Anastasia (film 1997)
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Anastasia
Titolo originale |
Anastasia |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 1997 |
Genere | animazione |
Regia | Don Bluth, Gary Goldman |
Sceneggiatura | Susan Gauthier, Bruce Graham, Bob Tzudiker, Noni White |
Produttore | Don Bluth, Gary Goldman |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
Musiche: David Newman |
Anastasia, film d'animazione statunitense del 1997, regia di Don Bluth e Gary Goldman.
Frasi
[modifica]- Ci fu un tempo, non molti anni or sono, in cui vivevamo in un mondo incantato fatto di eleganti palazzi e di feste grandiose. L'anno era il 1916 e mio figlio Nicola era lo zar di tutte le russie. Stavamo festeggiando il trecentesimo anniversario dell'ascesa al trono della nostra famiglia, e quella sera nessuna stella era più brillante della nostra dolce Anastasia, la mia più giovane nipote. (Maria)
- Tu credi di poter bandire il grande Rasputín, per mezzo dei poteri di cui sono investito! Sono io che bandisco te e ti maledico! Ascolta le mie parole! Tu e la tua famiglia morirete entro quindici giorni! Io non mi darò pace finché non vedrò la stirpe dei Romanov estinta per sempre! (Rasputin)
- Da quel momento la scintilla dell’insoddisfazione del nostro paese, si trasformò in quella fiamma che avrebbe distrutto per sempre la nostra vita! (Maria)
- Quella notte furono distrutte molte vite. Quello che era sempre stato, adesso era scomparso per sempre. E la mia Anastasia, la mia adorata nipote, da quel giorno non l'ho mai più vista. (Maria)
- Magnifico... Un cane vuole che vada a San Pietroburgo! (Anastasia)
- Ma certo, che ringrazio... Ringrazio di essermene andata! (Anastasia)
- Questo posto... è come il ricordo di un sogno... (Anastasia)
- Do Svidanjia, vostra grazia! (Rasputin)
- Ecco quello che detesto di questo paese: anche il visto deve essere rosso! Dobbiamo andarcene nella sala macchine prima che arrivino le guardie! (Vladimir)
- Ma certo, prendiamocela con il pipistrello, adesso... Come, no! (Bartok)
- E qui troverai il tuo passato... Il compito mio è finito... Io non posso sperare, tu mi dovrai lasciare... (Dimitri)
- Sta parlando di una persona o di un bignè? (Anastasia) [a Dimitri, mentre Vlad descrive Sophie]
- Cuor non dirmi no, | forza non lasciarmi, | non abbandonarmi qui... | È la vita che | mi offre un'occasione, | ma io ho paura, sì... | Oh, il mondo è immenso se non hai | dei ricordi | dietro te... (Anastasia)
- Eccomi nonna, sono io, Anastasia. (ultima candidata per il ruolo di Anastasia)
- Che cosa ti hanno insegnato in quell'orfanotrofio? (Dimitri) [dopo che Anastasia gli ha dato un candelotto di dinamite in mano]
- Ti prego fa che si ricordi di me. (Anastasia)
- Ma tu hai la bellezza di tua madre, Alexandra, imperatrice di tutte le russie. (Maria)
- Questa dolce melodia è il ricordo di sempre. Tu con me amor mio quando viene dicembre. (Anastasia e Maria)
Dialoghi
[modifica]- Dimitri: Smetti di giocare con quel ciondolo e stai dritta! Ricorda, sei una gran duchessa.
Anastasia: Come fai a sapere quello che fanno o non fanno le granduchesse?
Dimitri: Saperlo è il mio lavoro. Senti Ania, sto solo cercando di aiutarti, capito?
Anastasia: Dimitri tu mi credi davvero una granduchessa?
Dimitri: Lo sai benissimo.
Anastasia: E allora smettila di darmi ordini!
Vladimir: Di sicuro ha un bel caratterino... - [Sul treno in viaggio per Parigi]
Dimitri: Senti, credo che siamo partiti col piede sbagliato...
Anastasia: Bè, si lo credo anch'io...
Dimitri: Va bene.
Anastasia: Ma gradirei le tue scuse...
Dimitri: Le mie scuse? No, chi ha parlato di scuse; stavo solo dicendo...
Anastasia: Ti prego, non dire altro, Dimitri; finiresti solo per farmi arrabbiare.
Dimitri: Bene, starò zitto se starai zitta anche tu...
Anastasia: D'accordo starò zitta.
Dimitri: Bene.
Anastasia: Bene.
Dimitri e Anastasia: Bene!
Anastasia: Ne sentirai la mancanza...
Dimitri: Di che cosa? Delle tue chiacchiere?
Anastasia: No, della Russia.
Dimitri: No.
Anastasia: Ma, era casa tua.
Dimitri: Era un posto in cui vivevo. Fine della storia!
Anastasia: Quindi ora dovrai fare di Parigi la tua nuova casa.
Dimitri: Ehi, ma che cos'è questa mania delle case?
Anastasia: Tanto per cominciare è una cosa che desiderano tutte le persone normali. E secondo punto, poi, è una cosa in cui tu... sai... Ma lascia perdere!
Dimitri: D'accordo!.
Anastasia: Grazie a Dio, sei tu! Ti prego, toglimelo da davanti agli occhi!
Vladimir: Che cosa le hai fatto?
Dimitri: Io?! È lei!
Anastasia: AH!
Vladimir: Oh, no. Un'attrazione segreta!
Dimitri: Attrazione?! Per quella mocciosa! Ma hai perso la testa!
Vladimir: Ho solo fatto una semplice constatazione...
Dimitri: Attrazione! Ridicolo!
- Dimitri: Anya, ehi! Ahhh!
Anastasia: Oh, scusa credevo fossi un altro, invece sei tu. Beh, allora nessun problema.
Dimitri: Forza, dobbiamo andare.
Anastasia: E dove andiamo?
Dimitri: Mi hai quasi rotto il naso!
Anastasia: Ah, gli uomini! Sono così bambini!
- Rasputin: Di' le tue preghiere, Anastasia! Nessuno può salvarti!
Dimitri [attaccando Rasputin]: Scommetti?!