Stephen R. L. Clark

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Stephen Clark

Stephen Richard Lyster Clark (1945 – vivente), filosofo e docente universitario britannico.

Citazioni di Stephen R. L. Clark[modifica]

  • Chi continua a mangiare carne, quando potrebbe fare altrimenti, non ha alcuna credibilità come moralista serio.[1]
Coloro che ancora mangiano carne quando potrebbero fare altrimenti non possono pretendere di essere veri moralisti.[2]

Umani, animali e "comportamento animale"[modifica]

  • Quasi unici tra gli animali a essere permanentemente in stato di eccitabilità sessuale, gli umani sono sicuramente gli unici ad aver fatto del sesso un mestiere. Ciò nonostante si ritiene che proprio il desiderio sessuale faccia dell'uomo una bestia.
  • Gli asceti, nei loro sforzi di distacco progressivo dalla lussuria e dalla corruzione di questo mondo malvagio, hanno spesso adottato diete vegetariane. [...] Sia i cinici sia gli accademici erano spesso vegetariani; astenendosi dai lussi e dai medicamenti del loro tempo erano talvolta in grado di vedere gli animali che non avevano più bisogno di opprimere. Un ascetismo di questo tipo è tutt'altro che disprezzabile: non ho dubbi che, se ci sforzassimo maggiormente di seguire la disciplina morale dei nostri predecessori, ne guadagnerebbe la nostra salute, i nostri doveri verso il mondo umano ci sarebbero meno pesanti, e i nostri occhi sarebbero più sensibili a quanto nel mondo vi è di valore.
  • È quantomeno probabile che attraverso le percosse e lo stupro l'agente cerchi di vincere o di attaccare qualcosa di cui la vittima è solo un simbolo: debolezza personale, insicurezza, o il ricordo di un fallimento.
  • Ciò che è affascinante dell'istinto territoriale non è tanto che gli animali siano possessivi, ma che gli altri animali riconoscano le loro pretese. Persino le farfalle, sembra, danno all'occupante di uno spazio assolato la priorità morale rispetto a un intruso.
  • Non si deve disprezzare la Natura in nome della "Ragione", perché la Ragione (un compendio di facoltà naturali) è essa stessa un prodotto della Natura e trae le sue premesse dal sentimento naturale.
  • Gli specisti non hanno bisogno di sostenere che tutti gli umani sono oggettivamente diversi (salvo, naturalmente, come specie) da tutti i non-umani; basta loro affermare che sono soggettivamente diversi: sono più importanti per noi, anche se non sempre per l'universo.
  • Il sentimento è la radice della moralità, come l'esperienza sensoriale lo è della scienza [...].
  • Una società non sessista è una società in cui le persone non sono oppresse, sfruttate e manipolate per adattarsi a stereotipi sessuali. Analogamente, i mali dello specismo consistono nell'aggressione, deprivazione e uccisione di alcune creature, non semplicemente nel fatto che queste vengono distinte dai membri della nostra specie.
  • L'anarchia può non essere il miglior sistema politico per gli umani, ma sospetto che lo potrebbe essere per il mondo nel suo complesso.

Note[modifica]

  1. Da The Moral Status of Animals, Oxford University Press, New York, 1977, p. 138; citato in Aa.Vv., Etica e animali, traduzione di Brunella Casalini, Liguori Editore, Napoli, 1998, p. 58. ISBN 88-207-2686-6
  2. Citato in Marina Baruffaldi, Manuale del giovane animalista, Mondadori, Milano, 1997, p. 51. ISBN 88-04-43323-X

Bibliografia[modifica]

  • Stephen R. L. Clark, Umani, animali e "comportamento animale", in Aa. Vv., Etica e animali, a cura di Luisella Battaglia, traduzione di Brunella Casalini, Liguori Editore, Napoli, 1998, pp. 187-210. ISBN 88-207-2686-6

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