Chimamanda Ngozi Adichie: differenze tra le versioni

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'''Chimamanda Ngozi Adichie''' (1977 – vivente), scrittrice nigeriana.
'''Chimamanda Ngozi Adichie''' (1977 – vivente), scrittrice nigeriana.


==Citazioni di Chimamanda Ngozi Adichie==
*Dovremmo essere tutti femministi. (dall'[https://www.ted.com/talks/chimamanda_ngozi_adichie_we_should_all_be_feminists omonimo discorso] per TEDxEuston, 2012)
*Dovremmo essere tutti femministi.<ref>Dall'[https://www.ted.com/talks/chimamanda_ngozi_adichie_we_should_all_be_feminists omonimo discorso] per TEDxEuston, 2012.</ref>
:''We should all be feminists''.
:''We should all be feminists''.
*Insegniamo alle ragazze a farsi piccole.(dal discorso ''We should all be feminists'', 2012)
*Insegniamo alle ragazze a farsi piccole.<ref>Dal discorso ''We should all be feminists'', 2012.</ref>
:''We teach girls to shrink themselves''.
:''We teach girls to shrink themselves''.


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*La [[Guerra civile in Nigeria|guerra del Biafra]] mi ossessiona da quando ero bambina: i miei nonni sono morti durante il conflitto, e in particolare la figura di mio nonno paterno, che ho conosciuto attraverso le parole di mio padre, mi coinvolge e mi emoziona.
*La [[Guerra civile in Nigeria|guerra del Biafra]] mi ossessiona da quando ero bambina: i miei nonni sono morti durante il conflitto, e in particolare la figura di mio nonno paterno, che ho conosciuto attraverso le parole di mio padre, mi coinvolge e mi emoziona.
*Fra le poche cose che il regime militare è riuscito a fare bene in Nigeria c'è stata la sistematica distruzione della vita intellettuale, del dissenso. Pur di sopravvivere, molti intellettuali si sono visti costretti a umilianti compromessi, hanno scelto di collaborare, accettando incarichi governativi, o comunque la loro dignità morale ne è stata danneggiata. Rispetto agli anni Sessanta, quando la vita culturale in Nigeria era molto vivace, il clima è oggi decisamente meno stimolante. Ma ci sono segnali che lasciano intravedere un cambiamento. La fine della dittatura ha allentato la tensione, e fuori dal paese gli editori sembrano pronti a scommettere sulla nostra letteratura.
*Fra le poche cose che il regime militare è riuscito a fare bene in Nigeria c'è stata la sistematica distruzione della vita intellettuale, del dissenso. Pur di sopravvivere, molti intellettuali si sono visti costretti a umilianti compromessi, hanno scelto di collaborare, accettando incarichi governativi, o comunque la loro dignità morale ne è stata danneggiata. Rispetto agli anni Sessanta, quando la vita culturale in Nigeria era molto vivace, il clima è oggi decisamente meno stimolante. Ma ci sono segnali che lasciano intravedere un cambiamento. La fine della dittatura ha allentato la tensione, e fuori dal paese gli editori sembrano pronti a scommettere sulla nostra letteratura.

==[[Incipit]] di ''Metà di un sole giallo''==
Padrone era un po' matto; aveva passato troppi anni all'estero a leggere libri, parlava da solo in ufficio, non sempre rispondeva al saluto e aveva troppi capelli.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>

==Note==
<references />


==Altri progetti==
==Altri progetti==

Versione delle 18:16, 15 ott 2019

Chimamanda Ngozi Adichie

Chimamanda Ngozi Adichie (1977 – vivente), scrittrice nigeriana.

Citazioni di Chimamanda Ngozi Adichie

  • Dovremmo essere tutti femministi.[1]
We should all be feminists.
  • Insegniamo alle ragazze a farsi piccole.[2]
We teach girls to shrink themselves.

Dall'intervista di Africa News

in Intervista a Chimamanda Ngozi Adichie, Africanews.it, 18 febbraio 2009

  • I continui riferimenti alla tradizione orale, quando si parla di autori africani, mi infastidiscono. Sono frutto di una visione romanticizzata della nostra letteratura.
  • Di continuo mi vengono rivolte domande sulla cultura africana «autentica» e incontaminata, trascurando il fatto che i rapporti commerciali con i portoghesi, per esempio, risalgono al quattordicesimo secolo, e che – come in ogni parte del mondo – ci sono stati scambi culturali che hanno portato a una costante evoluzione. Ma quando si parla di Africa, forse perché qui ha avuto inizio il genere umano, tutto questo viene dimenticato, e si idealizza una presunta «primitività», quanto vi è di «selvaggio» e di «puro» nella nostra cultura.
  • La guerra del Biafra mi ossessiona da quando ero bambina: i miei nonni sono morti durante il conflitto, e in particolare la figura di mio nonno paterno, che ho conosciuto attraverso le parole di mio padre, mi coinvolge e mi emoziona.
  • Fra le poche cose che il regime militare è riuscito a fare bene in Nigeria c'è stata la sistematica distruzione della vita intellettuale, del dissenso. Pur di sopravvivere, molti intellettuali si sono visti costretti a umilianti compromessi, hanno scelto di collaborare, accettando incarichi governativi, o comunque la loro dignità morale ne è stata danneggiata. Rispetto agli anni Sessanta, quando la vita culturale in Nigeria era molto vivace, il clima è oggi decisamente meno stimolante. Ma ci sono segnali che lasciano intravedere un cambiamento. La fine della dittatura ha allentato la tensione, e fuori dal paese gli editori sembrano pronti a scommettere sulla nostra letteratura.

Incipit di Metà di un sole giallo

Padrone era un po' matto; aveva passato troppi anni all'estero a leggere libri, parlava da solo in ufficio, non sempre rispondeva al saluto e aveva troppi capelli.[3]

Note

  1. Dall'omonimo discorso per TEDxEuston, 2012.
  2. Dal discorso We should all be feminists, 2012.
  3. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

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