Stefano Tacconi

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Stefano Tacconi, 2005

Stefano Tacconi (1957 – vivente), ex calciatore italiano.

Citazioni di Stefano Tacconi[modifica]

  • [Sul presunto inserimento della terza stella d'oro sulla maglia della Juventus nel 2012] A me non interessa quello che dicono gli altri, sono per la terza stella, ne metterei due piccole ai lati e una grossa centrale e anche una dietro eventualmente, quattro stelle. La Juventus sul campo li ha vinti quegli scudetti.[1]
  • A parte quello che ho vinto, essere stato alla Juventus è un'esperienza che ti rimane dentro, diventa stile di vita.[2]
  • [Su Gaetano Scirea] Con Gaetano ho condiviso soltanto gioie: insieme abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere. Negli annali del calcio siamo solo in cinque ad aver conquistato tutti i tornei internazionali: Blind dell'Ajax, Brio, Cabrini, Gaetano ed io. È un motivo di orgoglio aver scritto insieme quelle pagine ed essere stato suo amico. A Torino vivevamo a due passi l'uno dall'altro, spesso andavamo ad allenarci insieme. Una volta mi sono dimenticato di passare a prenderlo e l'ho fatto arrivare in ritardo per la prima e ultima volta in vita sua. Quando è arrivato al Combi mi si è avvicinato e mi ha detto sornione: "bravo, bravo", ma si vedeva che mi aveva già perdonato. Il venerdì sera, con lui e Zoff, avevamo il rito scaramantico di andare a cena sempre nello stesso ristorante, ma in realtà era una scusa per passare del tempo insieme. Gli sarò sempre grato perché è stato uno di quelli che mi hanno aiutato di più nel periodo nero in cui ero finito in panchina. Mi diceva di insistere, e alla fine mi sono ripreso il posto. Come al solito aveva ragione lui.[3]
  • [Sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus nel 2012] È inutile discuterne, nel cuore gli scudetti sono 30, i giocatori e i tifosi sentono di averne vinti 30 sul campo e io, da giocatore e tifoso, ne ho vinti 30. Quindi ribadisco il mio sì assoluto alla terza stella.[4]
  • [Nel 1991] Guardiamo cos'è il calcio del Duemila. Sacchi ha vinto, ma la sua bravura è stata scegliere grandi giocatori, non come li ha fatti giocare. Gli scienziati hanno bisogno di decenni per perfezionare le invenzioni. Tutti questi tecnici li manderei in un eremo a elaborare il calcio del 2100, intanto cercherei di vincere col calcio Anni 70.[5]
  • [Riferendosi alle polemiche di Zeman] Io non ho mai vinto una partita chiacchierando, e penso che Zeman non abbia più niente da dire. Non so se ha un debito con la Juve, ma ormai è maggiorenne e potrebbe smetterla. Le polemiche caricano di più la Juventus, perché ultimamente gliene stanno facendo talmente tante... diciamo che più rompono le palle e più la Juventus diventa forte.[6]
  • [Gaffe] I tifosi saranno sempre nei miei cuori.[7]
  • In questi anni se ne sono sentite tante, troppe sulla notte dell'Heysel. C'è chi ci ha voluto speculare. Hanno scritto e detto che Platini non doveva esultare dopo il rigore. Ma guardate bene l'espressione sul volto di Michel: non è gioia, quello è uno sfogo di rabbia. Altre volte hanno criticato quei miei quattro o cinque compagni che hanno festeggiato a fine gara. Pazzesco. Dico: nessuno vuol capire che un calciatore è un uomo come un altro. In quel momento la sua reazione può essere di qualunque tipo, compreso lo sfogo. Semmai sarebbe meglio parlare dei calciatori del Liverpool, che a fine partita sono andati sotto la curva dei loro tifosi per applaudire. Andate a vedervi le riprese Tv per rendervene conto. Spero non sapessero cosa fosse effettivamente accaduto, anche se la cosa mi sembra strana. Noi sapevamo tutto ed eravamo a pochi metri da loro. Forse è il comportamento degli inglesi, gente che se ne frega di tutto. Morte compresa. [...] A proposito chi dice che abbiamo esultato per la vittoria, si ricordi che la Coppa dei Campioni non ce l'hanno consegnata in campo, ma dentro una cassa di legno, proprio come fosse una bara.[8]
  • La Juventus non deve temere nessuno, devono essere gli avversari a temerla. Lo impone il nome, il peso della maglia bianconera non ha eguali nel mondo.[2]
  • Noi della Juventus sapevamo che all'Heysel c'erano stati dei morti laggiù nel settore Z. A dircelo erano stati i tanti, tantissimi tifosi che erano giunti nello spogliatoio per farsi medicare subito dopo l'aggressione degli hooligans inglesi. Una scena che non dimenticherò mai e che, come ha detto il mio compagno Platini, ha cambiato il nostro modo di vedere il calcio. C'era gente insanguinata ovunque, sul volto, lungo il corpo. Molti avevano perso le scarpe, altre i giubbotti. Fummo noi giocatori a dar loro i vestiti, i k-way e le scarpe per proteggerli dal freddo. Non so se i brividi di quei tifosi dipendessero dalla paura o dalla temperatura. I loro sguardi disperati non li ho più cancellati. È difficile spiegare esattamente lo stato d'animo in quegli attimi. Mi ricordo i tifosi terrorizzati: "Assassini, assassini: ci stanno uccidendo tutti" gridavano spaventati. Mi ricordo il nostro medico La Neve, che correva da un tifoso all'altro per le prime cure. Molti di loro piangevano, altri urlavano e singhiozzavano. Noi giocatori decidemmo che quella gara non si doveva giocare. Andammo perciò sotto la doccia ed eravamo ormai tutti vestiti quando un ufficiale delle forze armate entrò nello spogliatoio chiedendoci di giocare per motivi di sicurezza. Nessuno aveva voglia di scendere in campo. Trapattoni non ci disse nulla, non ci spiegò nessuno schema come solitamente accadeva. Basta: dovevamo giocare per evitare un'ulteriore disgrazia, ma del fatto tecnico non ci interessava nulla.[9]

