Ugo Nespolo
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Ugo Nespolo (1941 – vivente), pittore italiano.
- [Sui juke-box] Crema dorata della golden age, queste scintillanti scatole sonore hanno nomi memorabili come Wurlitzer, Mills, Ami, Seeburg, Packard, Rock-Ola. Sì, ecco, queste dream-boxes pretendo mi faccian pensare (se pensare devo) a questa tensione al possibile, a ciò che è vasto, esteso, realizzabile, avventuroso oggi e sempre. Non mi riportano indietro a nessun titolo, non mi fanno sognare quello che non ho vissuto, non mi ipnotizzano né mi conducono in un critico paradiso dei balocchi. Piuttosto mi danno una grande lezione di ottimismo, un'enorme, inarrestabile pulsione verso il sogno realizzabile, non quindi verso un sogno nudo né verso un pragmatismo bruto. Sogno realizzabile, dunque, l'essenza della vita.[1]
- Di fronte alla Sindone sorge sempre una domanda profonda sui misteri della vita e dell'esistenza umana.[2]
Fuori di testa
Il Foglio Quotidiano, 8 gennaio 2022.
- Francesca Alinovi, personaggio emblematico della cultura figurativa transnazionale più radicale che, un anno prima di essere assassinata nel suo appartamento nel cuore di Bologna, aveva vissuto la torbida genesi e gli esiti del graffitismo newyorchese, quell'arte acida, radicale e spesso violenta ospitata sui luridi muri del Sud Manhattan e del Bronx. In un'assonanza non casuale Alinovi battezza quei lavori arte di frontiera proprio come aveva fatto con largo anticipo Freak nel definire proprio la sua: musica di frontiera.
- Colpi da maestro Sassi ne ha piazzati molti sin dai primi anni Sessanta, dall'agenzia grafica Al.Sa con Albergoni alla ED.912 che dal 1967 al 1969 dà vita a una pluralità di progetti, fra cui riviste, manifesti, libri, oggetti, concerti, il tutto avvolto da un radicale tentativo di redifinizione della controcultura ereditata da Fluxus e dal Situazionismo debordiano. Saranno celebri le copertine per progetti musicali come Osage Tribe, gli album Fetus e Pollution di Franco Battiato, immagini per l'etichetta discografica Bla Bla e tutte quelle della Cramps.
- È nel 1972 che Sassi fonda la Cramp Records con Tony Tasinato e Franco Mamone e produce – tra l'altro – Frankstein, il primo album di Franco Battiato, e poi Arbeit macht frei degli Area e di seguito Arti e Mestieri, Venegoni & Co, Finardi, Claudio Rocchi, Demetrio Stratos.
- Sassi intuisce subito che gli Skiantos sono l'altra faccia del bel canto sanremese, quel cantautorismo melenso, pretenzioso, falsamente poetico, talvolta moralista e persino con velleità pseudo politiche. È Sassi che con Freak Antoni costruisce la compagine del gruppo, definisce nomi dei componenti, Dandi Bestia, Jimmy Bellafronte, Sbarbo, Frankie Grossolani, Andy Bellombrosa, Leo Tormento Pestoduro, insieme rieditano i testi, organizzano concerti in un'intesa scenica e teatrale memore degli happening patrimonio della cultura estetica internazionale.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Paolo ed Elisabetta De Angelis, Juke Boxes, Suppplemento al N. 5 di Collezionare Oggi, Edizioni Center TV, Milano, p. 5.
- ↑ Citato in Il pittore Ugo Nespolo alla Sindone, sindone.org, 30 maggio 2015.
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