René Magritte

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René Magritte in una foto di Lothar Wolleh

René François Ghislain Magritte (1898 – 1967), pittore belga.

Citazioni di René Magritte[modifica]

  • La mente ama l'ignoto. Ama le immagini il cui significato è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto.[1]*Non credo che l'uomo decida nulla, né il futuro né il presente dell'umanità. Penso che noi siamo responsabili dell'universo, ma questo non significa che decidiamo qualcosa.[2]
  • La psicoanalisi consente di interpretare solo ciò che è suscettibile di interpretazione. L'arte fantastica e l'arte simbolica le offrono numerose occasioni d'intervento: in esse abbonda il delirio più o meno evidente.
    L'arte, come la concepisco io, è refrattaria alla psicoanalisi: evoca il mistero senza quale il mondo non esisterebbe, ossia il mistero che non si deve confondere con una sorta di problema, per quanto difficile sia.
    Io mi sforzo di non dipingere se non immagini che evochino il mistero del mondo. Perché ciò sia possibile, devo essere ben vigile, ossia devo cessare di identificarmi interamente con idee, sentimenti, sensazioni. (Il sogno e la follia sono, al contrario, propizi a un'identificazione assoluta)
    Nessuna persona sensata crede che la psicoanalisi potrebbe chiarire il mistero del mondo. La natura del mistero è tale da annichilire la curiosità. La psicoanalisi non ha nulla da dire neppure sulle opere d'arte che evocano il mistero del mondo. Forse la psicanalisi è il miglior soggetto da trattare per mezzo della psicoanalisi stessa.[3]

Dalla conferenza all'Académie Picard, 11 dicembre 1959

  • Ciò che bisogna dipingere è dato dall'ispirazione, che è l'evento in cui il pensiero è la somiglianza stessa.
  • La pittura viene correttamente chiamata: un'arte della somiglianza.
  • Una descrizione esatta esclude la bizzarria, il lirismo delicato o violento. Uno stile risentito potrebbe solo toglierle precisione e ricchezza.

Dall'intervista di Maurice Bots, 2 luglio 1951

  • Io cerco di trasformare in materia l'insensibile.
  • La poesia non ha nulla a che fare con la versificazione. Consiste in ciò che si trova nel mondo, al di qua di quanto ci è permesso di osservare.
  • Nella vita tutto è mistero.
  • Non dipingo: utilizzo oggetti che hanno l'apparenza di quadri, perché il caso ha fatto sì che questa forma espressiva convenisse meglio ai miei sensi.
  • Ogni epoca ha una sua coscienza propria che le altre epoche non sanno assimilare.
  • Uno studioso al microscopio vede molto più di noi. Ma c'è un momento, un punto, in cui anch'egli deve fermarsi. Ebbene, è a quel punto che per me comincia la poesia.

Bibliografia[modifica]

  • René Magritte, La combinazione della mia arte, a cura di G. Cacciavillani, Montebelluna, 1991.

Altri progetti[modifica]

  1. Citato in Suzi Gablik, Magritte, Thames & Hudson, 1970, cap. I.
  2. Citato in Suzi Gablik, Magritte, Rusconi, 1988.
  3. Da Scritti, Abscondita, 2005, vol. II, p. 188.