Romagna

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Panorama della campagna romagnola (2012)

Citazioni sulla Romagna e sui romagnoli.

Citazioni[modifica]

  • Io sono stato a Rimini e a Riccione, e ho scoperto cosa muove una regione progredita come la Romagna: 'u pilu! (Qualunquemente)
  • [«Qual è il tratto di "romagnolità" che le è rimasto addosso?»] La risolutezza. "Non disperarti, c'è una soluzione" è la frase che mi sono sentita ripetere più spesso. Da quello che hai, anche poco, devi tirare fuori qualcosa di grande. (Andrea Delogu)
  • Nei dieci mesi che volsero dalla pace di Villafranca alla spedizione dei Mille, l'Italia di mezzo diede prove di virtù civili meravigliose, ma col Piemonte corse dei pericoli gravi forse quanto quelli che il Piemonte stesso aveva corsi, prima della guerra del 1859. I duchi, gli arciduchi, i legati pontifici fuggiti dalle loro sedi, fin da prima di quella guerra, non avevano più osato tornarvi; e allora Parma, Modena, Bologna con la Romagna fino alla Cattolica, si strinsero in un solo Stato, che nel bel ricordo della gran via romana da Piacenza a Rimini, chiamarono l'Emilia. (Giuseppe Cesare Abba)
  • Romagna solatìa, dolce paese | cui regnarono Guidi e Malatesta, | cui tenne pure il Passator cortese, | re della strada, re della foresta. (Giovanni Pascoli)
  • Sempre un villaggio, sempre una campagna | mi ride al cuore (o piange), Severino: | il paese [la Romagna] ove, andando, ci accompagna | l'azzurra visïon di San Marino: |sempre mi torna al cuore il mio paese | cui regnarono Guidi e Malatesta, | cui tenne pure il Passator cortese, | re della strada, re della foresta. (Giovanni Pascoli)

Dante Alighieri, Divina Commedia[modifica]

  • Che col peggior spirto di Romagna | trovai di voi [i genovesi] un tal, che, per sua opra, | in anima in Cocito già si bagna | ed in corpo par vivo ancor di sopra.
  • «Che volse dir lo spirto di Romagna [Guido del Duca], | e 'divieto' e 'consorte' menzionando?»
  • Oh Romagnuoli tornati in bastardi! | Quando in Bologna un Fabbro si ralligna? | Quando in Faenza un Bernardin di Fosco, | verga gentil di picciola gramigna?
  • Romagna tua non è, e non fu mai, | sanza guerra ne' cuor de' suoi tiranni; ma 'n palese nessuna or vi lasciai. | Ravenna sta come stata è molt'anni: | l'aguglia da Polenta la si cova, sì che Cervia ricuopre co' suoi vanni. | La terra che fé già la lunga prova | e di Franceschi sanguinoso mucchio, | sotto le branche verdi si ritrova. | E 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio, | che fecer di Montagna il mal governo, | là dove soglion fan d'i denti succhio. | Le città di Lamone e di Santerno | conduce il lïoncel dal nido bianco, | che muta parte da la state al verno. | E quella cu' il Savio bagna il fianco, | così com'ella sie' tra 'l piano e 'l monte, | tra tirannia si vive e stato franco.
  • Siede la terra dove nata fui | su la marina dove 'l Po discende | per aver pace co' seguaci sui.
  • Tra 'l Po e 'l monte e la marina e 'l Reno.

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