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Boris (2007 – 2010)
Serie televisiva italiana.
- Tutti gli uomini sono dei grandi attori, tranne alcuni attori. (René Ferretti, prima stagione)
- La comicità è matematica! Seppia, in America usano delle equazioni per far ridere, capisci? Usano dei programmi del computer, guardami! Se A più B uguale C, C meno B uguale A, questa è la comicità, capito? Sì, però tu mi dirai "lo sanno fare tutti", eh? E qui ti sbagli di grosso, Seppia, perché ci vuole la vibrazione giusta. (Stanis La Rochelle, prima stagione)
- Se il presidente non è contento della squadra o chiede all'allenatore di cambiare qualcosa o cambia l'allenatore. (Diego Lopez, seconda stagione)
- Me sembra che l'unico fra noi due che sta facendo uno sforzo per evitare che io ti meni sono sempre io, la stessa persona che poi, prima o poi, ti menerà, ma lo capisci? (Mariano Giusti, seconda stagione)
- Non ti sto costringendo Lorenzo, desidero soltanto che tu sappia che esistono altre cose oltre al lavoro, una di queste è la droga. (Duccio Patanè, terza stagione)
- Ricordati che in Italia vale la regola delle tre "G": la giusta telefonata, al giusto momento, alla giusta persona! (René Ferretti, terza stagione)
Citazioni sulla serie
- Boris è una fiction tutta italiana che prova a riflettere su un diffuso stato d'animo della fiction italiana: il cinismo. Ridendo e scherzando, si mettono così a nudo i non pochi difetti della serialità italiana: la tolleranza estetica, l'arte di arrangiarsi, la scarsa professionalità, ecc. (Aldo Grasso)
- Ha distrutto i cliché della fiction tradizionale italiana, annientandone i luoghi comuni. Senza Boris non avremmo avuto sulla Rai cose come Tutti pazzi per amore o È arrivata la felicità. È avanguardia diventata cultura dominante, ha avuto lo stesso impatto che il Futurismo ebbe sulla comunicazione degli Anni 20. (Steve Della Casa)