Audace colpo dei soliti ignoti
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Audace colpo dei soliti ignoti
Titolo originale |
Audace colpo dei soliti ignoti |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1959 |
Genere | commedia |
Regia | Nanni Loy |
Soggetto | Age & Scarpelli |
Sceneggiatura | Age & Scarpelli |
Produttore | Franco Cristaldi |
Interpreti e personaggi | |
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Audace colpo dei soliti ignoti, film italiano del 1959 con Vittorio Gassman, Renato Salvatori, Riccardo Garrone e Nino Manfredi, regia di Nanni Loy.
[Titolo su un giornale]
I SOLITI IGNOTI
col sistema del buco
rubano pasta e ceci...[1]
Frasi
[modifica]- È per quella ragione lì che il ragioniere non ragiona più! Uè, mi è venuto anche il gioco di parole! (Virgilio)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Virgilio: Uè, non cominciamo a fare i romani, eh. Regola prima l'è la puntualità, chiaro?
Peppe: Mi si è fermato l'orologio.
Virgilio: Ma se non ce l'hai l'orologio.
Peppe: L'orologio del tram.
- Virgilio: Tu conosci Milano?
Peppe: Be', insomma... non ce so' mai stato.
Virgilio: Meglio!
- Virgilio: È una mia mezza cugina.
Peppe: Aahh...
Virgilio: Cugina davvero!
- Virgilio: Comunque voialtri quella domenica lì andate a Milano con un bel treno di tifosi per andare a vedere la partita Milan-Roma, seconda giornata di campionato.
Ferribotte: Veramente io tifoso del Palermo sono.
Virgilio: Be' che c'entra, la partita non la vedete mica.
- Mario: Ma scusate, il coso lì, come si chiama... l'alibi, dove sta?
Virgilio: Dove sta l'alibi? L'alibi consiste che voialtri tornate a Roma con il treno dei tifosi che l'è partito da Milano mentre che eravate dietro a fare il colpo!
Ferribotte: Ma che, gioco de prestiggio, iè?
Capannelle: Ma che siamo, fatati?
- Peppe: Ah caruccio sto ragazzino guarda che occhi.
Piede Amaro: L'ha presi dal padre.
Peppe: E i capelli ricci.
Piede Amaro: L'ha presi dal padre.
Peppe: Ahò, e sto bozzo 'nfronte.
Figlio di Piede Amaro: È 'na scarpata.
Piede Amaro: L'ha presa dalla madre.
- Virgilio: Con quel motore lì, dovrete raggiungere il treno dei tifosi a Bologna in un'ora e cinquanta, con quel motore lì!
Piede Amaro: Con un motore solo? E magari lo monto addosso a Capannelle.
- Piede Amaro: No, ma dico a me la macchina chi me la dà, scusate...
Virgilio: Acquistare macchina d'occasione, fare preventivo, provvedere subito.
- Mario: Eh scusate, ma un occhio sul posto de lavoro non glielo vogliamo dare, no?
Virgilio: Serve mica!
- [La banda prova il motore truccato: Piede Amaro lo avvia, ma dopo pochi secondi si arresta]
Piede Amaro: È finita la benzina.
Mario: Ma quanta ce n'hai messa?
Piede Amaro: Cinque litri ma so' troppi i carburatori.
- Virgilio: E la terza vettura chi la porta, lui o il Capannelle?
Peppe: Piloti co... consumati tutti e due, ma er più mejo è Ferribotte.
[Nella scena seguente si vede Ferribotte al volante con Piede Amaro sul lato passeggero: la macchina sbanda sulla strada finché sbatte contro un cartello stradale, rischiando di investire un ciclista]
Piede Amaro: Ah e tu saresti il più mejo, t'ho detto piede sul freno.
Ferribotte: Ma se ce l'ho messo.
Piede Amaro: Quello è l'acceleratore, il freno è questo qui al centro [calciandogli il piede], questo, questo, dove c'hai la gamba gonfia di calci!
- [In macchina]
Piede Amaro: Adesso sfila la chiavetta.
Ferribotte: Cà nun si sfila.
Piede Amaro: Quella è la leva delle frecce, la chiavetta è lì sotto!
- Capannelle: A Milano c'ho fatto il militare.
Mario: Sì, al tempo delle cinque giornate.
- [La banda ha fermato in un luogo isolato il ragioniere del Totocalcio, costretto a terra con Capannelle a cavalcioni su di lui: i soldi vengono messi freneticamente in un'altra valigia]
Piede Amaro: Ma quanti saranno?
