Franco Battiato

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Franco Battiato nel 2005

Franco Battiato (1945 – 2021), cantautore, musicista e regista italiano.

Citazioni di Franco Battiato[modifica]

  • A certe cose ci sono arrivato dopo tanti anni di studi e ricerche, ho avuto delle esperienze. Dopo, reintrodurmi non è stato semplice, facevo fatica a riconoscere gli esseri umani, mentre ero in strada, o sul tram; era strano: non capivo se ero pazzo o un mistico. Ma ho capito che il viaggio su questo pianeta è determinante. Bisogna evadere le regole dell'universo.[1]
  • Ci sono narratori dell'isola, come Bufalino, Sgalambro, Tomasi di Lampedusa, che hanno esordito tardi. È come se, per anni, avessero puntato un grande telescopio sul mondo circostante. Dando poi fondo alle proprie riserve e restituendoci, come fa Bufalino, romanzi di una sensualità straripante, una Sicilia dionisiaca, piena di sapori e di colori.[2]
  • E poi cultura è una parola difficile da interpretare. Siamo uno di quei Paesi che ha pensato solo a rubare.[3]
  • I momenti brutti che ho avuto nella mia vita sono stati solo di natura cosmologica. Una volta durante la notte mi sono alzato, sono venuto in questa stanza e ho guardato in faccia la mia paura, con attenzione, e la crisi si è risolta. Non è facile, perché in quel momento ti senti un essere sbattuto nel nulla, non hai legami con niente. È la notte oscura di San Giovanni della Croce, sofferenze che sembrano insormontabili, insopportabili, e che invece puoi superare in un batter d'occhio. Basta ricordare che siamo impermanenti. Noi pensiamo di essere eterni, questa è la nostra disgrazia. A scuola non c´insegnano a morire; sulla morte invece gli antichi egizi hanno costruito una civiltà.[4]
  • Il Gioco dell'Eroe di Gianluca Magi è un grande sasso gettato in un immobile stagno. Un invito alla vita interiore, e alla sua (inevitabile) trasmutazione evolutiva.[5]
  • L'evento straordinario e nefasto, ancorché piacevolmente strabuzzino, è la morte. Un giorno morirò senza rumore, accederò a spazi esoterici e sinottici, muovendomi in condizioni siderurgiche e negoziali. Addio mondo, dirò allora. Sono morto forever.[6]
  • L'evoluzione interiore non ha partito. Chi mi vuole da una parte o dall'altra non apprezza la mia musica, e se crede di farlo è per equivoco. Nel 1982 in concerto a Verona intonai "Centro di gravita' permanente" e mi ritrovai quattromila braccia tese: fu allucinante. Comunque, nel mondo la sinistra ha compiuto crimini orribili quanto la destra.[7]
  • La crisi nell'essere umano è determinante, altrimenti è un'esistenza inutile. Mi sono rifugiato in quella che sia chiama metafisica perché sono uno che crede che gli esseri umani siano immortali.[8]
  • Morgan è un ragazzo molto preparato, direi un musicista completo perché ha una formazione anche classica e questo aiuta molto, perché come diceva il proverbio "più sai, più vali" e se poi hai anche il talento, appunto come nel suo caso, il gioco è fatto.[9]
  • Morgan non è una fotocopia degli americani o degli inglesi, ma un cervello autonomo e fa piacere sentirlo.[10]
  • [Parlando del reality L'isola dei famosi] Non voglio sentirmi intelligente guardando dei cretini, voglio sentirmi cretino guardando persone intelligenti.[11]
  • Se non sei capace di guardare qualcosa di diverso da te è perché hai bisogno di un nemico. In questo c'entra la politica italiana che ha influenzato certi atteggiamenti. A Venezia è sempre stato così da Fellini in avanti. Una volta la polizia ha dovuto salvare Carmelo Bene perché lo volevano ammazzare. Hanno sradicato le sedie del cinema.[1]
  • Sono per natura un contemplativo. I profumi, l'aria, sono per me come il telecomando che spegne il mondo.[12]
  • Sono vegetariano convinto da tanti anni, nemmeno ricordo quanti. Già da piccolo rifiutavo la carne, non mi piaceva proprio. [...] col passare del tempo essere vegetariani è diventata una necessità esistenziale. Non posso più nutrirmi di qualcosa che è vicino alla sensibilità umana. E un giorno ormai lontano ho capito che la mia era una scelta irreversibile. [...] Anche perché vedo i risultati sulla mia salute e sul mio stato mentale. Da quando ho bandito carne e pesce, faccio sogni più belli e so per certo che dipende dal cibo che mangio.[13]
  • [Parlando di Giorgio Gaber] Verso la metà degli anni Settanta abbiamo passato splendide serate parlando e giocando a poker fino al mattino. Giorgio era un ascoltatore impressionante. Intelligentissimo, curioso e aperto. Perfezionista com'era, non sopportava (e in questo era feroce) l'inciviltà, l'incompetenza, il pressapochismo, il delinquere come filosofia di vita... E poi la politica corrotta. [...] Il passaggio di un uomo simile dalle nostre parti è stata, per me, l'ennesima prova che la vita non è per caso.[14]

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Fetus[modifica]

Etichetta: Bla Bla, 1970, prodotto da Pino Massara.

  • Ho avuto molte donne in vita mia, | e in ogni camera ho lasciato qualche mia energia. | Quanti figli dell'amore ho sprecato io, | racchiusi in quattro mura, | ormai saranno spazzatura. | Se un figlio si accorgesse che per caso, | è nato fra migliaia di occasioni, | capirebbe tutti i sogni che la vita dà, | con gioia ne vivrebbe tutte quante le illusioni. (da Energia, n. 1, lato A)
  • Viaggeremo più veloci della luce | intorno al sole, | come macchine del tempo | contro il tempo che non vuole, | sarò una cellula fra motori | come una cellula vivrò. (da Una cellula, n.3, lato A)
  • xi1 = a (sen. ωt), xi2 = a (sen. ωt + γ) (da Fenomenologia, n. 5, lato A)
  • Meccanici i miei occhi, | di plastica il mio cuore, | meccanico il cervello, | sintetico il sapore. (da Meccanica, n.1, lato B)
  • Che cosa vedranno tra poco i miei occhi? | Magari saranno dei corpi di pietra, | li sento arrivare. (da Mutazione, n.3, lato B)

Pollution[modifica]

Etichetta: Bla Bla, 1972, prodotto da Giuseppe Previde Massara.

  • Non hai forza per tentare, | di cambiare il tuo avvenire, | per paura di scoprire, | libertà che non vuoi avere. | Ti sei mai chiesto, | quale funzione hai? (da Il silenzio del rumore, n. 1, lato A)
  • Ima areknames. | Malha areknapes. | Atenoip arret elevoun, | sisoprommatem ereitnorf, | alled etnem. (da Areknames, n. 3, lato A)
  • Dentro di me vivono la mia identica vita | dei microrganismi che non sanno | di appartenere al mio corpo... | Io a quale corpo appartengo? (da Beta, n. 4, lato A)
  • Sto vivendo da due secoli in oceani, | ho imparato come respirare mare, | le mie mani diventano squame, | sotto il mare sta cambiando la mia struttura | ed il mio corpo è sempre più uguale ai pesci. | I miei capelli diventano alghe. (da Plancton, n.1, lato B)
  • La portata di un condotto | è il volume liquido | che passa in una sua sezione | nell'unità di tempo: | e si ottiene moltiplicando | la sezione perpendicolare | per la velocità che avrai del liquido. | A regime permanente | la portata è costante, | attraverso una sezione del condotto. (da Pollution, n.2, lato B)
  • Atomi dell'idrogeno, | campi elettrici, | ioni-isofoto, | radio, litio-atomico, | gas magnetico. (da Pollution, n.2, lato B)

L'era del cinghiale bianco[modifica]

Etichetta: Emi, 1979, prodotto da Angelo Carrara.

