Vangelo di Pietro
Vangelo di Pietro, vangelo apocrifo in lingua greca attribuito a Pietro apostolo.
Ma dei Giudei nessuno si lavò le mani: né Erode né alcuno dei suoi giudici. E Pilato, visto che essi non volevano lavarsi, se ne andò.
Allora il re Erode comanda che il Signore sia tenuto in arresto, dicendo loro: – Tutto ciò che vi ho ordinato di fargli, fatelo!
Citazioni
[modifica]- Poi presero due malfattori e crocifissero in mezzo a loro il Signore. Ma egli taceva, come se non sentisse alcun dolore. (IV, 10)
- Era mezzogiorno, e l'oscurità ricoprì tutta la Giudea. Ed essi furono sbalorditi e temettero che il sole fosse già calato, mentre egli era ancora vivo, poiché è loro prescritto: «Il sole non deve calare su uno che sia stato appiccato».
E uno di essi disse: – Dategli da bere fiele con aceto, – ed essi, fatta la miscela, gliela diedero da bere.
Così compirono tutte le cose, colmando la misura delle loro colpe sopra il proprio capo.
E molti si aggiravano con lanterne, credendo che fosse notte, e cadevano.
E il Signore gridò con gran voce, dicendo: – O forza mia, o forza mia, mi hai abbandonato! –. E detto questo, fu assunto. (V, 15 – 19) - Allora i Giudei, gli anziani e i sacerdoti, riconoscendo quanto male avevano fatto a se stessi, cominciarono a battersi il petto e a dire: – Maledizione alle nostre colpe! È sceso il giudizio e la fine per Gerusalemme!
Intanto io e i miei compagni eravamo afflitti e, feriti nell'animo, ci tenevamo nascosti: infatti eravamo ricercati da loro come malfattori e intenzionati di incendiare il Tempio. (VII, 25 – 26) - All'albeggiare del sabato, molto per tempo, giunse una grande moltitudine da Gerusalemme e dai dintorni, per vedere il sepolcro sigillato.
Ma durante la notte, in cui cominciò la domenica, mentre i soldati facevano la guardia, a due a due per ogni turno, una gran voce venne dal cielo.
Ed essi videro i cieli spalancarsi e due uomini scendere di là, avvolti in una grande luce, e avvicinarsi al sepolcro.
E quella pietra che era stata spinta contro l'apertura, ruotando da sola, si ritirò da un lato e il sepolcro fu aperto e ambedue i giovinetti entrarono dentro. (IX, 34 – 37) - Allora quei soldati, vedendo ciò, svegliarono il centurione e gli anziani: infatti erano anche loro presenti, per fare la guardia.
E mentre stanno raccontando ciò che hanno visto, di nuovo vedono uscire dal sepolcro tre uomini: due sostenevano l'altro, e una croce li seguiva.
La testa dei due giungeva fino al cielo, mentre quella di colui che era condotto per mano da loro oltrepassava i cieli.
E udirono una voce dai cieli che diceva: – L'hai annunziato ai dormienti?
E si udì rispondere dalla croce: – Sì. (X, 38 – 42)
Era l'ultimo giorno degli Azimi, e molti partivano per far ritorno alle loro case, essendo finita la festa.
Ma noi, i dodici discepoli del Signore, piangevamo ed eravamo afflitti; e ciascuno, pieno di tristezza per quello che era accaduto, se ne andò a casa sua.
Ma io, Simone Pietro, e mio fratello Andrea, prese le nostre reti, ci dirigemmo verso il mare, ed era con noi Levi, figlio di Alfeo, che il Signore...
Bibliografia
[modifica]- Vangelo di Pietro, in I Vangeli apocrifi, a cura di Marcello Craveri, Einaudi, Torino, 2005. ISBN 88-06-17914-4
Voci correlate
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