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Tantra

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Uno yantra tridimensionale, lo Sri Meru Yantra, presso il tempio Devipuram in Andhra Pradesh, India.

Citazioni sul Tantra e il tantrismo.

Citazioni

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  • Da un punto di vista filosofico, il Tantra è profondamente ecologico. Esso riconosce l'unità ultima di tutti gli esseri viventi e delle cose, la loro idendità. Sul piano sociale, i praticanti del Tantra non devono ergere barriere intellettuali o emotive fra loro e gli altri, o fra loro e ciò che è inanimato. (Georg Feuerstein)
  • È chiamato Tantra perché promuove la grande conoscenza che riguarda Tattva e Mantra e perché salva. (Kāmikāgama)
  • I tantra di non importa che scuola possono già da questo punto di vista dividersi in due categorie, cioè quelli che danno maggiore importanza ai poteri supernormali sopraccennati – veri e propri rituali magici, diretti non alla soppressione, ma all'esaudimento dei desideri individui – e quelli che trattano principalmente della liberazione finale. (Raniero Gnoli)
  • Il Tantra è il flesso tra il Sāṃkhya e lo Yoga. Insegna i metodi iniziatici e magici con cui l'uomo può entrare in contatto diretto con la natura segreta delle cose, l'invisibile, il mondo misterioso degli spiriti e degli dèi. (Alain Daniélou)
  • Il tantra è una liturgia che trasforma il profano in sacro. È una strada che attraverso l'iniziazione sessuale raggiunge l'illuminazione. All'inizio è il membro in erezione, il seme discende lentamente e si avvicina sempre di più alla punta ma anziché essere emesso, attraverso un non movimento, viene arrestato e fatto risalire. Piacere supremo. Non c'è fretta, non c'è luogo. Il tantra non rifiuta niente, tantomeno le opzioni omosessuali poiché è sacro ciò che sta unito. Per alcuni la ritenzione del seme è il compimento della castità, la non perpetuazione della trasmigrazione. Dopo la penetrazione se l'uomo vuole prolungare l'atto sessuale, non deve usare il dentro e fuori ma un movimento circolare oppure l'immobilità. (Perdutoamor)
  • Il Tantrismo mostra così come l'esperienza suprema includa tutti i livelli della realtà, come l'unità sorga nel luogo stesso della dualità. Per il Tantrismo, infatti, l'unificazione deve instaurarsi durante le esperienze della vita ordinaria, di qualunque genere siano, e, grazie alla purificazione provocata dalla kuṇḍalinī ogni energia può essere trasformata in energia di pura Coscienza. (Lilian Silburn)
  • Il Tantrismo si oppone al Vedanta, perché respinge, dal punto di vista dell'uomo, la concezione del mondo come illusione, come Māyā. Ne riconosce invece la realtà, sotto forrma di potenza, di Śakti. (Alain Daniélou)
  • In sé non è una religione nuova, ma una colorazione particolare acquisita da fatti appartenenti all'induismo comune, che a volte, però, non sono attestati che sotto l'aspetto tantrico. (Louis Renou)
  • Nel tantrismo non c'è un'altra India che viene alla riscossa, ma l'unica India che, proprio all'interno della sua élite brahmanica, sente giunto il momento di riformulare se stessa per garantire la sua futura sopravvivenza. (Raffaele Torella)
  • «Nel tantrismo non vi è fondamentalmente né tempio, né Dio, né dogmi, né credenza, non c'è che un immenso cordone ombelicale che riallaccia ogni essere e ogni cosa al divino. Sperimentare un risveglio è intravedere questo nella sua totalità, nello spazio di un secondo.» (Daniel Odier)
  • Nella via tantrica della vita, il godimento (bhoga) diventa yoga, il cosiddetto vizio diventa virtù, e il mondo, altrimenti considerato la causa della schiavitù, diventa un mezzo per la liberazione. (Kulārṇava Tantra)
