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Morale

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La teoria dei fondamenti morali

Citazioni sulla morale.

Citazioni

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  • Come l'autore della natura ci ha determinati a ricevere per mezzo dei sensi esterni idee piacevoli e idee spiacevoli degli oggetti e di ricevere da oggetti conformi i piaceri della beltà e dell'armonia; così egli ci ha dato un senso morale per dirigere le nostre azioni e per darci piaceri anche più nobili, in modo che, mentre consideriamo solo il bene altrui, promoviamo il nostro più grande bene particolare. (Francis Hutcheson)
  • Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante. (Indro Montanelli)
  • Di conseguenza, le opinioni degli uomini su ciò che sia degno di lode o di biasimo sono condizionate da tutte le molteplici cause che ne influenzano i desideri riguardanti l'altrui condotta [...]. Dovunque vi sia una classe dominante, la morale del paese emana, in buona parte, dai suoi interessi di classe e dai suoi sentimenti di superiorità di classe. (John Stuart Mill)
  • Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male. (Ernest Hemingway)
  • Gli aspetti morali cominciano profondamente a seccarmi. [...] Preferisco quelli immorali. Sono frequentati meglio. (La seconda guerra civile americana)
  • Ho sempre sentito che avevo delle responsabilità. Quel senso del dovere, poi, che avevo sempre addosso, quel senso che, insomma, era giusto fare certe cose o non farle. Ma non ero io... era che non c'era niente di più importante nella mia vita, non c'era niente di più grande, sai... sono uno che non ha mai fatto compromessi. Non ne ho avuto forse un grande bisogno, ma avevo una ripulsione per i compromessi e se questa la vuoi chiamare moralità, sì. (Tiziano Terzani)
  • Hutcheson insiste nel distinguere il bene dall'utile e dall'amor di sé e nel considerare come caratteristica essenziale dell'azione virtuosa e della valutazione corrispondente il completo disinteresse di colui che agisce e di colui che l'approva. Se non vi fosse un senso morale nell'umanità, l'egoismo e l'interesse ci spingerebbe a consentire alla fazione vittoriosa e ad amare il tiranno che riesce nella sua impresa. (Guido De Ruggiero)
  • Il cedimento morale di tanti cristiani anzi, la crisi stessa della Chiesa hanno una causa. E questa causa è, per dirla chiara, l'indebolimento della fede. È impossibile vivere la morale cattolica se non si è più convinti, e fino in fondo, che Gesù Cristo è il figlio di Dio e che nel vangelo è contenuto il progetto divino per l'uomo. (Papa Benedetto XVI)
  • Il codice morale della nostra società è così esigente che nessuno può pensare, sentire e agire in una maniera completamente morale. Per esempio, non si presume che si possa odiare qualcuno; tuttavia quasi tutti noi odiamo qualcuno in un momento o in un altro, sia che lo ammettiamo a noi stessi o no. Alcune persone sono così altamente socializzate che il tentativo di pensare, sentire e agire moralmente impone loro un pesante aggravio. Per evitare sensazioni di colpa devono continuamente illudersi sulle proprie motivazioni e trovare spiegazioni morali per sentimenti e azioni che in realtà non hanno una origine morale. (Theodore Kaczynski)
  • Il moralista conosce la brevità e il limite di ciò che fai. (Vittorio Sgarbi)
  • Il moralista borghese è l'uomo della lettera anonima (Mario Mariani)
  • Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca. (George Orwell)
  • Il peso materiale rende prezioso l'oro, e quello morale la persona. (Baltasar Gracián)
  • Il rude pugno della moralità non ha alcun riguardo per la nobile essenza dell'egoismo. (Max Stirner)
  • Il tempo della metafisica è passato. In un secolo, in cui tutto si riduce al lato positivo degl'interessi, la morale dev'essere soltanto una dimostrazione matematica; non occorrono più precetti, ma esempi. La morale ha mutato nome; oggi si chiama statistica: ormai la verità deve scaturire soltanto dal paragone dei fatti...[1] (Émile de Girardin )
  • In Italia perdurano gli insegnamenti cattolici, che condizionano fortemente il comportamento della gente comune, per cui quello della morale sessuale è senza dubbio l'ambito in cui la società è progredita di meno. (Tinto Brass)
  • L'entusiasmo non è altro che ubriachezza morale. (George Gordon Byron)
  • L'etica è più una questione di opinioni che una scienza. La morale è una consuetudine più che una legge naturale. (Robert Heinlein)