Ragioniere: Sono 80 milioni, però picchiatemi vi prego!
Piede Amaro: Zitto.
Ragioniere: Ho famiglia!
Piede Amaro: Ma che te frega.
Ragioniere: Picchiatemi sennò mi arrestano!
Piede Amaro: Ma che te frega!
Ragioniere: Sono rovinato!
Piede Amaro: Ma che te frega!
Mario: Facciamo presto, avranno già avvertito la polizia.
Ragioniere: Sono un uomo rovinato!
Piede Amaro: Ecchissenefrega!!!
- [In macchina; al volante Piede Amaro]
Mario: Il treno per Roma è partito da otto minuti: vedete che quello Peppe l'ha preso sicuramente. Senti Ugo, dà un'accelerata ché dobbiamo arrivare fino a Bologna.
[Mario si accorge che Piede Amaro ha lo sguardo assente ed assonnato]
Mario: Ahò, ma questo dorme in piedi! Sveglia Pied'Amaro, sveglia!!!
Piede Amaro: Eh?
Mario: Sbatti dentro tutti i carburatori supplementari, forza, daje!
Piede Amaro: Datemi chiacchera sennò m'addormo. Parlate, cantate...
Capannelle: Tua, solamente tua, tua...
Piede Amaro: ...e de tu' nonno!
- [La banda, senza Peppe, è diretta alla stazione di Bologna in macchina; al volante Piede Amaro, che non dorme da più di ventiquattro ore]
Ferribotte: Il semaforo!
[La macchina passa col rosso e non si ferma nemmeno al fischio del vigile]
Piede Amaro: Quale?
Mario: Sì, bonasera.
- [Peppe interrogato al commissariato]
Peppe: Baiocchi Giuseppe, ex pugile. Io s-se domenica scorsa stavo a Milano è per via dell'omonima partita... e sempre forza Roma!
Vice-brigadiere: Marescia', con questo sono addirittura dodici i pregiudicati che stavano alla partita...
Peppe: Scusi vero se mi permetto, ma solo dodici su quasi mille tifosi romanisti è una percentuale di pregiudicati irrisoria, oh! Fra i laziali è molto maggiore!
Maresciallo: Sicché tu eri alla partita.
Peppe: Eh? Se ero alla partita? E certo signor maresciallo, guardi qui, guardi qui: biglietto stadio, eh... prego! Biglietto viaggio andata e ritorno Roma-Milano, tutto regolare!
Maresciallo: E l'hai vista tutta la partita?
Peppe: Come? Se l'ho vista tutta? E certo, e che... e che me ne annavo prima? Tutta l'ho vista!
Maresciallo: Ah sì? E allora dimmi cos'è successo al quarantunesimo del secondo tempo.
Peppe: Al quarantunesimo Altafini detto Mazzola r-ricevuta la sfera di cuoio dallo scattante Danova... aggirava l'accorrente Bernardini e lasciava partire di sinistro una secca staffilata che si insaccava alla convergenza dei pali, niente da fare per il pur vigile Panetti.
Maresciallo: Arbitro?
Peppe: Arbitro? ... arbitro imparziale ma irascibile il signor Baralla di Livorno. Settantacinquemila spettatori circa nonostante un leggero rannuvolamento al primo tempo senza però che Giove Pluvio ponesse in pratica la-a sua passeggera minaccia.
Maresciallo: Una bella memoria!
Peppe: Embè che c'entra, questo è un dono che c'ho sempre avuto...
Maresciallo: E che hanno anche i bugiardi... vai, vai.
Peppe: No perché? Grazie... tanta salute!
- [Piede Amaro Rivolto a Capannelle, che senza rispondere gli indica la ricevuta fiscale della trattoria]
Piede Amaro: Ma di' la verità, che te sei scofanato? [leggendo la ricevuta con aria incredula mentre Capannelle si lamenta per i dolori allo stomaco] Ah! Antipasti misti, agnolotti, trippa, abbacchio, ossobuco, zuppa de pesce, dolce, macedonia, caffè, liquorino, fagioli col tonno! Servizio, pane, coperto e vino... 7750!
Peppe [rivolto a Capannelle]: Te possino!
Note
[modifica]- ↑ Il film I soliti ignoti si chiude con lo stesso titolo di giornale.
Voci correlate
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