  • Pieni gli alberghi a Tunisi, | per le vacanze estive, | a volte un temporale non ci faceva uscire. (da L'era del cinghiale bianco, n. 1, lato A)
  • Profumi indescrivibili, | nell'aria della sera, | studenti di Damasco, | vestiti tutti uguali. | L'ombra della mia identità, | mentre sedevo al cinema oppure in un bar. (da L'era del cinghiale bianco, n. 1, lato A)
  • C'è chi parte con un raga della sera, | e finisce per cantare "La Paloma", | E giorni di digiuno e di silenzio, | per fare i cori nelle messe tipo Amanda Lear. (da Magic Shop, n. 2, lato A)
  • Supermercati coi reparti sacri che vendono gli incensi di Dior, | rubriche aperte sui peli del Papa. (da Magic Shop, n. 2, lato A)
  • La Falce non fa più pensare al grano, | il grano invece fa pensare ai soldi. (da Magic Shop, n. 2, lato A)
  • Spinto dai Curdi e dagli Iracheni, | qui fece campo Mustafà Mullah Barazani, | strade dell'est, d'immensi orizzonti, | città nascoste di lingua persiana, | da qui la Fine. (da Strade dell'est, n.3, lato A)
  • Di notte ancora ti può capitare | di udire suoni di armonium sfiatati, | e vecchi Curdi che da mille anni | offrono il petto a Novene. (da Strade dell'est, n.3, lato A)
  • Strano come il rombo degli aerei da caccia un tempo, | stonasse con il ritmo delle piante al sole sui balconi... | e poi silenzio... e poi, lontano il fuoco dei cannoni, a freddo. (da Il Re del Mondo, n.1, lato B)
  • Un giorno, in cielo, fuochi di Bengala, | la Pace ritornò, | ma il Re del Mondo | ci tiene prigioniero il cuore. (da Il Re del Mondo, n.1, lato B)
  • Più diventa tutto inutile | e più credi che sia vero. | E il giorno della fine, | non ti servirà l'inglese. (da Il Re del Mondo, n. 1, lato B)
  • Kyrie Eleison, | Christe Eleison, | Kyrie Eleison, | Khriste Eleison. (da Pasqua Etiope, n.2, lato B)
  • E quannu t'ancontru 'nda strata | mi veni 'na scossa 'ndo cori | ccu tuttu ca fora si mori | na mori stranizza d'amuri, l'amuri. (da Stranizza d'Amuri, n.3, lato B)

Patriots[modifica]

Etichetta: Emi, 1980, prodotto da Angelo Carrara.

  • Alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena, | potete stare a galla. (da Up Patriots To Arms, n. 1, lato A)
  • E non è colpa mia se esistono carnefici, | se esiste l'imbecillità, | se le panchine sono piene | di gente che sta male. (da Up Patriots to Arms, n.1 lato A)
  • Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia, | che crea falsi miti di progresso. (da Up Patriots To Arms, n. 1, lato A)
  • L'Etica è una vittima incosciente della Storia, | ieri ho visto due uomini | che si tenevano abbracciati | in un cinemino di periferia... | e penso a come cambia in fretta la Morale: | un tempo si uccidevano i cristiani e poi questi ultimi | con la scusa delle streghe ammazzavano i pagani, | Ave Maria, | e perché il sol dell'avvenire splenda ancora sulla Terra | facciamo un po' di largo con un'altra guerra. (da Venezia-Istanbul, n.2 lato A)
  • E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare, | l'alba dentro l'imbrunire. (da Prospettiva Nevsky, n. 1, lato B)
  • Un giorno sulla prospettiva Nevsky per caso vi incontrai Igor Stravinsky. (da Prospettiva Nevsky, n. 1, lato B)
  • La mia parte assente si identificava con l'umidità. (da Arabian song, n. 2, lato B)
  • L'uomo è l'animale più domestico e più stupido che c'è. (da Arabian song, n. 2, lato B)
  • Good vibrations, | Satisfaction, | Sole Mio, | Cinderella, | Mit Violino, | Lux Eterna, | Galileo, | Douce France | Nietzsche-Lieder, | Kurosawa, | Meine Liebe, | Mister Einstein on the Beach. (da Passaggi a livello, n.4, lato B)

La voce del padrone[modifica]

Etichetta: Emi, 1981, prodotto da Angelo Carrara.

  • A wonderful summer on a solitary beach, | against the sea, | "Le Grand Hotel Sea-Gull Magique", | mentre lontano un minatore bruno tornava, | Mare, mare, mare, voglio annegare, | | portami lontano a naufragare, | via, via, via da queste sponde, | portami lontano sulle onde. (da Summer on a Solitary Beach, n.1)
  • Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro. (da Bandiera bianca, n. 2)
  • Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare, | quei programmi demenziali con tribune elettorali. (da Bandiera bianca, n. 2)
  • C'è chi si mette degli occhiali da sole, | per avere più carisma e sintomatico mistero. (da Bandiera bianca, n. 2)
  • A Beethoven e Sinatra preferisco l'insalata, | a Vivaldi l'uva passa che mi dà più calorie. (da Bandiera bianca, n. 2)
  • Quante squallide figure che attraversano il paese, | com'è misera la vita negli abusi di potere. (da Bandiera bianca, n. 2)
  • Aprono le ali, | scendono in picchiata, | atterrano meglio di aeroplani, | cambiano le prospettive al mondo, | voli imprevedibili | ed ascese velocissime, | traiettorie impercettibili, | codici di geometrie esistenziali. (da Gli Uccelli, n.3)
  • Il mondo è grigio, il mondo è blu | Cuccuruccucù, Paloma. | Aiaiaiaiai, cantava. (da Cuccuruccucù, n. 4)
  • Il tempo cambia molte cose nella vita, | il senso, le amicizie, le opinioni, | che voglia di cambiare che c'è in me! (da Segnali di vita, n. 5)
  • Si sente il bisogno di una propria evoluzione | sganciata dalle regole comuni | da questa falsa personalità. (da Segnali di vita, n. 5)
  • Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire, | le luci fanno ricordare le meccaniche celesti. (da Segnali di vita, n. 5)
  • Cerco un centro di gravità permanente, | che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente. (da Centro di gravità permanente, n. 6)
  • Gesuiti Euclidei, | vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori, | della dinastia dei Ming. (da Centro di gravità permanente, n. 6)
  • I desideri mitici di prostitute libiche, | il senso del possesso che fu pre-alessandrino, | la tua voce come il coro delle sirene d'Ulisse m'incatena, | ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo. (da Sentimiento Nuevo, n.7)

Orizzonti Perduti[modifica]

Etichetta: EMI, 1983, prodotto da Angelo Carrara.

  • La stagione dell'amore viene e va, | all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà, | ne abbiamo avute di occasioni, perdendole, | non rimpiangerle, non rimpiangerle mai. (da La stagione dell'amore, n. 1)
  • Tornerà la moda dei vichinghi, | torneremo a vivere come dei barbari. | Friedrich Nietzsche era vegetariano, | scrisse molte lettere a Wagner | ed io mi sento un po' un cannibale. (da Tramonto occidentale, n. 2)
  • Poi la fine un giorno | arrivò per noi, | dammi un po' di vino | con l'idrolitina. (da Zone Depresse, n.3)
  • Dal barbiere al sabato | per chiacchierare | ed a turno leggere il giornale, | le ragazze in casa | o fuori nei balconi, | mi regali ancora | timide erezioni, | guardavo di nascosto | i saggi ginnici | nel tuo collegio. (da Zone Depresse, n.3)
  • Su divani, abbandonati a telecomandi in mano, | storie di sottofondo, Dallas e I Ricchi Piangono, | sulle strade la terza linea del metro che avanza, | e macchine parcheggiate in tripla fila, | e la sera ritorno con la noia e la stanchezza, | non servono più eccitanti o ideologie, | ci vuole un'altra vita. (da Un'altra Vita, n.4)
  • Da una finestra di ringhiera mio padre si pettinava; | l'odore di brillantina s'impossessava di me, | piacere di stare insieme solo per criticare, | ed era come un mal d'Africa, mal d'Africa. (da Mal d'Africa, n. 5)
  • In quest'epoca di scarsa intelligenza ed alta involuzione, | qualche scemo crede ancora che veniamo dalle scimmie, | ed il sole è soltanto una palla di fuoco, | e non si sono accorti che è una tappa di una forma di energia, | Adamo colse della frutta dall'Albero della Conoscenza, | poi l'ultima mela cadde sulla testa procurando un ematoma a Newton. (da La Musica è stanca, n.6)
  • E tu che fai di sabato in questa città, | dove c'è gente che lavora, per avere un mese all'anno di ferie. | E poi nel bene, nel male, è una questione sociale, | coatti nella convivenza affrontiamo il progresso, coi nostri problemi di sesso. (da Gente in progresso, n. 7)
  • Suoni lunghi di Campane Tibetane a valle, | svegliavano al mattino i falegnami del paese, | temporali estivi con lenzuola appese, | nell'aria qualche cosa si fermò. (da Campane Tibetane, n.8)

Mondi lontanissimi[modifica]

Etichetta: Emi, 1985, prodotto da Angelo Carrara.

