Giardino zoologico
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Citazioni sul giardino zoologico o zoo.
- È noto che molti animali selvaggi non vivono affatto bene in cattività: strappati dall'ambiente naturale e rinchiusi negli zoo, dapprima sono esagitati e frustrati perché non riescono a svolgere le loro normali attività e, in seguito, divengono apatici e inattivi, vere e proprie ombre di se stessi. Certi diventano addirittura perversi e distruttivi. (James Rachels)
- Gli zoo pubblici nacquero all'inizio dell'epoca che avrebbe visto scomparire dalla vita quotidiana gli animali. Lo zoo dove la gente va per incontrare gli animali, per osservarli, per vederli, è in realtà un monumento all'impossibilità di tali incontri. (John Berger)
- I prigionieri degli zoo, fatta salva qualche eccezione, sono dei malati mentali, ossessionati dalla loro condanna, frustrati, ansiosi e aggressivi. (Philippe Diolé)
- In uno zoo un estraneo non può mai incontrare lo sguardo di un animale. Lo sguardo dell'animale ha tutt'al più un guizzo e poi passa oltre. Gli animali guardano lateralmente. Guardano ciecamente al di là. Scrutano meccanicamente. [...] Quello sguardo tra l'animale e l'uomo, che deve aver svolto un ruolo importante nello sviluppo della società umana, e con cui, in ogni caso, gli uomini hanno sempre vissuto fino a poco meno di un secolo fa, è ormai estinto. (John Berger)
- Ma, nelle condizioni in cui di solito li si tiene nei giardini zoologici, i più infelici sono, di gran lunga, quegli animali intelligenti e vivaci di cui ho parlato prima a proposito del logorio dei nostri nervi. Essi però non suscitano quasi mai la compassione dei visitatori dello zoo, e tanto meno queste creature intelligenti ed evolute fanno pietà quanto più, sotto l'influsso della severa prigionia, si riducono ad essere dei poveri idioti, delle miserevoli caricature di se stessi. Mai nel pubblico ho colto un segno di compassione di fronte alle piccole gabbie dei grossi pappagalli. [...] E proprio i grossi pappagalli sono non solo intelligenti, ma anche incredibilmente vivaci, in senso sia fisico sia psichico, e assieme ai grossi corvi sono forse gli unici fra gli uccelli a conoscere quella forma di sofferenza che tormenta anche l'uomo in stato di cattività, la noia. (Konrad Lorenz)
- Non parlate di «progresso» in termini di longevità, sicurezza o comodità prima di avere confrontato gli animali che vivono rinchiusi in uno zoo con quelli che vivono in natura. (Nassim Nicholas Taleb)
- Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale. | Vengo anch'io? No, tu no. | Per vedere come stanno le bestie feroci | e gridare "Aiuto aiuto, è scappato il leone" | e vedere di nascosto l'effetto che fa. (Enzo Jannacci)
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