Attribuite[modifica]

  • [Gaffe] Ho comprato un ruvido da restaurare.[10]
  • [Gaffe] Ho visto una mostra interessante. Quadri stranissimi dello spagnolo Calì e di un certo De Chierico.[11]
  • [Gaffe] Tutti dicono vedi Napoli e poi mori. Ma questo paese, Mori, dove si trova esattamente?[12]

Citazioni su Stefano Tacconi[modifica]

  • Tacconi si considera un portiere volante. Mi ha detto: «Io in porta mi diverto». Ha un temperamento guascone come i portieri romantici. (Vladimiro Caminiti)

Note[modifica]

  1. Citato in Tacconi sulla terza stella: "Ne metterei due piccole e una bella grossa...", Tuttojuve.com, 30 aprile 2012.
  2. a b Citato in Tacconi: "Un orgoglio essere tra i 50. La Juve ha sempre vinto sul campo", Tuttojuve.com, 11 dicembre 2010.
  3. Citato in Hurrà Juventus e in Scirea, il ricordo dei suoi ex compagni, Tuttosport.com, 2 settembre 2009.
  4. Da un'intervista a GQ.com citata in Stefano Tacconi: "Abbiamo vinto 30 scudetti, 3 stelle senza discussione", Tuttojuve.com, 9 maggio 2012.
  5. Dall'intervista di Marco Ansaldo, Tacconi suona il tamburo di battaglia, La Stampa, 26 luglio 1991, p. 31.
  6. Citato in Stefano Tacconi: "La Roma arriverà a Torino con un po' di paura. Zeman? Potrebbe anche smetterla", Tuttojuve.com, 28 settembre 2012.
  7. Citato in Palla lunga e pedalare, p. 24.
  8. Da un'intervista del 1995 al Guerin Sportivo; citato in Francesco Caremani, Le verità sull'Heysel. Cronaca di una strage annunciata, Taylor & Francis, 2003, pp. 136-137. ISBN 8887676232
  9. Da un'intervista del 1995 al Guerin Sportivo; citato in Francesco Caremani, Le verità sull'Heysel. Cronaca di una strage annunciata, Taylor & Francis, 2003, pp. 135-136. ISBN 8887676232
  10. Citato in Palla lunga e pedalare, p. 40.
  11. Citato in Palla lunga e pedalare, p. 28.
  12. Citato in Palla lunga e pedalare, p. 29.

Bibliografia[modifica]

Altri progetti[modifica]