  • Noi, | provinciali dell'Orsa Minore, | alla conquista degli spazi interstellari, | e vestiti di grigio chiaro, | per non disperdersi. | Seguimmo certe rotte in diagonale | dentro la Via Lattea. (da Via Lattea, n. 1)
  • La presenza dell'artiglieria | nei paesi del Meridione, | uniti nella lotta allo straniero | sotto il Regno delle Due Sicilie, | e i movimenti prevedibili | delle truppe in finte battaglie, | l'odore della polvere da sparo | e voci dallo stretto di Messina. | Sentimenti occulti tra noi, | mi innamorai seguendo i ritmi del cuore, | e mi svegliai in primavera. (da Risveglio di Primavera, n.2)
  • Seguimmo per istinto le scie delle comete, | come avanguardie di un altro sistema solare. (da No Time No Space, n. 3)
  • No Time No Space, | another race of vibrations, | the sea of the simulation, | keep your feelings in memories, | I love you especially tonight. (da No Time No Space)
  • Quando è notte, | nelle stanze d'albergo, | rumori di letto, | sesso meccanico, | questa ginnastica | chiamata amore. (da Personal Computer, n.4)
  • Innumerevoli stati d'assedio | propongono ricette per la vita, | ma ho già l'astrologia babilonese. (da Personal Computer, n.4)
  • L'aria calma dei dì di festa | sale dalle scale verso me, | vigilesse all'erta come teddy boys, | baby, I need you, come into my life, | da una chiesa qui vicino suona una campana din don dan. (da Temporary Road, n.5)
  • Dalla pupilla viziosa delle nuvole | la luna scende i gradini di grattacieli, | per prendermi la vita. (da Chan-son Egocentrique, n.7)
  • Central Park, | I love in the dark, | Ich bin klein, | people sang, | around the campfire ground, | I remember | prehistoric sound, | was the time of dinosaur age, | Oh, Nein. | Chan-son Egocentrique, | self centred song. (da Chan-son Egocentrique, n.7)
  • E per un istante ritorna la voglia di vivere, | a un'altra velocità. (da I treni di Tozeur, n. 8)
  • Vivere non è difficile potendo poi rinascere, | cambierei molte cose, un po' di leggerezza e di stupidità. (da L'animale, n. 9)
  • Dentro di me segni di fuoco, | è l'acqua che li spegne, | se vuoi farli bruciare | tu lasciali nell'aria, | oppure sulla terra. (da L'animale, n.9)

Fisiognomica[modifica]

Etichetta: Emi, 1988, prodotto da Enrico Maghenzani.

  • Leggo dentro ai tuoi occhi | da quante volte vivi, | dal taglio della bocca | se sei disposto all'odio o all'indulgenza. (da Fisiognomica, n. 1)
  • Ma se ti senti male, | rivolgiti al Signore, | credimi siamo niente, | dei miseri ruscelli senza fonte. (da Fisiognomica, n. 1)
  • E ti vengo a cercare, | anche solo per vederti o parlare, | perché ho bisogno della tua presenza, | per capire meglio la mia essenza. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
  • Un rapimento mistico e sensuale, | mi imprigiona a te. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
  • Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri, | non accontentarmi di piccole gioie quotidiane, | fare come un eremita, | che rinuncia a sé. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
  • Questo secolo oramai alla fine, | saturo di parassiti senza dignità, | mi spinge solo ad essere migliore, | con più volontà. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
  • Emanciparmi dall'incubo delle passioni, cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male, | essere un'immagine divina, | di questa realtà. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
  • Mo patri m'insignau lu muraturi | pi nan sapiri leggiri e scriviri, | è inutili ca 'ntrizzi e fai cannola, | lu santu è di mammuru e nan sura. (da Veni l'Autunnu, n.3)
  • 'N cielu fochi di culuri, | 'n terra aria bruciata, | e tutti appressu o santu, | 'nda vanedda. | Sicilia bedda mia, | Sicilia bedda. (da Veni l'autunnu, n. 3)
  • Passo ancora il mio tempo, | a osservare i tramonti, | e vederli cambiare, | in Secondo Imbrunire. | E il cuore, | quando si fa sera, | muore d'amore... | non ci vuole credere, | che è meglio, | stare soli. (da Secondo Imbrunire, n. 4)
  • Lungo il transito dell'apparente dualità | la pioggia di settembre | risveglia i vuoti della mia stanza, | ed i lamenti della solitudine si prolungano, | come uno straniero non sento legami di sentimento, | e me ne andrò dalle città, | nell'attesa del risveglio. (da Nomadi, n. 5)
  • Zai, zai, zai Saman, | ialla nuzur al ahel, | schufi addii, | keber el weld, | schufi el nas mahneia "a zara", | e di domenica tutto si fa quieto, | usciamo insieme come una volta | a fare visita ai parenti, | "Guarda com'è diventato grande!"(da Zai Saman, n. 6)
  • Vuoto di senso crolla l'Occidente, | soffocherà per ingordigia | e assurda sete di potere, | e dall'Oriente orde di fanatici. (da Zai Saman, n. 6)
  • Il Mito dell'Amore muore, | senza tante cortesie, | ti accorgi che è finita | da come cadi nell'indifferenza, | ciò che ti unisce | ti dividerà, | nei miei ricordi | la Quarta Sinfonia di Brahms. (da Il Mito dell'Amore, n. 7)
  • Un Oceano di Silenzio scorre lento, | senza centro né principio, | cosa avrei visto del mondo | senza questa luce | che illumina i miei pensieri neri? (da L'Oceano di Silenzio, n. 8)
  • Der Schmerz, | der Stillstand des Lebens, | Lassen die Zeit | zu lang erscheinen. (da L'Oceano di Silenzio, n. 8)

Caffè de la Paix[modifica]

Etichetta: EMI Records, 1993, prodotto da Enrico Maghenzani e Saro Cosentino.

  • Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale | dopo aver viaggiato dentro il sogno, | l'inconscio ci comunica coi sogni, | frammenti di verità sepolte: | quando fui donna o prete di campagna, | un mercenario o un padre di famiglia. | Per questo in sogno ci si vede un po' diversi, | ed i luoghi sconosciuti sono familiari.(da Caffè de la Paix, n. 1)
  • Ancora oggi le renne della tundra | trasportano tribù di nomadi che percorrono | migliaia di chilometri in un anno... | e a vederli mi sembrano felici, | ti sembrano felici? (da Caffè de la Paix, n. 1)
  • Fogh in-nakhal fogh ya ba, | fogh in-nakhal fogh, | medri lama'k khaddak ya ba, | medri l-ghomar fogh, | walla marida balini balwa. (da Fogh in Nakhal, n. 2)
  • E gli Dei tirarono a sorte, | si divisero il mondo, | Zeus la Terra, | Ade gli Inferi, | Poseidon il continente sommerso. | Apparve Atlantide. | Immenso, isole e montagne, | canali simili ad orbite celesti, | il suo re Atlante | conosceva la dottrina della sfera, | gli astri, la geometria, | la cabala e l'alchimia. (da Atlantide, n. 3)
  • Per generazioni la legge dimorò | nei principi divini, | i re mai ebbri delle immense ricchezze, | e il carattere umano si insinuò, | e non sopportarono neppure la felicità, | neppure la felicità. | In un giorno e una notte | la distruzione avvenne. | Tornò nell'acqua. | Sparì Atlantide. (da Atlantide, n. 3)
  • Beati nel Dominio della Preesistenza, | fedeli al regno che era nei cieli, | prima della caduta sulla Terra, | prima della rivolta nel dolore. | Tu volavi lieve sui Giardini della Preeternità, | poi ti allungavi sopra i gelsomini. (da Sui Giardini della Preesistenza, n. 4)
  • E senza tregua vedo buio intorno, | voglio di nuovo gioia nel mio cuore, | un tempo in alto e pieno di allegria. (da Sui Giardini della Preesistenza, n. 4)
  • Nei circhi e negli stadi s'ammassano | turbe stravolte a celebrare riti di sangue. | Conferendis pecuniis, | ergo, solicitae tu causa, pecunia, vitae! | Per te immaturum mortis adimus iter, | tu vitiis hominum crudelia pabula praebes, | semina curarum de capite orta tuo! (da Delenda Carthago, n. 5)
  • Somma la vista ad occhi chiusi, | sottrai la distanza, | e il Terzo scoprirai, | che si espande e si ritrova, | dividi la differenza. (da Ricerca sul Terzo, n. 6)
  • Ne abbiamo attraversate di tempeste, | e quante prove antiche e dure, | ed un aiuto chiaro da un'invisibile carezza, | di un Custode. | Degna è la vita di colui che è sveglio, | ma ancor di più di chi diventa saggio, | e alla sua gioia poi si ricongiunge. | Sia Lode, Lode all'Inviolato.(da Lode all'Inviolato, n. 7)
  • E quanti personaggi inutili ho indossato | io e la mia persona quanti ne ha subiti. (da Lode all'Inviolato, n. 7)
  • Quanti miracoli, disegni e ispirazioni | e poi la sofferenza che ti rende cieco. (da Lode all'Inviolato, n. 7)
  • Nelle cadute c'è il perché della Sua Assenza. | Le nuvole non possono annientare il Sole. (da Lode all'Inviolato, n. 7)
  • E lo sapeva bene Paganini, | che il diavolo è mancino e subdolo, | e suona il violino. (da Lode all'inviolato, n. 7)
  • Alla rugiada che si posa sui fiori | quando s'annuncia l'autunno | assomiglio io che devo svanire, | e vorrei sospendermi nel nulla, | ridurmi e diventare nulla. (da Haiku, n. 8)

L'ombrello e la macchina da cucire[modifica]

Etichetta: EMI Records, 1995, prodotto da Enrico Maghenzani.

  • Ero solo come un ombrello su una macchina da cucire. | Dalle pendici dei monti Iblei, | a settentrione. | Ho percorso il cammino, arrampicandomi per universi e mondi, | con atti di pensiero e umori cerebrali. (da L'Ombrello e la Macchina da Cucire, n. 1)
  • Che cena infame stasera, | che pessimo vino, | chiacchiero col vicino, | lei non ha finezza, | non sa sopportare l'ebbrezza. | Colgo frasi occidentali. (da L'Ombrello e la Macchina da Cucire, n. 1)
  • Dice che questa estate ci sarà la fine del mondo. | The end of the world, | berretto di pelo e sottanina di tàrtan. | Have we cold feet about the cosmos? ( da L'Ombrello e la Macchina da Cucire, n. 1)
  • Va bene, hai ragione, | se ti vuoi ammazzare. | Vivere è un'offesa, | che desta indignazione... | ma per ora rimanda... | è solo un breve invito, rinvialo. (da Breve Invito a Rinviare il Suicidio, n. 2)
  • Questa parvenza di vita | ha reso antiquato il suicidio (da Breve Invito a Rinviare il Suicidio, n. 2)
  • Nel '43 ero malato, | vidi tutta la mia vita, | sudato scorreva finita. | Vi saluto amici, ci vedremo domani, | se la notte non fa il suo colpo stanotte. (da Piccolo Pub, n. 4)
  • Birra e urina si scambiano le parti, | la latrina è il tuo caveau. (da Piccolo Pub, n. 3)
  • Nessuno o tutt'uno, | vacca nera sono, | gatto grigio nella tua notte. (da Piccolo Pub, n. 3)
  • Vorrei tra giaculatorie di versi spirare, | e rosari composti di spicchi d'arancia, | e l'aria del mare, | e l'odore marcio di un vecchio porto, | e come pesce putrefatto putrefare. | Fornicammo mentre i fiori si schiudevano, | al mattino e di noi prendemmo piacere, | sì, l'un l'altro. (da Fornicazione, n. 4)
  • (Pensiero causale. | - Imperativo categorico. | - Ferma distinzione dell'uomo dall'animale, | Teorema adiabatico!). I madrigali di Gesualdo, principe di Venosa, | musicista assassino della sposa – | cosa importa? | Scocca la sua nota, | dolce come rosa. (da Gesualdo da Venosa, n. 5)
  • Moto Browniano, | particelle di polline, | pulviscolo londinese. | Un frammento della Sfinge ed altro, | sospesi in acqua... (da Moto Browniano, n. 6)
  • Tao, ama secondo il Tao. | Ritieni il seme. | Duecentocinquanta milioni di spermatozoi, | in un solo orgasmo, | un solo uomo può popolare la Terra. (da Tao, n. 7)
  • I piedi che gli dolgono, | la moglie pazza, | e quanto gliene viene | dal fatto che egli è un uomo | ed appartiene alla razza. (da Un Vecchio Cameriere. n. 8)
  • Giovane teologo, | non fare come in Rue de Fouarre, | dove si produceva amore | si produceva per Dio. (da L'Esistenza di Dio, n. 9)
  • Lessing diciassettenne arriva a Lipsia | per fare teologia. | Apprende prima la scherma e la danza, | la distinzione e la lontananza. (da L'Esistenza di Dio, n. 9)
  • Ancora una cosa, | mente a Ockam, prego: | Dio differisce dalla pietra, | perché questa, dice, è finita. | La teologia vi invita, | anzi vi impone di immaginare, | una pietra infinita. | Camice, prego (da L'Esistenza di Dio, n. 9)

L'imboscata[modifica]

Etichetta: Polygram, 1996, prodotto da Franco Battiato.

  • Ταὐτὸ τ΄ἔνι ζῶν καὶ | τεθνηκὸς καὶ ἐγρηγορὸς | καὶ καθεῦδον καὶ νέον | καὶ γηραιόν· τάδε γὰρ | μεταπεσόντα ἐκεινά ἐστι | κἀκεῖνα πάλιν ταῦτα. (da Di Passaggio, n. 1)
  • Passano gli anni, | i treni, i topi per le fogne, | i pezzi in radio, | le illusioni, le cicogne. | Passa la gioventù, | non te ne fare un vanto: | lo sai che tutto cambia, nulla si può fermare. (da Di passaggio[15], n. 1)
  • E intanto passa ignaro | il vero senso della vita, | si cambia amore, idea, umore, | per noi che siamo solo di passaggio. (da Di Passaggio, n. 1)
  • In nineteen-fortyfive I came to this planet. | Ascoltavo ieri sera un cantante, uno dei tanti, | ed avevo gli occhi gonfi di stupore | nel sentire: "Il cielo azzurro appare limpido e regale". | (Il cielo a volte, invece, ha qualche cosa d' infernale). (da Strani giorni, n. 2)
  • You look at the hands, | not at the face, if you want to stay | out of trouble. (da Strani giorni, n. 2)
  • Nella voce di un cantante, | si rispecchia il sole, | ogni amata ogni amante. | Strani Giorni, viviamo Strani Giorni. | I've fallen into reverie, | I dreamed a vague outline, | the whisky flowed sending me into the past. | Action! Roll the cameras! | Here comes a lighting tour of my life. | The two in the corner didn't say a word. (da Strani giorni, n. 2)
  • Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, | dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. | Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, | dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. (da La cura[15], n. 3)
  • Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore | dalle ossessioni delle tue manie. (da La cura[15], n. 3)
  • Supererò le correnti gravitazionali, | lo spazio e la luce per non farti invecchiare. (da La cura[15], n. 3)
  • E guarirai da tutte le malattie, | perché sei un essere speciale, | ed io, | avrò cura di te. (da La cura[15], n. 3)
  • Vagavo per i campi del Tennessee, | come vi ero arrivato, chissà, | non hai fiori bianchi per me | più veloci di aquile, | i miei sogni attraversano il mare. (da La cura[15], n. 3)
  • Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. | Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. (da La cura[15], n. 3)
  • Genug, Tony genug! | Ich bitte dich! | Was setzest du ihm in den Kopf. | Er sass, ein wenig uber Die Tasten gebeugt, | sedette e cominciò a improvvisare. (da ...Ein Tag Aus Dem Leben Des Kleinen Johannes n. 4)
  • Ero in te come un argomento | del tuo amore sillogistico, | conclusione di un ragionamento. | Ma mi piaceva essere così, | avviluppato dai tuoi sensi artificiali. | Ora sono come fluttuante... (da Amata Solitudine, n. 5)
  • Brief an das Nichts, | unbekanntes Nichts, | sage mir ein Wort, | eine Schnee Nadel | jenseits des Schweigens. | Le previsioni danno nuvole nere, | stormi di temporali in arrivo. | Io sono pronto ad ogni evenienza, | ad ogni nuova partenza. (da Splendide Previsioni, n. 6)
  • La gente vive senza più testa, | la specie è in mutazione. | E non sappiamo dove stiamo andando... (da Splendide Previsioni, n. 6)
  • La mia anima non stilla miele e dolcezze, | happyness and truth, bisogni naturali. | Ma io ho una bambina negli intervalli, | che mi accarezza i bianchi capelli.| E gli anni si fanno docili al suo tocco, | mi bacia sulle guance crudeli, | e giochi pazienti di rami mi intreccia | con le sue pupille da gatta. (da Ecco com'è che va il mondo n. 7)
  • Ti porto con me, | Segunda-Feira de Lisboa, | nel mio antico mare, | nell'acqua occidentale, | nel Mediterraneo, | affollato di navi e corpi | di ignudi nuotatori. | Segunda-Feira de Lisboa, | che nome d'incanto! | Qui da noi è lunedì. | Soltanto. (da Segunda-Feira, n. 8)
  • Avevo diciassette anni. | Impaziente mi aspettava la vita, | mentre il vento frizzante del mattino | si portava via ogni cosa. (da Memorie di Giulia, n. 9)
  • Non avere paura | perché porto il coltello tra i denti, | ed agito il fucile come emblema virile. | Non avere paura della mia trentotto, | che porto qui sul petto. | Di questo invece devi avere paura: | io sono un uomo come te. (da Serial Killer, n. 10)