  • Non bisogna mai perdere di vista il fatto che l'universo tantrico è costituito da una serie indefinita di analogie, di omologazioni e di simmetrie; partendo da un livello qualsiasi è possibile stabilire comunicazioni mistiche con gli altri livelli, per ridurli alla fine all'unità e dominarli. (Mircea Eliade)
  • Non è possibile scrivere una storia del tantrismo come se si parlasse del protestantesimo o dell'islam. Ciò attiene essenzialmente al fatto che gli indiani attribuiscono ben poca importanza alla storia: ai loro occhi, gli eventi politici non sono altro che peripezie di cui è inutile serbare il ricordo, nonostante il fatto che la diversità delle forme religiose appaia come un fenomeno stabile, immutabile, non suscettibile di evoluzione. (Jean Varenne)
  • Sebbene le forme esoteriche del tantrismo siano di fondamentale rilevanza nella storia dell'induismo, e abbiano esercitato una forte influenza su tutti i suoi aspetti, per la maggioranza degli hindu tali forme non hanno un'importanza diretta. La maggior parte degli hindu vive infatti in piccoli villaggi e moltissimi devoti della Dea, a livello locale e regionale, esprimono la propria devozione nel culto esteriore (pūjā) delle dee locali e nei pellegrinaggi in luoghi. (Gavin Flood)
  • Tantra è quel corpus asiatico di credenze e pratiche che, fondandosi sul principio che l'universo che noi sperimentiamo altro non è che la manifestazione concreta dell'energia divina che crea e mantiene quell'universo, tenta di appropriarsi ritualmente e incanalare quell'energia nel microcosmo umano, con metodi creativi ed emancipatori. (David Gordon White)
  • Il Tantra, il fenomeno tantrico, non è, come si credeva in un primo momento, una strana e circoscritta forma di induismo (o di buddhismo), bensì un aspetto fondamentale del mondo religioso indiano. Il tantrismo ha influenzato la quasi totalià dell'induismo (e parte del buddhismo mahāyāna) forse dal V o VI secolo: la religione, il rituale, la teologia e la metafisica, l'iconografia e la costruzione dei templi, persino la struttura dello stato, in India e in altre parti dell'Asia, non sarebbero stati gli stessi senza il Tantra.
  • Il tantrismo, in quanto complesso più o meno definibile, è soprattutto una costruzione di chi lo osserva da fuori (come del resto continua ad accadere, in certa misura, nel caso della visione che abbiamo dall'esterno dell'India stessa, anche – o soprattutto – quando pensiamo di vivere interiormente il suo «messaggio»).
    Tuttavia, la realtà del fenomeno tantrico hindu non risiede fuori dall'India: è indiana ed è di un'enorme ricchezza.
  • Il termine «tantrismo», come abbiamo visto, è estraneo all'India tradizionale, di lingua sanscrita. Si hanno solo il sostantivo tantra e l'aggettivo tāntrika, tantrico, e qualche composto.
  • Vivere, esistere consapevolmente come tāntrika, è vivere in un universo che si avverte penetrato dall'energia divina, un complesso energetico nel quale il corpo è immerso, facendone parte e offrendone un riflesso nella propria struttura: un corpo in cui sono presenti le forze sovrannaturali, le divinità, che lo animano e lo legano al cosmo, un corpo che ha una struttura e una vita divino-umane, e che è, inoltre, un corpo yogico.
  • Il Tantra afferma che non puoi raggiungere l'uno lottando nella dualità, non puoi giungere a un punto non-duale scegliendo uno dei due poli. Non sarà la scelta a condurti all'uno, ma l'osservazione priva di scelta: una testimonianza imparziale.
  • Il Tantra crede nella tua bontà interiore: ricordati questa differenza. Il Tantra dice che ognuno è nato buono, che la bontà è la tua natura. È una condizione di fatto! Sei già buono!
  • La parola "tantra" significa tecnica, il metodo, il sentiero.

Voci correlate

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