  • L'indignazione morale è in molti casi al 2 per cento morale, al 48 per cento indignazione, e al 50 per cento invidia. (Vittorio De Sica)
  • L'intelligenza è una categoria morale. (Theodor Adorno)
  • L'onestà è lo stato allotropico della morale. (Carlo Maria Franzero)
  • La ferocia dei moralisti [...] è superata soltanto dalla loro profonda stupidità! (Filippo Turati)
  • La loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo. Li mollano non appena cominciano i problemi. Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo. Te lo dimostro: quando le cose vanno male, queste... persone "civili" e "perbene", si sbranano tra di loro. Vedi, io non sono un mostro; sono in anticipo sul percorso. (Il cavaliere oscuro)
  • La morale comincia quando la libertà, invece di autogiustificarsi, si sente arbitraria e violenta. (Emmanuel Lévinas)
  • La morale comune cambia, a seconda di dove si vive. (Allan Prior)
  • La morale è coordinare ogni stato momentaneo della nostra vita con uno stato durevole! (Robert Musil)
  • La morale è il nome mal scelto, malfamato, di una delle branche della politica generalizzata che comprende la tattica di sé nei confronti di sé stessi. (Paul Valéry)
  • La morale è l'intera scienza del soggettivo e dell'obbiettivo morale. – La conoscenza del dovere per ciò che è dovere senza alcun riguardo a qualsiasi conseguenza. (Victor Cousin)
  • La morale è la cognizione de' nostri veri e solidi interessi. (Antoine-Louis-Claude Destutt de Tracy)
  • La morale è la debolezza del cervello. (Arthur Rimbaud)
  • La morale è semplicemente l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di individui che, personalmente, non ci piacciono. (Oscar Wilde)
  • La morale è sempre la stessa, non si modifica a seconda del suo essere applicata alla sfera pubblica o alla sfera privata. Ma la morale tiene sempre conto dell'oggetto, della realtà a cui si applica. (Georges Marie Martin Cottier)
  • La morale è un fondo sociale che viene accresciuto lungo il doloroso corso delle epoche. (Jack London)
  • La morale effeminata è la morale dei deboli. (Curzio Malaparte)
  • La morale non è altro che l'arte attiva e pratica di viver bene. (Pierre Gassendi)
  • La morale non può fare alcuna presa senza la religione; senza il senso del divino a cui rimanere aggrappati, la morale può davvero poco. (David Gelernter)
  • La morale sono una questione di leadership. (I sopravvissuti)
  • La moralità, ciò che la società chiama «morale» di per sé non esiste. (Carlo Maria Franzero)
  • La moralità consiste nel rispettare le cose con la volontà, secondo il pregio ch'elle hanno. (Augusto Conti)
  • La moralità è il rapporto tra il gesto e la concezione del tutto in esso implicato. (Luigi Giussani)
  • La moralitade è bellezza de la filosofia. (Dante Alighieri)
  • La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'essere e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo morale. (Papa Paolo VI)
  • La Rivoluzione sociale sarà morale, oppure non ci sarà. (Charles Péguy)
  • La vera eleganza morale consiste nell'arte di travestire le proprie vittorie da sconfitte. (Emil Cioran)
  • La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente. (Mahatma Gandhi)
  • La vergogna è un sentimento fondamentale. Vergogna viene da vere orgognam: tempo l'esposizione. Oggi l'esposizione non la si teme più. E allora cosa succede: se io mi comporto in una modalità trasgressiva, bè che male c'è. Vado incontro ai desideri nascosti di ciascuno di noi e li espongo, quanto son bravo. E allora a questo punto non sono più visibili con chiarezza i codici del bene e del male. C'era Kant che diceva che il bene e il male ognuno le sente naturalmente da sé, usava la parola sentimento. Oggi non è più vero. Semplicemente se uno ha il coraggio anche di mostrarsi vizioso, se ha il coraggio anche di mostrarsi trasgressivo è un uomo di valore, almeno lui ha il coraggio, ha interpretato i sentimenti nascosti di ciascuno di noi. Questo ormai significa, non dico il collasso della morale collettiva, ma persino di quella individuale, quella interna, quella psichica. Quindi la fine dei tempi. (Umberto Galimberti)
  • Le aspirazioni della morale della modernità a un'universalità affrancata da qualsiasi particolarità è un'illusione. (Alasdair MacIntyre)
  • Le passioni umane si fermano solo dinanzi a una potenza morale che rispettino. Se manca una qualsiasi autorità di questo tipo, la legge del più forte regna e, latente o acuto, lo stato di guerra è necessariamente cronico. (Émile Durkheim)
