Vizio di forma (film)

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Vizio di forma

Immagine Inherent Vice logo.png.
Titolo originale

Inherent Vice

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2014
Genere giallo, commedia, drammatico, grottesco
Regia Paul Thomas Anderson
Soggetto Thomas Pynchon (romanzo)
Sceneggiatura Paul Thomas Anderson
Produttore Paul Thomas Anderson, Daniel Lupi, Joanne Sellar
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Vizio di forma, film statunitense del 2014 con Joaquin Phoenix e Josh Brolin, regia di Paul Thomas Anderson.

Incipit[modifica]

Arrivò dal vicolo e salì le scale sul retro, come faceva sempre. Doc non la vedeva da più di un anno. Nessuno la vedeva. All'epoca portava sempre i sandali, il pezzo di sotto di un bikini a fiori e una maglietta stinta di Country Joe and the Fish, ma stasera era in tenuta da terraferma, i capelli più corti di come lui li ricordava: il tipo di look che ai tempi giurava di non volere. (Sortilège) [come voce fuori campo]

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Quando stavano insieme passavano settimane senza che sul viso comparisse niente di più complicato di un broncio. Ora stava presentando a Doc una combinazione di espressioni che lui non riusciva minimamente a interpretare. A pensarci bene non c'era mai stato così tanto dolore nella sua voce. (Sortilège) [come voce narrante]
  • Doc passò in rassegna le domande che non aveva fatto a Shasta. Tipo: quanto era arrivata a dipendere dal livello di agi e di poteri che le garantiva Wolfmann? E domanda più impossibile di tutte: quanta passione provava veramente per il vecchio Mickey? Doc conosceva la risposta: "lo amo". Che altro? Con la tacita postilla che di quel verbo ultimamente si facesse fin troppo uso. (Sortilège) [come voce narrante]
Like Godzilla sez to Mothra, man, "let's go eat someplace."
  • E così quando Doc e Denis entrarono nel locale quella sera non era la solita fame chimica da fattoni, era qualcos'altro. E dato che Nettuno stava finalmente uscendo dal brutto trip dello Scorpione ed entrando nella luce spirituale del Sagittario doveva essere per forza qualcosa legato all'amore e io credevo di sapere cosa. (Sortilège) [come voce narrante]
  • Non andavo bene in storia, ma... ebrei e fratellanza ariana... Non c'è di mezzo dell'odio? (Larry "Doc" Sportello)
  • Ciao, bello! Non voglio che paghi l'affitto. L'affitto è uno sbattimento. Voglio vederti in una casetta tutta tua. Ai Channel View Estates il complesso residenziale di artisti più forte che potete trovare. Basta pallose verifiche sul credito! Basta caparre minime triffaldine! Non è roba per te. No, senti qua: cucina completa con forno automatico autopulente e angolino colazione. Alla grande! Con posto macchina incluso e garage per due auto. E soprattutto una vista sulle chiuse del canale Dominguez si può descrivere solo in due parole: che sballo! (Bigfoot) [vestito da hippie in uno spot televisivo]
  • Quelli erano tempi pericolosi, astrologicamente parlando, per i tossici specie quelli in età adolescenziale, che erano nati quasi tutti sotto un aspetto di novanta gradi, l'angolazione più infausta che esiste, fra Nettuno, il pianeta dei tossici e Urano, il pianeta delle sorprese brusche. (Sortilège) [come voce narrante]
  • A qualcuno piace il Monopoly e gioca con i fondi federali dell'edilizia? (Larry "Doc" Sportello)
  • A volte, quelli che restavano in vita si rifiutavano di ammettere che le persone che amavano o che frequentavano abitualmente fossero davvero morte. Si inventavano storie alternative di ogni tipo per illudersi che non fosse vero. (Sortilège) [come voce narrante]
  • Ognuno dei due aveva pian piano trovato una diversa corrente karmica e aveva visto l'altro scivolare verso un diverso destino... finisce mai davvero? Certo che sì, era finita. (Sortilège) [come voce narrante]
  • Doc non era mai riuscito a capire cosa ci trovasse Shasta in lui, a parte che era praticamente l'unico fra i tossici che conosceva a non farsi di eroina, il che lasciava un sacco di tempo libero per loro due. (Sortilège) [come voce narrante]

