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Claude Monet

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Claude Monet, autoritratto, 1886

Claude-Oscar Monet (1840 – 1926), pittore francese.

Citazioni di Claude Monet

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  • Ho dipinto cose impossibili a vedersi, ma si diventa pazzi a fare cose simili.[1]
  • Ho iniziato cose impossibili da farsi: acqua con erbe ondeggianti nel fondo, uno spettacolo meraviglioso, ma da rendere pazzi a volerlo riprendere.[2]
  • Inseguo un sogno, voglio l'impossibile. Gli altri pittori dipingono un ponte, una casa, un battello. Dipingono il ponte, la casa, il battello e hanno finito. Io voglio dipingere l'aria nella quale si trovano il ponte, la casa, il battello. La bellezza dell'aria in cui sono, e questo non è altro che l'impossibile.[3]
  • L'artista che concepì palazzo Ducale fu il primo degli Impressionisti. Lo lasciò galleggiare sull'acqua, sorgere dall'acqua e risplendere nell'aria di Venezia come il pittore impressionista lascia risplendere le sue pennellate sulla tela per comunicare la sensazione dell'atmosfera. Quando ho dipinto questo quadro, è l'atmosfera di Venezia che ho voluto dipingere. Il palazzo che appare nella mia composizione è stato per me soltanto un pretesto per rappresentare l'atmosfera. Tutta Venezia è immersa in quest'atmosfera. Venezia è l'Impressionismo in pietra.[4]
  • Lei [rivolto a Émile Zola] è stato così gentile da spedirmi L'Oeuvre e gliene sono molto grato. Mi fa sempre molto piacere leggere i suoi libri e questo mi ha doppiamente interessato perché solleva le questioni artistiche per le quali da tanto tempo ci battiamo. L'ho appena letto e ne sono rimasto, glielo confesso, turbato, inquieto. Lei ha fatto in modo, deliberatamente, che non uno dei suoi personaggi somigliasse a uno di noi, ma temo, malgrado ciò, che nella stampa e tra il pubblico i nostri nemici facciano il nome di Manet o almeno i nostri, per fare di noi dei falliti; il che non è nel suo spirito, non voglio crederlo. Mi scusi se glielo dico. Non è una critica; ho letto L'Oeuvre con grandissimo piacere, ritrovando ricordi a ogni pagina. Del resto lei sa della mia ammirazione per il suo talento. No; ma io mi batto da tanto tempo e ho paura che nel momento del successo i nostri nemici si servano del suo libro per liquidarci.[5]
  • [...] noi dipingiamo come l'uccello canta.[6]

Citazioni su Claude Monet

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  • Claude Monet non è un occhio, ma [...] che occhio! (Paul Cézanne)
  • È a Giverny che bisogna avere visto Claude Monet per potere dire di conoscere lui, il suo carattere, il suo amore per la vita, la sua intima natura [...] Colui che ha concepito e realizzato questo piccolo universo al tempo stesso familiare e magnifico è un grande artista. (Gustave Geffroy)
  • È davvero curioso: un tempo, preferivo Manet. Adesso, continuo ad ammirare Manet, si capisce, ma credo, tutto sommato, di preferirgli Monet. Ah, le cattedrali! (Marcel Proust)
  • Io dico che quello dipingeva senza occhiali... (Seinfeld)
  • Lo scorso anno, in questo paese, ho spesso seguito Claude Monet in cerca di impressioni'. Non era un pittore, in verità, ma un cacciatore. Andava, seguito dai bambini che portavano le sue tele, cinque o sei tele raffiguranti lo stesso motivo, in diverse ore del giorno e con diversi effetti di luce. Egli le riprendeva e le riponeva a turno, secondo i mutamenti del cielo. E il pittore, davanti al suo soggetto, restava in attesa del sole e delle ombre, fissando con poche pennellate il raggio che appariva o la nube che passava... E sprezzante del falso e dell'opportuno, li poggiava sulla tela con velocità... L'ho visto cogliere così un barbaglio di luce su una roccia bianca, e registrarlo con un fiotto di pennellate gialle che, stranamente, rendevano l'effetto improvviso e fuggevole di quel rapido e inafferrabile bagliore. Un'altra volta ha preso a piene mani uno scroscio d'acqua abbattutosi sul mare e lo ha gettato rapidamente sulla tela. Ed era proprio la pioggia che era riuscito a dipingere, nient'altro che della pioggia che velava le onde, le rocce e il cielo, appena distinguibili sotto quel diluvio. (Guy de Maupassant)
  • Monet eccelle anche nel sentire "il disegno della luce" se si può osare una tale espressione. (Camille Mauclair)
  • Monet ha dipinto anche quando era troppo cieco per trovare il cavalletto. (White Collar)
  • Parlavate di ninfee: penso che conosciate quelle dipinte da Claude Monet. Che genio! (Marcel Proust)

Note

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  1. Citato in Bellonzi, p. 15.
  2. Dalla lettera a Gustave Geffroy del 2 giugno 1890, in Lettere da Giverny, Linea d'ombra, Conegliano, 2004, p. 67; citato in Giuliana Giulietti, Proust e Monet: i più begli occhi del XX secolo, Donzelli, Roma, 2011, p. 24, nota 1. ISBN 978-88-6036-585-9
  3. Citato in Jean-Pierre Hoschedé, Claude Monnet, ce mal connu; riportato in Giuliana Giulietti, Proust e Monet: i più begli occhi del XX secolo, p. 24, nota 1. ISBN 978-88-6036-585-9
  4. Gérard-Georges Lemaire, Monet, in Art dossier, Giunti, 1990, p. 38.
  5. Citato in John Rewald, La storia dell'impressionismo. Rievocazione di un'epoca Mondadori, 1991. ISBN 88-04-34365-6 pp. 458-459, dalla lettera di Monet a Zola del 5 aprile 1886.
  6. Citato in Bellonzi, p. 7.

Bibliografia

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  • Fortunato Bellonzi, Il disegno della luce, in Monet al Jeu de Paume, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1981.

Voci correlate

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Altri progetti

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