  • Nel pensiero di Shaftesbury e di Hutcheson il senso morale, la benevolenza generale e l’interesse illuminato, riuniti da un triplice legame bastano, se guardiamo agli effetti pratici, per guidarci ad una condotta buona. (Henry Sidgwick)
  • Nella morale come nell'arte, nulla è dire, tutto è fare. (Ernest Renan)
  • Non concordo con l'opinione secondo cui, per essere morali, le azioni debbano essere motivate dal giovamento che arrecano agli altri. I principi morali non devono essere definiti dalla correlazione con il prossimo [...] Le persone come me vogliono [...] soddisfare appieno la propria natura e, così facendo, sono automaticamente in possesso delle regole morali più apprezzabili. Ovviamente nel mondo ci sono cose e persone ma esistono perché io me ne serva. (Mao Tse-tung)
  • Non può esserci agire morale, lì do­ve non ci sia l'altro, riconosciuto in tutto lo spessore irriducibile della sua alterità. (Bruno Forte)
  • Ogni disordine morale è un atto di guerra. (Carlo Gnocchi)
  • Ogni moralità trae la sua origine dalla religione, perché la religione è soltanto la formula della moralità. (Fëdor Dostoevskij)
  • Pensavi che potessimo essere persone per bene in questi tempi in cui tutto è male, ma ti sbagliavi. Il mondo è spietato, e l'unica moralità in un mondo spietato è il caso. Imparziale, senza pregiudizi, equo. (Il cavaliere oscuro)
  • Per i moralisti, tu sei naturalmente cattivo. La bontà sarà una disciplina imposta dall'esterno. Tu sei un caos e l'ordine deve essere instaurato da loro; saranno loro a portare l'ordine. E hanno fatto del mondo intero un pasticcio, una confusione, un manicomio, perché hanno continuato a fare ordine per secoli e secoli, a disciplinare per secoli e secoli. Hanno insegnato così tanto che coloro cui è stato insegnato sono impazziti. (Osho Rajneesh)
  • Per mettere in chiaro i veri princìpi della morale, gli uomini non hanno bisogno né di teologia, né di rivelazione, né di divinità: hanno bisogno solamente del buon senso. (Paul Henri Thiry d'Holbach)
  • Per morale o etica particolare od applicata s'intende quella parte di morale, la quale tratta del sommo bene e dell'onesto, ovvero dei doveri e della virtù in tutte le loro applicazioni e relazioni. Questa parte è la morale veramente pratica, quella che per alcuni forma tutta la scienza dell'etica, appunto perché in essa deve apprendere lo spirito ad operare. (Baldassarre Poli)
  • Più profittevole al mondo è chi abbia lasciato un solo precetto di morale, una sola sentenza risguardante la vita, che non un geometra, avesse egli pure scoperte le più belle proprietà del triangolo. (François-René de Chateaubriand)
  • Quando il tempo è denaro, sembra morale risparmiare tempo, specialmente il proprio. (Theodor Adorno)
  • Quando mi trovavo a Motiers andavo a degli incontri mondani dai miei vicini portandomi in tasca sempre un bilboquet per giocarci per tutto il tempo per non parlare quando non avevo niente da dire. Se ognuno facesse altrettanto, gli uomini diventerebbero meno malvagi, i loro commerci diventerebbero più sicuri, e io penso, più agevoli. Infine, che qualcuno rida se vuole, ma io sostengo che la sola morale disponibile nei tempi odierni sia la morale del bilboquet. (Jean Jacques Rousseau)
  • Quando parlo di indirizzo morale, intendo di quella morale che ha un fondamento religioso, perché della morale indipendente possono appagarsi soltanto coloro che alle società umane credono sufficiente fondamento il codice penale e i carabinieri. (Marco Tabarrini)
  • Quando t'imbatti in un moralista, consideralo con rispetto, ad una prudente distanza, perché la morale è come la trichina[2]: vive nella carne del porco. (Pitigrilli)
  • Quello che diciamo praticamente morale, non è altro da quello che teoricamente diciamo filosofia. La distinzione deriva, a nostro modo di vedere, dal concepire astrattamente il bene, che è oggetto della morale, e la verità, che è oggetto della filosofia. (Giovanni Gentile)
  • Rivoltatela come più vi pare, | prima viene lo stomaco, poi viene la morale. (Bertolt Brecht)
  • Se la morale non urtasse, non verrebbe lesa. (Karl Kraus)
  • Si diventa morali non appena si è infelici. (Marcel Proust)
  • Tutti noi abbiamo bisogno di un coinvolgimento morale che vada oltre le meschine contingenze della vita quotidiana: dovremmo prepararci a difendere attivamente questi valori ovunque siano scarsamente sviluppati o siano minacciati. Anche la morale cosmopolita deve essere mossa dalla passione; nessuno di noi avrebbe nulla per cui vivere se non avessimo qualcosa per cui valga la pena morire. (Anthony Giddens)
