There Be Dragons - Un santo nella tempesta

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There Be Dragons - Un santo nella tempesta

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Titolo originale

There Be Dragons

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America, Spagna, Argentina
Anno 2011
Genere drammatico, storico, biografico
Regia Roland Joffé
Sceneggiatura Roland Joffé
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

There Be Dragons - Un santo nella tempesta, film del 2011 con Charlie Cox e Wes Bentley, regia di Roland Joffé.

Incipit[modifica]

"Tutte le guerre iniziano molto tempo prima che venga sparato il primo colpo
e continuano per molto tempo dopo che l'ultimo proiettile ha raggiunto il proprio bersaglio." (Testo a schermo)

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Mio padre era molto ricco, possedeva automobili e case, però Josemaría aveva l'affetto di suo padre. Il seme dell'invidia cominciò a germinare in me. Molti semi vengono piantati nel cuore di un bambino, ma non si può mai sapere quali cresceranno. (Manolo)
  • Ricordate che negare il perdono è una delle cose che nostro Signore ha detto chiaramente per cui noi non saremo perdonati. (Direttore del seminario)
  • Quando le cose si mettono male, un uomo ha soltanto un unico dovere: deve mettersi dalla parte del vincitore. (Padre di Manolo)
  • Signore, aprimi gli occhi. Vivo nell'oscurità. Da molto tempo sento che mi guidi, ma per fare cosa? So che hai un progetto per me, o Signore, ma sono cieco, non riesco a vederlo. Stasera eri lì, o Signore, ti ho sentito vicino. Ti prego, non mi abbandonare. Mostrami la via. (Josemaría)
  • È incredibilmente facile partecipare a una guerra. Riuscii a intrufolarmi in una brigata comunista. Fino a quel momento mi era piaciuto essere una spia. C'è un che di suggestivo nell'avere un obiettivo comune, persino se non è il tuo. Non so descrivere l'estasi che si prova nel sentirsi parte di una moltitudine, anche se si tratta del nemico. (Manolo)
  • Senti, non ti dirò io cosa pensare. Dio ci ha dato un cervello, una ragione e una coscienza, perché? Per poter essere liberi di pensare e assumerci le responsabilità di ciò che facciamo. Però prima di passare all'azione, prima di mettervi a cambiare il mondo, pensate a come cambiare voi stessi. Stiamo costruendo qualcosa di importante insieme. Ora, specialmente ora, dobbiamo essere coloro che seminano la pace, e la gioia. (Josemaría)
  • Dopo lo stupro avevo smesso di andare a messa, non riuscivo a capire come Dio avesse permesso una cosa del genere. Poi ho accettato il fatto che Dio possa essere un mostro. Ora vado di nuovo a messa. Le mie preghiere sono più profonde di prima. Lo combatto con l'amore, capisci? (Aline)
  • Hai davanti a te delle montagne da scalare, e credo che sarà doloroso. Ma quando arriverai sulla cima, il dolore sembrerà dolce. (Aline)
  • Uccidere i propri dèmoni non è mai semplice, a volte è più facile fare in modo che sia qualcun altro a farlo per noi. (Manolo)
  • Roberto, hai mai letto Cervantes? Dice che i nostri peggiori nemici vivono dentro di noi. (Manolo)
  • Credo che mio padre abbia voluto che lo perdonassi per il mio bene. Quando perdoniamo, liberiamo qualcuno: noi stessi. (Roberto)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Degente: Mi dispiace, perde il suo tempo.
    Josemaría: Perché mai?
    Degente: Perché io sono ebreo.
    Josemaría: Vede, anche l'amore della mia vita è ebreo. Gesù Cristo.
  • Aline: Tutto questo dolore e Dio sta a guardare in silenzio. È un mostro, lo sai? Ma io lo amo.
    Josemaría: Anche se è un mostro?
    Aline: Una donna può amare anche un mostro.

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