Servitù della gleba

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Giuseppe Graziosi, Il figlio della gleba (1898)

Citazioni sulla servitù della gleba.

  • [In Russia] Anche il feudalesimo, la servitù della gleba abolita nel 1861 e 300 anni di dominazione tataro-mongola hanno lasciato il segno. (Ljudmila Evgen'evna Ulickaja)
  • In Russia la servitù della gleba, che incatenava alla terra ventitré milioni di contadini, più di un terzo del popolo russo, è durata sino al 1861, quando già da generazioni la campagna e la società russa erano corse da una oscura inquietudine che minacciava la rivolta. Schiere di filosofi umanisti, educati sui testi francesi e tedeschi, intellettuali dei salotti aristocratici di Pietroburgo e di Mosca, signori della campagna passati per le università, con lo spirito acceso dall'idea progressista che avanzava in occidente, domandavano la riforma in nome del diritto dell'uomo. (Virginio Gayda)
  • L'abbiamo già detto: è dalla servitù della gleba che derivò quell'impotenza del popolo russo a rigenerarsi, come tutti gli altri popoli, nel superamento – che è oblìo – del passato. La rigenerazione doveva assumere altra forma. (Ettore Lo Gatto)
  • L'oppressione è il male della gleba, essendo difatti il lato oscuro della pressione. (George Orwell)
  • Prima del 1861, anno della liberazione[1], si potevano leggere nei giornali annunzi di questo genere: «Si vende una carrozza da viaggio e due ragazze...». Proprietà battezzata, chiamava Herzen i servi della gleba. Anime morte, li chiamò tutto il mondo, generalizzando la designazione specifica di Gogol. (Ettore Lo Gatto)
  • Siamo tutti servi della gleba | e abbiamo dentro il cuore una canzone triste | Servi della gleba a testa alta | verso il triangolino che ci esalta. (Elio e le Storie Tese)

Note[modifica]

  1. Nel 1861 lo zar Alessandro II firmò la legge sull'emancipazione della servitù della gleba.

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