  • Tutto ciò che è utile alla rivoluzione è morale (Lenin)
  • Un concetto mi si radicò dentro profondamente – la convinzione che la morale è alla base di tutte le cose, e che la morale è fatta di verità, dunque la verità divenne il mio solo scopo. (Mahatma Gandhi)
  • Una teoria morale plausibile deve avere al centro l’interesse per la vita e il benessere delle persone. (Robert L. Holmes)
  • Uno dei motivi di sospetto verso convinzioni morali apparentemente sincere è il loro legame con interessi particolari di coloro che le sostengono. Chiedersi cui bono e cui malo è appropriato se siamo alla ricerca di possibili elementi di contaminazione della coscienza: il senso morale di una persona può essere distorto da privilegi radicati così come dalla paura di perderli. (Annette Baier)
  • Cercare di arrivare alle fondamenta della morale è come cercare di riportare a livello di consapevolezza ciò che è passato nell'inconscio, e questo finisce per turbare e disorientare quelli che continuano a provarci con troppa insistenza.
  • La moralità entra in gioco a seconda che il piacere preceda o segua il malessere. Così, è immorale ubriacarsi perché il mal di testa segue l'atto del bere, ma se il mal di testa venisse prima e l'ubriachezza poi, ubriacarsi sarebbe morale.
  • Le fondamenta della morale sono come tutte le altre; se ci scava troppo intorno, la struttura sovrastante finisce per crollare.
  • La moralità ha la massima importanza – ma per noi, non per Dio.
  • La più importante delle aspirazioni umane è la ricerca della moralità nel nostro comportamento: ne dipendono il nostro equilibrio interiore e persino la nostra stessa esistenza. Solo la moralità del comportamento conferisce alla vita bellezza bellezza e dignità.
  • Non vi è nulla di divino nella moralità, è una faccenda puramente umana.
  • Forse tutta la morale non è che un'interpretazione di istinti fisici.
  • Il superamento della morale, in un certo senso persino l'autosuperamento della morale: possa essere questa la denominazione di quel lungo lavoro segreto che è riservato alle più fini ed oneste e anche più maliziose coscienze d'oggi, quali viventi pietre di paragone dell'anima.
  • Non esistono affatto fenomeni morali, ma soltanto una interpretazione morale dei fenomeni.
  • Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
  • Non si può essere felici finché intorno a noi tutti soffrono e si infliggono sofferenze; non si può essere morali fintantoché il procedere delle cose umane viene deciso da violenza, inganno e ingiustizia; non si può neppure essere saggi fintantoché l'umanità non si sia impegnata nella gara della saggezza e non introduca l'uomo alla vita e al sapere del più saggio dei modi.
  • Quando non si capisce si diventa solenni. Ciò ha giovato alla morale.
  • I precetti morali sono spesso volti ad assodare il potere della classe dominante, spessissimo a temperarlo.
  • La morale tipo è stata considerata come alcunché di assoluto; rivelata od imposta da Dio, secondo il maggior numero; sorgente dall'indole dell'uomo, secondo alcuni filosofi. Se ci sono popoli i quali non la seguono ed usano, è perché la ignorano, e i missionari hanno l'ufficio di insegnarla ad essi e di aprire gli occhi di quei miseri alla luce del vero; oppure i filosofi si daranno briga di togliere i densi veli che impediscono ai deboli mortali di conoscere il Vero, il Bello, il Bene, assoluti; i quali vocaboli sono spesso usati sebbene nessuno abbia mai saputo cosa significassero, né a quali cose reali corrispondessero.
  • Vi sono certi fenomeni ai quali nelle nostre società si dà il nome di ETICI o MORALI, che tutti credono conoscere perfettamente, e che nessuno ha mai saputo rigorosamente definire. Non sono mai stati studiati da un punto di vista interamente oggettivo. Chi se ne occupa ha una qualche norma che vorrebbe imporre altrui, e da lui stimata superiore ad ogni altra.

Note

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  1. Sainte-Beuve introduce la citazione con queste parole: E ancora questo passo, detto senza ironia ed amarezza.
  2. La trichina è un piccolo verme nematode che allo stato adulto si annida nell'intestino tenue di vari mammiferi incluso l'uomo. Si diffonde attraverso larve che si incistano nei muscoli. La malattia conseguente, la trichinosi, può provocare gravi conseguenze.

Voci correlate

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