Brigitte Bardot

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Brigitte Bardot nel 1968

Brigitte Anne Marie Bardot, anche nota come B.B. (1934 – vivente), attrice, ex modella, cantante, ballerina e attivista francese.

Citazioni di Brigitte Bardot[modifica]

  • Durante il film Colinot l'alzasottane, sul set c'era una capretta. La proprietaria mi ha detto "si sbrighi a finire la sua scena, perché domenica è la comunione di mio nipote e dobbiamo farla allo spiedo". Ho comprato la bestiola e l'ho portata con me, attaccata a una corda, nell'hotel a cinque stelle. Me la sono portata in camera, che scandalo. Quel giorno ho preso la decisione di smettere con il cinema e di aiutare gli animali. Era il giugno 1973, avevo 38 anni.[1]
  • È divertentissimo sposare un uomo![2]
  • La Francia della mia infanzia e della mia educazione è morta. Mi sento un'immigrata nel mio stesso paese, diventato un territorio straniero.
La France de mon enfance et de mon éducation est morte. Je me sens une émigrée dans mon propre pays qui est devenu un territoire étranger.[3]
  • [Sul movimento #MeToo] Le attrici ma più in generale le donne, a volte sono nella maggior parte dei casi un po' ipocrite, a volte ridicole o senza interessi. Queste denunce spesso finiscono per prendere il posto di temi realmente importanti che potrebbero essere discussi. Personalmente posso dire che non sono mai stata vittima di molestie sessuali e, in tutta onestà, ho sempre apprezzato i complimenti che mi venivano fatti, anche quando mi dicevano che ero bella e che avevo un grazioso piccolo sedere. Questo genere di complimenti è gradevole. A questo voglio aggiungere che ci sono molte attrici che con i produttori si comportano come gatte morte per poter ottenere una parte in un film. Diciamoci pure che alcune di loro finiscono per parlare di molestie affinché si parli poi di loro, al fine di essere sui giornali. A mio parere forse, tante volte, più che parlare di chi si sarebbe approfittato, bisognerebbe forse parlare delle notti di queste attrici.[4]
  • Quando non ci sarò più mi piacerebbe che la gente mi ricordasse come la fata degli animali.[4]

Sugli orrori di allevamenti, trasporti e macelli

intervista a Primorske novice, traduzione dall'inglese di Silvia Morabito per agireora.org, 22 dicembre 2009

  • Janez Drnovsek era un uomo esemplare, perché comprendeva che gli uomini non possono comportarsi come tiranni nei confronti degli animali.
  • Tutti questi animali sono tenuti in gabbie, senza vedere mai il sole o l'erba, e lasciano quest'inferno solo per andare al macello. Per me gli allevamenti intensivi sono un segno della degenerazione umana. Se tutto ciò è considerato accettabile, allora noi umani abbiamo perso ogni valore morale.
  • [«Da quanto è vegetariana?»] Dal 1962, quando andai alla televisione francese per denunciare le condizioni dei macelli. È stato allora che sono diventata consapevole dell'orrore degli allevamenti intensivi, dei trasporti e dell'uccisione degli animali d'allevamento. Sono sempre stata sensibile alle sofferenze degli animali, ma da allora in poi mi sono rifiutata di essere complice di queste morti disumane industrializzate.
  • Le donne che al giorno d'oggi indossano pellicce sono idiote. Animali selvatici sono allevati in piccole gabbie dove impazziscono perché non possono più condurre una vita naturale. Sono imprigionati in allevamenti lager. I visoni vengono uccisi col gas, le volpi con l'elettrocuzione... tutta quest'industria è crudele, barbara e assolutamente inutile.
  • Non sono più interessata al cinema e alle attrici, ma trovo meravigliosa Isabelle Adjani.

Citazioni su Brigitte Bardot[modifica]

