Arthur Schopenhauer: differenze tra le versioni

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Gea (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 33: Riga 33:
{{wikipedia}}
{{wikipedia}}



[[Categoria:Persone|Schopenhauer, Arthur]]
[[Categoria:Filosofi|Schopenhauer, Arthur]]
[[Categoria:Filosofi tedeschi|Schopenhauer, Arthur]]
[[Categoria:Filosofi tedeschi|Schopenhauer, Arthur]]



Versione delle 18:15, 31 lug 2005

(1788 - 1860), filosofo tedesco

  • Alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli.
  • Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.
  • La socievolezza è l'atto per cui gli uomini si scaldano a vicenda lo spirito, esattamente come, quando fa molto freddo, si scaldano a vicenda il corpo stringendosi l'uno all'altro. Quanto più calore spirituale si possiede, tanto meno si ha bisogno di socievolezza: perciò essa tende ad aumentare quando lo spirito diminuisce.
  • Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
  • La vita ed i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
  • Nelle persone di capacità limitate la modestia è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.
  • Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri.
  • Chi è amico di tutti non è amico di nessuno.
  • Il filosofo non deve mai dimenticare che la sua è un'arte e non una scienza.
  • Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare alcuna domanda nel cuore.
  • Dei mali della vita ci si consola con la morte, e della morte con i mali della vita. Una gradevole situazione.
  • In questo gli uomini sono proprio come i bambini: diventano maleducati se li si vizia; dunque non si deve essere con nessuno troppo accomodanti e affettuosi.
  • La vita corre e la vostra comprensione è tarda: perciò io non assaporo la mia gloria e perdo il mio premio.
  • Quando pensiamo con orrore alla morte, la consolazione più sicura ed efficace che ci è data è sapere che essa ha almeno questo di buono, che è la fine della vita.
  • La religione cattolica è un'istruzione a elemosinare il cielo, visto che sarebbe troppo incomodo guadagnarselo. I preti sono gli intermediari di questa elemosina.
  • Non v'è nulla di più inconciliabile e crudele dell'invidia: eppure ci sforziamo senza posa soprattutto di suscitarla!
  • I giorni felici li viviamo senza accorgercene, e solo quando arrivano quelli brutti tentiamo invano di richiamarli indietro.
  • Scuri in viso, lasciamo passare senza goderne infinite ore piacevoli e serene; ma quando poi arrivano quelle brutte, riguardiamo con vana nostalgia alle prime.
  • La morte di Socrate e la crocifissione di Cristo fanno parte dei grandi tratti caratteristici dell'umanità.
  • Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita.
  • L'egoismo teoretico possiede la coerenza della pura follia; esso non abbisogna di confutazione (che è impossibile), ma di cure.
  • Il più insignificante presente ha rispetto al più insignificante passato il vantaggio della realtà.
  • Imperocché tu ben sai che le religioni sono come le lucciole: per risplendere esse hanno bisogno dell’oscurità. Un certo grado di ignoranza generale è la condizione di tutte le religioni, è il solo elemento nel quale esse possono vivere
  • Imitare le qualità e le caratteristiche altrui è molto più vergognoso del portare abiti altrui: perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi.
  • La pietà per ogni essere vivente è la prima valida garanzia per il buon comportamento dell'uomo.
  • Le cause non determinano il carattere della persona, ma soltanto il manifestarsi di questo carattere, cioè le azioni.
  • La parola di un uomo è il più duraturo dei materiali.
  • La lontananza rimpicciolisce gli oggetti all'occhio, li ingrandisce al pensiero.
  • Per ogni libro degno di essere letto c'è una miriade di cartastraccia.