Gommalacca[modifica]

Etichetta: Polygram, 1998, prodotto da Franco Battiato.

  • Ho sentito urla di furore di generazioni, | senza più passato, | di neoprimitivi. | Rozzi cibernetici signori degli anelli, | orgoglio dei manicomi. | Shock In My Town, | Velvet Underground. (da Shock In My Town, n. 1)
  • Stiamo diventando come degli insetti; | simili agli insetti. | Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani, | di aminoacidi. (da Shock In My Town, n. 1)
  • Latenti shock, | shock addizionali, | shock addizionali. | Sveglia Kuṇḍalinī! | Sveglia Kuṇḍalinī! | Sveglia Kuṇḍalinī! | Per scappare via dalla paranoia. | Mescalina! | Come dopo un viaggio con la mescalina | che finisce male nel ritorno. (da Shock In My Town, n. 1)
  • Idicaonimma id, | inabrubus id ùbirt onartnocs is etibro eim ellen, | idicaonimma id. (da Shock In My Town, n. 1)
  • E' sceso il buio nelle nostre coscienze, | e ha reso apocrifa la nostra relazione, | vorrei innestare il modo dell'indifferenza, | e allontanarmi da te, | per presentarmi innanzi al tribunale | di una nuova inquisizione: | faccio un' Auto da Fé, | dei miei innamoramenti, | un'Auto da Fé, | voglio praticare il sesso senza sentimenti. (da Auto da Fé, n. 2)
  • Eri una ragazzina assai robusta, | non sapevi ancora di essere divina, | ci hai spezzato per sempre il cuore. (da Casta Diva, n. 3)
  • Un vile ti rubò serenità e talento. | Un vile ti rubò serenità. | Un vile ti rubò. | Divinità dalla suprema voce, | la tua temporalità mi è entrata nelle ossa. (da Casta Diva, n.3)
  • Ti muovi sulla destra, | poi sulla sinistra, | resti immobile sul centro, | provi a fare un giro su te stesso, | un giro su te stesso. | You miss me and I miss you. | Fingi di riandare avanti | con un salto, | poi a sinistra, con la finta che stai andando a destra, | che stai andando a destra. (da Il Ballo del Potere, n.4)
  • The circle symbolizes T'ai Chi, | wich is formless and above duality. | Here it is manifesting itself | as the progenitor of the universe. | It is divided into Yin, (the Dark), | and Yang, (the Light), | wich signify the Negative and Positive Poles, | pairs of opposites, | Passive and Active, | Female and Male, | Moon and Sun. (da Il Ballo del Potere, n. 4)
  • Gli aborigeni d'Australia | si stendono sulla terra, | con un rito di fertilità | ti lasciano il loro sperma. (da Il Ballo del Potere, n.4)
  • Volare così in alto da afferrare la preda ambita, | senza luoghi comuni né vane parole. | S'intrecciano lenzuola come sacre bende di sacerdoti egiziani. | Non saremo più né tu né io. (da La Preda, n. 5)
  • Come sempre le foglie cadono d'autunno, | d'autunno, d'autunno. | Intona i canti dei veggenti, | cedi alla saggezza, | alle scintille di fuochi ormai spenti, | regolati alle temperature, | alle frescure delle notti: | Lascia tutto e seguiti. (da Il mantello e la spiga, n. 6)
  • Lasci un'orma attraverso cui tu stesso | ti segui nel tempo e ti riconosci, | correvi con la biga nei circhi, | e fosti pure un'ape delicata, | il gentile mantello che coprì le spalle di qualcuno: | Lascia tutto e seguiti. | I tuoi occhi dunque trascorrono svagati, | ed ozi come una spiga. (da Il Mantello e La Spiga, n. 6)
  • I colli dei cigni splendono alla luce, | e mille barbagli trafiggono le palpebre, | il fuoco che bruciò Roma è solo sprazzo. | Così mi incendi. Con bugie di suoni mi possiedi. (da E' stato molto bello, n. 7)
  • Non domandarmi dove porta la strada, | seguila e cammina soltanto. (da E' stato molto bello, n. 7)
  • La circumnavigazione, | i nomi che si diedero alle cose, | la gioia ed il dolore dell' esistere, | l'enigma del consenso, | le emozionali imprese della specie, | fu quello che fu, | tutto fu quello che fu. (da Quello che Fu, n. 8)
  • Credo nella Reincarnazione, | in quel lungo percorso che fa vivere vite in quantità, | ma temo sempre l'oblio, la dimenticanza. | Giriamo sospesi nel vuoto, intorno all'invisibile, | ci sarà pure un Motore Immobile. (da Vite Parallele, n. 9)
  • "Alla deriva, alla deriva, | verso Nord, Nord-Ovest. | Profondità 370 metri, | 72° di Latitudine Est." | Per sopravvivere furono costretti ad uccidere i loro cani, | per sopravvivere. | Ma il 30 Agosto del 1916 | il leggendario capitano compariva a salvarli con un'altra nave (da Shakleton, n.10)
  • Sage Mir Warum, | in einem verlorenen Garten. | Sage Mir Warum, | deine Stimme horen. | Sage Mir Warum, | schweige bitte nicht. (da Shakleton, n. 10)

Ferro Battuto[modifica]

Etichetta: Universal, 2000, prodotto da Franco Battiato e Saro Cosentino.