Dialoghi[modifica]

  • Clorinda [prendendo le ordinazioni]: Ciao, sono Clorinda. Cosa vi porto?
    Sauncho Smilax: Ehm, vediamo, direi che prendo il polpettone di acciughe per cominciare e il filetto di razza. ...Se glielo chiedo in pastella di birra?
    Clorinda: Lo stomaco è suo. E per lei bel tipino?
    Larry "Doc" Sportello: Uhm. Le crocchette di medusa in salsa teriyaki e l'anguilla trovatore. Grazie.
    Clorinda: Ok. E da bere, signori? Meglio sbronzarvi prima di un pranzo così!
  • Hope Harlingen: L'incontro poteva essere carino, invece fu squallido. Già da Oscar, a San Ysidro.
    Larry "Doc" Sportello: Oh, Signore.
    Hope Harlingen: Ero appena entrata di corsa in un gabinetto, senza controllare prima, e mi ero messa già il dito in gola, sì, per vomitare il palloncino di "ero" che avevo comprato e c'era seduto Coy. Digestione da gringo, stava per farsi una cacata gigante. E tutti e due molliamo nello stesso momento: praticamente riempiamo il cesso di vomito e di merda. E lui ha la mia testa fra le gambe e per complicare le cose ha anche un'erezione.
    Larry "Doc" Sportello: Certo...
    Hope Harlingen: Da cosa nasce cosa e abbiamo cominciato a bucarci insieme regolarmente. Poi è arrivata la piccola Amethyst. Non so se lei è debole di stomaco. Ecco come l'avevamo ridotta. [porge a Doc una polaroid] Mi facevano giustamente notare che le arrivava eroina dal latte che poppava da me.
    Larry "Doc" Sportello [guarda la foto]: Aaaaaaaah! [torna impassibile] Mh-mh.
    Hope Harlingen: Chi poteva permettersi latte in polvere? Certo, ne è passato di tempo da allora.
    Larry "Doc" Sportello: Sì, mi sembra che lei stia molto meglio.
    Hope Harlingen: Mi occupo di droga.
    Larry "Doc" Sportello: Scusi?
    Hope Harlingen: Faccio counseling.
    Larry "Doc" Sportello: Ah.
    Hope Harlingen: Cerco di dire ai ragazzini come usarla con giudizio. [Doc la guarda perplesso] Che gliene pare dei miei dentini? Gli piacciono?
    Larry "Doc" Sportello: No... Io-io... Sì... Sì... Non ci ho fatto caso.
    Hope Harlingen: L'eroina ti succhia via il calcio come un vampiro. La usi per un po' e puoi dire ai denti "Ciao-ciao!" E quello è il meno.
  • [Dopo che Bigfoot si è mangiato un vassoio di marijuana]
    Larry "Doc" Sportello: Stai bene, fratello?
    Bigfoot: Non sono tuo fratello.
    Larry "Doc" Sportello: No, ma un guardiano ti farebbe bene.
  • Puck Beaverton[ultime parole]: Una sorpresina per te, fattone. è arrivato un carico ricco di pura "numero 4". Non ci ha messo le mani nessuno, nel viaggio tra il triangolo d'oro e la tua vena pulsante. Se mi dai un minuto vado e te ne prendo un pò. Non ti muovere, eh! [Se ne va, ma mentre va a prendere la droga Doc si libera e, al suo ritorno, lo colpisce coi resti di un lavandino, igniettandogli poi direttamente nel cervello tutta la droga]
    Adrian Prussia[ultime parole]:Puck! Puck!

Explicit[modifica]

Shasta: Ricordi quel giorno quando la tavoletta ouija ci fece uscire col temporale? Mi sento allo stesso modo stasera. Solo noi, insieme. Un po' come stare sott'acqua. Il mondo, tutto quanto, da un'altra parte, lontano...
Larry "Doc" Sportello: Be', è stata Sortilège a farcelo fare.
Shasta: No.
Larry "Doc" Sportello: Mh-mh. Con quella tavoletta.
Shasta: Lei conosce cose, Doc. Forse cose di noi che noi non conosciamo.
Larry "Doc" Sportello: Non significa che torniamo insieme.
Shasta: Certo che no.

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