Che fine ha fatto Baby Jane?
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Che fine ha fatto Baby Jane?
Bette Davis e Joan Crawford in una scena del film
Titolo originale |
What Ever Happened to Baby Jane? |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1962 |
Genere | thriller, drammatico, orrore |
Regia | Robert Aldrich |
Soggetto | Henry Farrell (romanzo) |
Sceneggiatura | Lukas Heller |
Produttore | Robert Aldrich |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Che fine ha fatto Baby Jane?, film statunitense del 1962 con Bette Davis e Joan Crawford, regia di Robert Aldrich.
Frasi
[modifica]- Quando faccio la brava e rimango tranquilla | di mammà son l'angel e papà mi chiama la sua pupilla | ma se faccio i capricci e rispondo sgarbata | per mamma sono un diavolo, per papà un gran maleducata. | Ora io vorrei che qualcuno mi spiegasse | perché io sono troppo giovane per... [si interrompe, vedendosi vecchia allo specchio] (Jane)
Citazioni su Che fine ha fatto Baby Jane?
[modifica]- Amo le atmosfere dei vecchi film horror; in questo, in particolare, si percepisce un clima di terrore dovuto al delirio di "Baby Jane" e dalle pareti scricchiolanti di quella casa. Non capita tutti i giorni di vedere due icone del cinema contendersi la scena in questo modo. Le dive erano acerrime rivali anche nella vita e ciò rende questo film un piccolo gioiello. La mia scena cult è quella in cui Jane si esibisce accompagnata dal pianista in una performance davvero grottesca! (Emma Stone)
- Dramma eccessivo (anche nella lunghezza) e volutamente sgradevole, con un finale sorprendentemente misurato, malgrado il colpo di scena. Le performance di Joan Crawford e soprattutto di Bette Davis hanno un che di masochistico che Aldrich accentua inserendo spezzoni di film nei quali le due attrici recitavano in gioventù. (Il Mereghetti)
- Gioco al massacro tra una vittima che diviene carnefice e un carnefice che si trasforma in vittima, in bilico tra il melodramma e l'horror, è un capolavoro del grand-guignol cinematografico, detestato da molti che lo considerano una vetta del Kitsch violento. È difficile, però, non ammirare il linguaggio rigoroso e stilizzato di R. Aldrich, la sapiente sceneggiatura di Lukas Heller (da un romanzo di Henry Farrell), la straordinaria recitazione del trio principale, la dimensione gotica dell'atmosfera narrativa. (il Morandini)
- Successe che all'Alcione di Napoli, vedendo Che fine ha fatto Baby Jane?, ingiunsi mentalmente a Robert Aldrich di restituirmi tutta la stima (valga un palazzo o un cece) che mi aveva estorto con Il grande coltello e Attak. Mamma mia, lo hanno pure mandato a Cannes, questo film! Udite. Viene avanti, con cinque minuti di precedenza sui titoli, un "1917" (equivalente all'"Io sono il prologo" del melodramma I pagliacci) e alla cui remota ombra vediamo, su un palcoscenico, esibirsi in canzoni e danze una bambina-prodigio (cinque anni o sei: più mostruosa, cioè, di qualunque Rita Pavone odierna) chiamata Baby Jane Hudson. In un angolo del teatro, Blanche, la quasi coetanea sorella del fenomeno, invece di rallegrarsi mangia limoni e beve aceto. (Giuseppe Marotta)
Voci correlate
[modifica]- Che fine ha fatto Totò Baby? – parodia
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