  • Ho attraversato la vita inferiore, | seguendo linee per moto contrario. | Sfruttando per le mie vele, | flussi di controcorrente. | Cercando sempre le cause | che mi hanno insegnato ad andare | con disciplina anche contro le mie inclinazioni. | From time to time | I remember your face, | so near to me. (da Running Against the Grain, n. 1)
  • E adesso la mia vita fugge in diagonale, | ritorna prepotentemente un desiderio morale, | la mia vita cerca fughe in diagonale | per accelerare le calde influenze del sole. (da Running Against the Grain, n. 1)
  • Osservo la mia condizione, | il mio prezioso ed alterno passato, | le mie bizzarre imprese | sono mercurio colorato. | Un salto oltre ciò che abbassa, | pinna in alto mare. (da Running Against the Grain, n. 1)
  • Risuona un mambo nella cavea | e il mondo semplicemente gira. | Sull'orlo di un precipizio | mi inviti adesso a giocare. (da Bist du bei mir, n. 2)
  • Bist Du Bei Mir, | Geh Ich Mit Freuden, | Zum Sterben und | Zum Meiner Ruh, | Bist Du Bei Mir, | Mit Freuden. (da Bist Du Bei Mir, n. 2)
  • Verrà un altro temporale, sarà di nuovo estate, | e scoppieranno i suoi colori per le strade, | ci sentiremo crescere la voglia di viaggiare | e di incontrare nuovi amori che rifaranno credere. | Monti sorgenti, dalle acque appariranno le Baie dell'Incostanza, | le Valli dell'Incoerenza, per superare questa noia di vivere. | Prendi ciò che vuoi | dai tuoi giardini sospesi nell'anima. (da La Quiete dopo un Addio, n. 3)
  • Verrà un nuovo temporale e finirà l'estate, | la Quiete dei colori autunnali a riflettersi sulle strade e sugli umori, | come il dolce malessere dopo un Addio. (da La Quiete dopo un Addio, n. 3)
  • Il faut abandonner la personalitè pour retrouver votre "je". | Changer dame cheval et chevalier. | Changer d'habit baton et penseé. | (Retiens la nuit pour nous jusqu'à la fin du monde). (da Personalità Empirica, n. 4)
  • Quando non coincide più l'immagine che hai di te, | con quello che realmente sei, | e incominci a detestare i processi meccanici e i tuoi comportamenti. | E poi le pene che sorpassano la gioia di vivere, | coi dispiaceri che ci porta l'esistente. | Ti viene voglia di cercare spazi sconosciuti, | per allenare la tua mente a nuovi stati di coscienza. (da Personalità empirica, n. 4)
  • Se vuoi conoscere i tuoi pensieri di ieri osserva il tuo corpo oggi, | se vuoi sapere come sarai domani osserva i tuoi pensieri di oggi. (da Il cammino interminabile, n. 5)
  • Su tempu sta finennu na 'n ci pinzari, | macari aceddi sunu stanchi di cantari, | mi l'aia passatu tra peni e turmenti, | li peni di lu 'nfernu nan su nenti. | Curri e na stanca 'u cavaddu 'i Monreali. (da Il Cammino Interminabile, n. 5)
  • Rovine inseguono i ricordi, | ma io voglio vivere il presente senza fine. | Il giorno davanti a cui fugga questa notte. | Voglio lontananze d'azzurro per me. (da Lontananze d'Azzurro, n. 6)
  • Fu nefasta e temibile l'età del tempo, | di profonda ed irrimediabile umidità, | quando ancora non si distingueva l' aurora dal tramonto. (da Sarcofagia, n. 8)
  • Come può la vista sopportare l'uccisione di esseri, | che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue?[16] | Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche.[17] | Non è mostruoso desiderare di cibarsi, | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo. (da Sarcofagia, n. 8)
  • Accanto a un platano ingiallito | ti giurai amore per l'eternità, | mi risvegliavi un'innocenza preadamitica, e un'immobilità. | Ma l'uomo non è pietra di tungsteno, | e cambia spesso proprietà, | uccide sempre a tradimento con veleno | di invidia e d'infedeltà. (da Scherzo in Minore, n. 9)
  • Il Canto è Potere. | Si bagna come un prato, | si arrampica sugli alberi, | fa muovere il giroscopio, | spezza ogni inganno, | ha la forza di undici aquile, | fa smuovere il cuore al faraone. (da Il Potere del Canto, n. 10)

Dieci stratagemmi[modifica]

Etichetta: Universal, 2004, prodotto da Franco Battiato.

  • Scorrono gli anni nascosti dal fatto che c'è sempre molto da fare | e il tempo presente si lascia fuggire con scuse condizionali. (da Tra Sesso e Castità, n. 1)
  • Tra i sussurri, l' indolente ebbrezza | di ascendere e cadere qui, | tra la vita e il sonno, | la luce e il buio, | dove forze oscure da sempre si scatenano. (da Tra Sesso e Castità, n. 1)
  • Felici i giorni in cui il fato ti riempie di lacrime ed arcobaleni, | della lussuria che tenta i papaveri con turbinii e voglie... | Chissà perché avrò abdicato, con te riproverei... | Per capriccio, gioco, per necessità, | mi divido così, tra astinenza e pentimento, | tra Sesso e Castità. (da Tra Sesso e Castità, n. 1)
  • Giorni e mesi corrono veloci, | la strada è oscura e incerta, | e temo di offuscarmi. | Non prestare orecchio alle menzogne, | non farti soffocare dai maligni, | non ti nutrire di invidie e gelosie. (da Le Aquile Non Volano A Stormi, n. 2)
  • In silenzio soffro i danni del tempo, | le aquile non volano a stormi, | vivo è il rimpianto della via smarrita, | nell'incerto cammino del ritorno. (da Le Aquile Non Volano A Stormi, n. 2)
  • Salta su un cavallo alato | prima che l'incostanza offuschi lo Splendore. (da Le Aquile Non Volano A Stormi, n. 2)
  • Shizukani tokino kizuni kurushimu, | murewo kundewa tobanai taka, | furuki oshiewo tadotte, | kokoronomamani konokanashimiwo norikoete. (da Le Aquile Non Volano a Stormi, n. 2)
  • Tensioni di tensioni di frustrazioni si manifestano, | nel nostro seme si nascondono, | si riproducono germi di desideri infetti. | In my dreams I see you in a different way, | the emotional colours of life are changing completely. (da Ermeneutica, n. 3)
  • Mostruosa creatura (human virus), | il suo nome è fanatismo, | solo quando il sacro parla (human virus), | l'eccelso prende forma. (da Ermeneutica, n. 3)
  • Deus est filius dei. | Tutte le macchine al potere | gli uomini a pane ed acqua. | And what is cosmos? | What is the meaning of the world? | History is bunk. (da Ermeneutica, n.3)
  • Eiacula precocemente l'impero, | ritorna il circolo dei combattenti, | gli stati servi si inchinano | a quella scimmia di presidente. (da Ermeneutica, n.3)
  • S'invade, s'abbatte, s'insegue, s'ammazza il cattivo, | si inventano democrazie. (da Ermeneutica, n. 3)
  • Mi tiene immobile nei limiti, | l'ossessione dell'io. (da Fortezza Bastiani, n. 4)
  • E mi svegliai con l'aria di pioggia recente | che aveva lasciato frammenti di gioia. (da Fortezza Bastiani, n. 4)
  • E' vero che sul Mar Nero, | sul Mare Nero, | le rose fioriscono tre volte? | E' vero che le colonne doriche | vanno in briciole | e si sente parlare di distanze | per andare ad Alessandria d'Egitto? | Fasto della vecchia Europa. | L'Odore di Polvere da Sparo | sparso per quartieri mentre una banda | accompagna le reliquie della santa, | impulsi religiosi dell'Occidente. Accidente. (da L'Odore di Polvere da Sparo, n. 5)
  • La parte sinistra di Baku | guardando il porto. (da L'Odore di Polvere da Sparo, n. 5)
  • What glorious light, | wisdom without bound, | wrapt in eternal solitary shade. | The impenetrable gloom of light intense | impervious inaccessible immense. (da I'm that, n. 6)
  • We're come from stars' cosmic nature, | now we are destroying the future. (da I'm That, n. 6)
  • What joy to breathe the scent of open air, | wich dies like the last rays of the sun, | no mortal man has lifted my veil. | I'm neither Muslim, nor Hindu, | nor Christian, nor Buddhist, | I'm not for the hammer neither for the sickle | and even less for the tricolour flame | because I'm a musician. (da I'm That, n. 6)
  • Nella sventura non ti colga sgomento, | per te non sorga il giorno | che alla tua gioia sia compenso di dolore. | Ah, quante volte un malefico vento ti colse, | ma il soave profumo risaturò subito l'aria. (da Conforto alla Vita, n. 7)
  • La sera insegna ad attendere il giorno, | che arriva come sempre a chiudere i passaggi della notte. (da Conforto alla vita, n. 7)
  • L'autentico sentimento scientifico è impotente davanti all'universo. | L'inflazione che caccia nelle mani dell'individuo, | in un gesto solo, un miliardo di marchi, | lasciandolo più miserabile di prima, | dimostra punto per punto che il denaro è un'allucinazione collettiva. (da 23 Coppie di Cromosomi, n. 8)
  • To be a kangaroo, | To be a spider, | Metamorphosis is coming. (da 23 Coppie di Cromosomi, n. 8)
  • Tempi tumultuosi, e quindi resto confinato nella mia stanza, | immobilizzato da così tanta lontananza al mondo, | mi sento estraneo. (da Apparenza e Realtà, n. 9)
  • Bisognerà per forza | attraversare alla fine | la porta dello spavento supremo (da La Porta dello Spavento Supremo, n. 10)
  • Il nulla emanava la pietra grigia, | e attorno campi di zafferano, | passavano donne bellissime, | in sete altere. (da La Porta dello Spavento Supremo (il Sogno), n. 10)

Il vuoto[modifica]

Etichetta: Universal, 2007, prodotto da Franco Battiato.

