Raimondo Lullo

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Raimondo Lullo

Raimondo Lullo (spagnolo Raimundo Lulio, catalano Ramon Llull, Ramòn Lull) (1235 – 1316), filosofo, scrittore e missionario spagnolo.

Citazioni di Raimondo Lullo[modifica]

  • L'uomo imbecille o fantasioso si trova dotato di istinto morale per ricordare o immaginare; ma non per riflettere.
El hombre imbécil o quimérico se halla dotado de instinto moral para recordar o imaginar; pero no para discurrir.[1]
  • Imbecille è l'asino che avanza molto carico e pretende di correre.
Imbécil es el asno que anda muy cargado y que pretende correr.[2]

Trattato di astrologia[modifica]

Incipit[modifica]

Fondamenti dell'astrologia
Questa parte è divisa in due sezioni: la prima espone gli antichi fondamenti dell'astrologia; la seconda applica ad essi i principi dell' Arte di Raimondo, perché si possa così comprenderne e scropirne la verità, svelarne e presentarne la natura e i segreti.
Gli antichi fondamenti
Questa sezione è divisa in due parti: la prima dei dodici segni dello zodiaco; la seconda, dei pianeti. Parleremo anzitutto della prima parte.

Citazioni[modifica]

  • Dio, con il tuo aiuto e in tuo onore
    cominci questo nuovo trattato di astrologia. (prologo, p. 19)
  • Grazie a quanto diremo, i principi e gli altri uomini potranno infatti scoprire le menzogne che alcuni falsi astrologi cercano di far passare per verità, così come le menzogne che son dette tramite la divinazione dell'arte geomantica. (prologo, p. 19)
  • Il fuoco è caldo, in virtù del suo calore proprio ed è secco per la secchezza che prende dalla terra. E nondimeno l'Ariete non è né caldo né secco per essenza e per natura, ma è suscettibile di accrescere il calore e la secchezza del fuoco, in quanto la natura del cielo è di versare la propria virtù nelle cose inferiori. (p. 22)
  • Attraverso le loro qualità comuni, i pianeti si accordano gli uni agli altri a influire nelle cose inferiori le loro virtù su un unico soggetto. (p. 47)
  • Nessun segno, nessun pianeta opera il male per sua qualità propria, poiché provengono dal bene e il bene e il male si oppongono l'un l'altro. Tuttavia, per accidente, secondo gli ordinamenti che vigono nelle cose inferiori, un medesimo pianeta può produrre il bene o il male per sua qualità propria. (p. 47)
  • La Luna è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. Saturno è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. (p. 47)
  • Il cielo è più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei pianeti, poiché il cielo comprende tutti i pianeti e il suo moto comprende ed anima i moti dei pianeti nel loro complesso ed esso è, per le grandezze inferiori, causa più grande, sostanzialmente ed accidentalmente, dei pianeti. (p. 48)
  • La grandezza superiore è sempre causa della grandezza del corpo, non tuttavia della sua bellezza. E così è dell'eccellenza delle qualità, che sappiamo agire nel cuore dell'uomo, più che nei suoi piedi, e similmente di altre cose. (p. 48)
  • La durata è una componente del cielo e delle stelle, una loro natura, in forza della quale sussiste e fa sì che permangano, nei corpi inferiori, le loro proprietà e le loro caratteristiche, poiché suo compito è di rendere durevole, come pito della bontà è di rendere buono, quello della grandezza è di rendere grande. (p. 49)
  • La durata del cielo conserva i moti che sono negli esseri inferiori e preserva inoltre le loro altre proprietà e nature, quali l'immobilità, la mascolinità e la femminilità, i giorni e le notti.

Citazioni su Raimondo Lullo[modifica]

  • Fervore mistico ed ansia escatologica caratterizzano alcuni grandi pensatori del XIII secolo, e fra questi Ruggero Bacone e Raimondo Lullo, che Duhem pone senz'altro fra i cavalieri erranti della filosofia e della teologia del medioevo. (Giuseppe Bezza)
  • Lullo ha costruito il suo sistema partendo dagli elementi medesimi della sua Arte generale, ai cui principi universali riferisce ogni speculazione riguardo la natura. La sua attrazione per l'astrologia nasce senz'altro dalla necessità sentita di inserirsi nel problema cosmologico che tanto aveva occupato i filosofi andalusi, Averroè in particolare, e di rispondere ad essi secondo i principi della sua arte. (Giuseppe Bezza)

Note[modifica]

  1. (ES) Da Proverbis de Ramon, Editora Nacional, Madrid, 1978, p. 412 [1]. ISBN 9788427604414
  2. (ES) {Da La persona publica, in Proverbis de Ramon, Editora Nacional, Madrid, 1978, p. 434. ISBN 9788427604414

Bibliografia[modifica]

  • Raimondo Lullo, Trattato di astrologia, introduzione di Giuseppe Bezza, Mimesis, 2003.

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