  • B.B.. Dio me l'ha data, guai a chi non me la tocca. (Marcello Marchesi)
  • Cos'è quel dito da neonato | fra le sue labbra | che schiudono la Francia? (Nico Buono)
  • Ho respinto scrittori che veneravo, per una sola scena d'iniquità, e adorato gente considerata infima, per una sola parola d'amore verso una Piccola Persona. Persone di un mondo a me lontanissimo, come l'attrice francese Brigitte Bardot, sono diventate capi invisibili e venerati di una nuova Chiesa planetaria, quando le ho sentite parlare di questo Popolo. E ora ritengo Brigitte Bardot – per la sua conversazione di un giorno, in televisione, per gli orrori che ha medicato e la sua indicibile pietà per Piccole Persone lontane – regina di Francia, e non riconosco alla Francia nessuna donna più eminente. (Anna Maria Ortese)
  • L'impossibile sogno dell'uomo sposato. (Marguerite Duras)
  • Per me il cinema si è fermato a quello di un tempo. Le attrici del passato erano autentiche, mai costruite. La mia preferita resta Brigitte Bardot. (Laura Torrisi)
  • Povera, cara, amica Brigitte: l'ho conosciuta e ho lavorato insieme a lei quando era giovanissima. Ed era estremamente fragile. In più ha sempre detestato questo mestiere: lo dimostrava arrivando sempre in ritardo, stancandosi subito, protestando, rifiutando di fare questo o quello. (Claudia Cardinale)
  • Un'altra davvero e autenticamente infelice: la ragione è che non ce l'ha fatta a crescere, a diventare adulta. Non ce la fa a contare su se stessa: si appoggia sempre a qualcuno, che poi ne approfitta. (Claudia Cardinale)
  • Una donna che ho "studiato" e che mi ha appassionata tantissimo. Non si tratta solo di un'icona degli anni Sessanta, ma anche di una donna molto forte, indipendente, che a un certo punto se n'è fregata dello star system e ha pensato ai fatti suoi, s'è ritirata in campagna, e s'è data alle battaglie in difesa degli animali. Fighissima. (Priestess)

Gigi Rizzi[modifica]

  • Cara Brigitte, ti scrivo da un altro mondo, da un'altra vita, da un'altra città. Cerco un fiore per quegli occhi che una volta facevano frrrr e oggi si commuovono per le foche e le balene. Mi volto indietro e rivedo Saint-Tropez, la bolgia infernale dell'«Esquinade», le interminabili notti tra l'«Escale» e il «Papagayo», e una sera in cui c'eri tu ad applaudire les italiens. Auguri. Conosco il tuo indirizzo per esserci passato in un tempo remoto, quando la gioia di vivere era sulla faccia di ragazzi e ragazze e tutti avevamo un sogno.  Era il '68, e io me lo giocavo a piedi nudi ballando sui tavoli per piacere, per conquistare, immaginando che non sarebbe mai arrivato domani.
  • Ero fidanzato con la notte quando ci siamo conosciuti. Sembravi un marziano, un extraterrestre di stratosferica bellezza. Ma non eri quel personaggio dispotico descritto dai giornali. Eri fragile, malinconica, intelligente, sensibile, gelosa dell'intimità: diventavi furibonda se qualcuno la violava. Come i fotografi, che usavano il flash come un bazooka. Ci sono miti costruiti sul cartone: niente balle, tu eri vera. Per questo piacevi tanto. Chi ti era vicino si sentiva l'uomo più importante del mondo.
  • Sento ancora oggi la deriva di quell'estate insieme, e ogni tanto mi chiedo che cosa sarei senza quel bombardamento mediatico che trentasei anni fa mi portò, con la tua foto, sulla copertina di Newsweek. Forse sarei rimasto un signor nessuno e avrei avuto meno foto sui giornali, ma la mia vita sarebbe stata la stessa, come il capitale affettivo che sento intorno a me. La famiglia, i figli, gli amici sono la conquista più importante. Anch'io voglio bene agli animali e apprezzo le tue battaglie ecologiste. Ma non ho mai condiviso quel che pensavi allora: gli animali non tradiscono, gli uomini sì. Io, nonostante tutto, credo negli esseri umani.

Filmografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

Note[modifica]

  1. Da un'intervista al Corriere; citato in Chiara Piotto, Brigitte Bardot, compie 80 anni la musa francese. E racconta della sua svolta di vita, quella animalista, L'Huffington Post, 24 settembre 2014.
  2. Citato in Focus, n. 59, p. 113.
  3. Citato in (FR) Xavier Cheneseau, En toute liberté... Entretien exclusif avec Brigitte Bardot, Nouvelles de Synergies européennes, nº 41, luglio-agosto 1999, p. 7
  4. a b Dall'intervista di Caroline Pigozzi in Pourquoi Eux; citato in Franca Giansoldati, Brigitte Bardot contro gli eccessi del #metoo: «A me piaceva quando dicevano che avevo un bel sedere», ilmattino.it, 30 gennaio 2022.

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