  • Tempo non c'è tempo, sempre più in affanno, | inseguo il nostro tempo, | vuoto di senso, senso di vuoto. (da Il vuoto, n. 1)
  • Tu sei quello che tu vuoi ma non sai quello che tu sei. (da Il vuoto, n. 1)
  • Danni fisici, psicologici, | collera e paura, stress, | sindrome da traffico, ansia, | stati emotivi, primordiali malesseri, | pericoli imminenti e ignoti disturbi sul sesso. | "Venti di profezia parlano di Dei che avanzano". (da Il vuoto, n. 1)
  • Passavamo così, attraverso impervie vie, | i giorni della monotonia, | tutte e due le labbra sulle tue, | gli attimi vissuti intensamente sono spenti. | Stare insieme a te fu il delirio | di una storia della nostra estrema diversità, | e mi innamorai ossessivamente | per distruggermi. (da I Giorni della Monotonia, n. 2)
  • Giorni d'immensa meraviglia, | e giorni di cattività, | tra noi due poi scoppiò il diluvio. | Lux eterna domine in excelsis deo. (da I giorni della monotonia, n. 2)
  • Sto con me, fra noi due ho scelto me. (da I Giorni della Monotonia, n. 2)
  • L'allegrezza del vento fuga i cattivi pensieri, | mentre la mia ombra fugge via, le giornate si accorciano, | la sera, i fuochi inondano i dintorni di luce. | La tristezza non prevale su me, | col canto la tengo lontana, | le giornate si allungano, | sto aspettando l'estate. (da Aspettando l'Estate, n. 3)
  • Anche se non ci sei tu sei sempre con me, | per antiche abitudini, | perché ti rivedrò dovunque tu sia. (da Aspettando l'estate, n. 3)
  • Rovinò lungo la china, solo chi ha un destino rovina, | non voglio che l'impuro ti colga, | ti darò a una rondine in volo. (da Niente è Come Sembra, n. 4)
  • Niente è come sembra, niente è come appare, | perché niente è reale. (da Niente è Come Sembra, n. 4)
  • I was in my car, | watching for the bend, | I was looking for you. | Dal balcone ammiravo il vuoto, | che ogni tanto un passante riempiva... | è stato solo un presentimento. (da Niente è Come Sembra, n. 4)
  • Pensieri leggeri si uniscono alle resine dei pini, | si fa chiara la mente come nuvola, | pensieri leggeri si uniscono alle luci ed ai colori | al silenzio lontano delle nuvole. (da Tiepido Aprile, n.5)
  • Entri dentro le case, | Tiepido Aprile, | risvegli all'amore | gli amanti. | Mi affido al vento, | ai profumi del tempo, | agli umori delle stagioni, | a meridione. (da Tiepido Aprile, n.5)
  • Dov'è che stiamo andando nel succedersi del tempo, | avrai un progetto o no per la tua vita? Andiamo. (da The Game is Over, n. 6)
  • To ask the mind to kill the mind | is like making the thief, | when I reach the selfish stage | I enjoy a certain pleasure, | but sometimes a vague fear | which I cannot describe. (da The Game is Over, n. 6)
  • La primavera cominciò un po' di tempo prima, | e l'erba si vedeva appena e noi stavamo bene. (da Era l'inizio della primavera, n. 7)
  • Io sono. Io Chi Sono? | Il cielo è primordialmente puro ed immutabile, | mentre le nubi sono temporanee. | Le comuni apparenze scompaiono | con l'esaurirsi di tutti i fenomeni. | Tutto è illusorio, privo di sostanza. | Tutto è vacuità. (da Io Chi Sono?, n. 8)
  • Però in una stanza vuota la luce si unisce allo spazio, | sono una cosa sola, indivisibili. (da Io chi sono?, n. 8)
  • Le azioni del mondo non influenzano il sole, | ed i nemici, è sicuro, sono dentro di noi, | com'è possibile restare ciechi per così lungo tempo. | Mi trovavo a lottare contro i miei fantasmi, | spostandomi in avanti per quanto lo permette la catena, | scopersi per caso lo stato che ascende alla Gioia. (da Stati di Gioia, n.9)
  • Masticavo semi di mela alla luce del mattino, | le increspature dell'aria sembravano pulsare. (da Stati di gioia, n. 9)
  • Riti di Purificazione dentro Stati di Gioia, | senza LuceOscurità. (da Stati di Gioia, n. 9)

Fleurs 2[modifica]

Etichetta: Mercury, 2008, prodotto da Franco Battiato.

  • Ed è in certi sguardi... | che si nasconde l'infinito. (da Tutto l'universo obbedisce all'amore[18], n. 1)
  • Io ti guardavo e sognavo una vita tutta con te, | ma i sogni belli non si avverano mai. (da Era d'estate, n. 2)

Inneres Auge – Il tutto è più della somma delle sue parti[modifica]

Etichetta: Universal, 2009, prodotto da Franco Battiato.

  • Come un branco di lupi | che scende dagli altipiani ululando, | o uno sciame di api, | accanite divoratrici di petali odoranti, | precipitano roteando come massi, | da altissimi mondi in rovina. | Uno dice, che male c'è, | a organizzare feste private, | con delle belle ragazze, | per allietare primari e servitori dello stato? | Non ci siamo capiti, | e perché mai dovremmo pagare, | anche gli extra a dei rincoglioniti? (da Inneres Auge[19], n. 1)
  • La linea orizzontale | ci spinge verso la materia, | quella verticale verso lo spirito. (da Inneres Auge, n. 1)
  • Con le palpebre chiuse, | si intravede un chiarore, | che con il tempo, e ci vuole pazienza, | si apre allo sguardo interiore. | Inneres Auge, das Innere Auge. (da Inneres Auge, n. 1)
  • Ma quando ritorno in me, | sulla mia via, a leggere e studiare, | ascoltando i grandi del passato, | mi basta una sonata di Corelli | perché mi meravigli del Creato. (da Inneres Auge, n. 1)
  • We cannot excuse you | for your behaviour, | the great China, | the divine empire, | has fallen into dishonour. | Politicians kill the monks, | refusing to listen and to reason. | Keep your hands off Tibet now. (da Tibet, n. 9)
  • 'U sennu stamu piddennu 'u sennu, | ti ni stai accuggennu unni stamu jennu a finiri. (da 'U Cuntu, n. 10)
  • Hic et nunc non habeo dispositionem mentis, | latus mundi insanus est, | malus imbutus malis libidinibus. (da 'U Cuntu, n. 10)

Apriti Sesamo[modifica]

Etichetta: Universal, 2012, prodotto da Franco Battiato.

