle?
- Tu es diaboli janua, tu es arboris illius resignatrix, tu es divinae legis prima desertrix, tu es quae cum persusasisti, quem diabolus aggredi non valuit. Tu imaginem Dei, hominem, tam facile elisisti: propter tuum meritum, id est mortem, etiam Filius Dei mori habuit; et adornari tibi in mente est super pelliceas tuas tunicas?[11]
Attribuite
[modifica]- Credo quia absurdum.
- [Citazione errata] Frase attribuita erroneamente a Tertulliano, non appare in nessuno dei testi originali conosciuti, ma è stata intesa come riassuntiva del pensiero dell'autore. La frase corretta è «È credibile perché è sciocco» (Credibile est, quia ineptum est, da De carne Christi).[12] La citazione viene erroneamente attribuita anche ad Agostino d'Ippona.[13]
Citazioni su Tertulliano
[modifica]- La educazione e l'istruzione che ricevette furono ricercatissime. Ne fan fede l'erudizione letteraria disseminata a piene mani negli scritti, la destrezza dialettica sprizzante da ogni inciso di questi. Naturalmente le prime fonti della sua formazione furono tutte pagane. Il mondo fastoso e rumoroso del circo e del teatro, del foro e delle pubbliche scuole, ebbe in Tertulliano giovane, un frequentatore appassionato. (Ernesto Buonaiuti)
- Tertulliano, il Padre della Chiesa assolutamente il più logico di tutti e il più cristiano a doppio taglio. (Søren Kierkegaard)
Note
[modifica]- ↑ Da Adeversus Marcionem IV, 30, 3.
- ↑ Dal De Virignibus velandis (Virg.) 16,1-2, citato in Cristina Simonelli, Tertulliano e l’obbligo del velo, Il Giornale di Rodafà, n. 300, 1º febbraio 2015.
- ↑ Da Apologia del Cristianesimo, traduzione di L. Rusca, Milano, BUR, 1984.
- ↑ Da Apologeticum, 50, 13.
- ↑ Da De carne Christi, 5, 4.
- ↑ Da Gli ornamenti delle donne.
- ↑ Da Ad Scapulam, II, 2.
- ↑ Citato in Giuliana Rotondi, Come nasce un'eresia, Focus Storia, n. 54, aprile 2011, p. 35.
- ↑ Da Adversus Valentinianos III, 2.
- ↑ Da Adversus Valentinianos, I, 4.
- ↑ Da De Cultu Feminarum, lib. I, cap. 1.
- ↑ Cfr. Robert D. Sider, Credo quia absurdum?, Classical world n. 73 dell'aprile-maggio 1980, pp. 417-9.
- ↑ Citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 487.
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