  • Era magnifico quel tempo, com'era bello, | quando eravamo collegati, perfettamente, | al luogo e alle persone che avevamo scelto, prima di nascere. (da Un irrestibile richiamo, n. 1)
  • Un suono di campane, | lontano, irresistibile il richiamo | che invita alla preghiera del tramonto. (da Un irresistibile richiamo, n.1)
  • Gentile è lo specchio, | guardo e vedo | che la mia anima ha un volto, | ti saluto divinità della mia terra, | il richiamo mi invita. (da Un irresistibile richiamo, n.1)
  • Lascio agli eredi l'imparzialità, | la volontà di crescere e capire, | uno sguardo feroce ed indulgente | per non offendere inutilmente. (da Testamento, n.2)
  • Peccato che io non sappia volare, | ma le oscure cadute nel buio mi hanno insegnato a risalire. (da Testamento, n. 2)
  • E mi piaceva tutto della mia vita mortale, | noi non siamo mai morti, e non siamo mai nati. (da Testamento, n. 2)
  • Viva la Gioventù, che fortunatamente passa, | senza troppi problemi. | Vivere è un dono che ci ha dato il Cielo. (da Quand'ero giovane, n. 3)
  • Ciò che deve accadere accadrà, | qualunque cosa facciamo per evitarlo, | ciò che deve accadere accadrà | perché è già accaduto. (da Eri con me, n.4)
  • Eri con me, ma io non ero con te, | sei con me, ma io non sono con te, | ero con te, ma tu non eri con me. (da Eri con me, n. 4)
  • Vorrei tornare indietro, | per rivedere il passato, | per comprendere meglio, | quello che abbiamo perduto. (da Passacaglia, n. 5)
  • Millions of shadows walking into nothingness. (da La polvere del branco, n. 6)
  • Un antico detto, cinese o tibetano, forse arabo-siciliano, dice così: | Caliti junku 'ca passa la China, | caliti junku, da sira 'a matina. (da Caliti Junku, n. 7)
  • La Mente è qualcosa di stupefacente, un tesoro, | che soddisfa il desiderio, uno scrigno, | di ogni possibile cosa. (da Aurora, n. 8)
  • Il denaro striscia come il serpente, | nelle città d'occidente così si celebra, | ma da qualche parte un uomo nuovo sta nascendo. (da Il serpente, n. 9)

Torneremo ancora[modifica]

Etichetta: Sony Music, 2019, prodotto da Franco Battiato.

  • La vita non finisce | È come il sogno | La nascita è come il risveglio | Finché non saremo liberi | Torneremo ancora | Ancora e ancora. (da Torneremo ancora, n. 1)

Citazioni su Franco Battiato[modifica]

  • Battiato [...] è considerato un autore intellettuale, e invece tu ti vai a fare l'analisi dei suoi testi e sono delle minchiate assolute: citazioni su citazioni e nessun significato reale. (Michela Murgia)
  • È una grande personalità, un tesoro nazionale, il rappresentante della migliore cultura siciliana e italiana. (Jim Kerr)
  • Una canzone del 1991 del cantautore Battiato, intitolata Povera patria, riuscí a cogliere in anticipo lo spirito dei tempi. L’Italia vi era rappresentata «schiacciata dagli abusi del potere | di gente infame che non sa cos’è il pudore», abitata da «governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!», ma «la primavera tarda ad arrivare […] non cambierà, non cambierà, | no cambierà, forse cambierà». Dalla canzone Viva l’Italia del 1979 di De Gregori, in cui era orgogliosamente rivendicata, con esplicito riferimento alla strage di piazza Fontana, «l’Italia del 12 dicembre, | l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre, | l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste, | viva l’Italia, l’Italia che resiste», erano trascorsi soltanto dodici anni, ma quelle parole sembravano provenire da un’altra epoca. La percezione di questa sfasatura temporale derivava dal fatto che la canzone di De Gregori illuminava il passato della nazione mentre quella di Battiato il suo futuro: come se in quell’arco di tempo sospeso e improvvisamente dilatato, l’Italia fosse stata presa in un vortice, sollevata da un turbine e poi precipitata giú. (Miguel Gotor)
  • Una volta venne a trovarci a Montreux mentre stavamo incidendo Zero e passammo con lui due giorni meravigliosi in cui ci insegnò tantissimo. Io poi, [...] sono sempre alla ricerca di un padre. Non solo in musica: ci portò a un ristorante mediorientale, lui ordinava in arabo. Noi però, non so come, siamo riusciti a portarlo da McDonalds: non c'era mai stato. Gli abbiamo fatto assaggiare le patatine col ketchup. All'inizio era sospettoso, prende la patatina la intinge nel ketchup: "Ragazzi è buonissima! Che cosa mi sono perso..." (Morgan)

Alice[modifica]

  • [In riferimento alla malattia degenerativa che aveva colpito Battiato] Era sempre Franco. Lo è sempre stato, al di là della manifestazione esteriore. Anzi forse quel giorno lo era ancora di più.
  • Il mio desiderio era quello di essere strumento di ciò che Franco ha trasmesso musicalmente e ciò che ha veicolato. Questo per me è fondamentale: ciò che Franco ci ha lasciato è un bene prezioso che va innaffiato, alimentato e tenuto sempre vivo per quanto non ce ne sarebbe bisogno. Ci sono i suoi dischi, i suoi film, i suoi quadri a testimoniare quello che era il suo pensiero e la sua cultura. Si definiva “uomo-musica”. Era unico.
  • L'ultima volta l'ho visto a Milo nel 2020. Sono andata a trovarlo a casa sua e siamo stati insieme tutto il giorno. Sono stati momenti intensi in cui le parole non servivano.
  • Negli anni 80 Franco ed io avevamo interessi comuni oltre la musica. Entrambi eravamo arrivati, per strade diverse, agli insegnamenti del filosofo e mistico Gurdjieff. Nel 1981 mi era stato regalato il suo Incontri con uomini straordinari, ci vollero due anni prima che lo aprissi: lo lessi d'un fiato. Ero finalmente pronta.
  • [«Quanto Battiato ha inciso nel suo percorso?»] Tantissimo. Prima di incontrare Franco probabilmente avrei smesso di cantare perché ci avevo già provato 2 volte, non riuscendo a realizzare quel che desideravo.

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista di Claudio Fabbretti, Franco Battiato. Evadere le regole dell'universo, Ondarock.it.
  2. Da Battiato bibliofilo: Credo nel passaggio da un'esistenza all'altra, Ragusa News, 13 settembre 2010.
  3. Da Battiato: «Il Paese pensa a rubare, io ero corpo estraneo della politica», Corriere della Sera, 6 maggio 2013.
  4. Dall'intervista di Giuseppe Videtti, Franco Battiato, Repubblica.it, 27 novembre 2011.
  5. Citato in Gianluca Magi, Il Gioco dell'Eroe. La porta della percezione per essere straordinario in un mondo ordinario, Il Punto d'Incontro, 2012. p. 6.
  6. Citato in Aldo Nove, Franco Battiato, Sperling & Kupfer, 2020. p. 186.
  7. Da Gloria Pozzi, Battiato: " si' scrivo un film con Ghezzi. cerchiamo un bancario aspirante compositore ", Corriere della Sera, 23 giugno 1994, p. 29.
  8. Dall'intervista realizzata presso il Centro Sicilia, in occasione della consegna del Premio Trinacria. Video disponibile in Intervista a Franco Battiato al centro Sicilia , Youtube.com.
  9. Da una dichiarazione all'uscita di Gommalacca, 1998. Audio disponibile su Fenice.info.
  10. Da un intervento rilasciato in occasione del Festival Gaber nel 2010, ripreso da LaStampa.it; citato in Festival Gaber: Battiato e Morgan Made in Italy che vale la pena, Inartemorgan.it, 23 luglio 2010.
  11. Da Che tempo che fa, Rai Tre, 6 novembre 2004.
  12. Citato in Enzo Biagi, Sicilia, l' isola degli italiani esagerati, Corriere della Sera, 15 agosto 1998, p. 17.
  13. Dall'intervista Battiato: 'Una scelta di vita aiuta il corpo e la mente', la Repubblica.it, 25 giugno 2008.
  14. Non per caso; in Gaber, Giorgio, il Signor G. Raccontato da intellettuali, amici, artisti, a cura di Andrea Pedrinelli, Kowalski, Milano, 2008, pp. 141-142. ISBN 978-88-7496-754-4
  15. a b c d e f g Testo di Franco Battiato e Manlio Sgalambro.
  16. Cfr. Plutarco: «Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali?».
  17. Cfr. Odissea: «Fremevano le pelli, muggivano sugli spiedi le carni | cotte e crude: s'udiva una voce come di vacche».
  18. Scritta con Carmen Consoli.
  19. Scritta con Manlio Sgalambro.

Filmografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]