Cyril Vosper
Cyril Ronald Vosper (1935 – 2004), scrittore e critico britannico.
Le pastoie della mente
[modifica]Incipit
[modifica]Santo Cielo! Ero sfinito!
Avevo lavorato ininterrottamente per undici, orribili giorni. E non solo giorni, anche le notti. Con appena due ore di sonno sul duro pavimento di Saint Hill ogni ventiquattr'ore. In tutto quel tempo non avevo fatto una doccia né un pasto decente. Mi sentivo morto.
Era domenica, 31 agosto 1968. In Inghilterra, una "Bank Holiday", una festività.
A Saint Hill avevo due incarichi: Segretario di Disseminazione e Segretario di Disseminazione World Wide [mondiale]; Fondazione Serale e del Fine Settimana. Nonostante i titoli pomposi mi sentivo solo uno straccio.
A Saint Hill, in occasione della festività, si sarebbe tenuto un "Weekend Aperto" e cercai di farmi strada verso casa perché cominciavo a sembrare e a comportarmi come uno zombie. Non fa per niente bene all'immagine pubblica di Scientology che visitatori, nuovi arrivati e giornalisti vedano uno zombie che si aggira per i locali.
Perché ero stato in piedi ininterrottamente per 264 ore?
Perché su uno o l'altro dei miei incarichi ero stato assegnato ad una "Condizione di Impedimento" e in base alla giustizia di Scientology quando sei in una Condizione di Impedimento devi lavorare fino a quando non ne sei uscito.
Non mi importava più nulla di Scientology e di tutto quel suo sistema di etica. Se avessi detto a uno qualsiasi di quegli scientologist pazzi scatenati che cosa potevano farci con la loro Condizione di Impedimento sarei stato assegnato ad una condizione ancora più bassa - Nemico, una Persona Soppressiva. E allora avrei dovuto disconnettere dai miei figli. (Prologo)
Citazioni
[modifica]- La parola di Hubbard è superiore di grado a qualsiasi altra cosa di poco conto, ad esempio mandare in pezzi la mia famiglia. (Prologo)
- Facendo un paragone con il pessimismo della psicologia e della psicoterapia, Hubbard descriveva Dianetics come comune buon senso che produceva invariabilmente i risultati desiderati e, in virtù di tale ottimismo, Dianetics si conquistò accettazione diffusa, sebbene di breve durata. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- L'engram e la mente reattiva costituirono le basi di Dianetics e ancora rappresentano le maggiori aree di attacco di Scientology. Sono concetti facilmente comprensibili, molto più della verbosità della psichiatria e della psicologia, e Hubbard sostiene siano alla base di tutte le malattie fisiche e mentali. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- [Su L. Ron Hubbard] Egli sostiene di aver fatto parte del gruppo di ricerca originale che sviluppò la bomba atomica americana, presumibilmente il Manhattan District Project, 1942-1945, sebbene sia difficile dargli credito in quanto in quel periodo era comandante di corvetta della Marina degli Stati Uniti. Tuttavia dalla conoscenza acquisita in fisica nucleare e da ciò che afferma essere un'intima esperienza con il misticismo Orientale, egli in Scientology ha saldato assieme le idee dell'Occidente e la fede Orientale. L'ha fatto a tal punto che molti dei suoi scritti hanno lo stile di un manuale di meccanica anche se trattano le idee più fantastiche. Dopo la poderosa verbosità della gran parte degli studiosi che trattano la medesima materia, le affermazioni dirette di Hubbard, giuste o sbagliate che siano, sono davvero una boccata d'aria fresca. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- [Su L. Ron Hubbard] Con smisurata fiducia in se stesso egli affronta nodi gordiani quali la definizione di Vita, la reincarnazione, la comunicazione, i dischi volanti, il sesso, la politica, e tutti gli altri problemi minori che riguardano la risoluzione della mente umana, con un pragmatismo più grande di quello di Alessandro. Alcune delle cose che dice sono assurde, ma allo stesso tempo molte sono davvero pertinenti ed è questa curiosa miscela di verità e falsità, di fatti e finzione che dà a Scientology il suo impatto e la sua forza. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- Da una parte Hubbard offre indubbi benefici in termini di aumento di consapevolezza, calma mentale, uno scopo per un'esistenza che ne sarebbe altrimenti priva. Dall'altra richiede aderenza totale al suo straordinario impianto di credenze, pseudoscienza, opinioni e folklore. Presenta una psicoterapia comprensibile che può certamente accrescere felicità e autostima. Da questi piccoli successi Hubbard profetizza e promette ulteriori e più stupefacenti benefici. Nessun super uomo dei fumetti, nessun eroe della fantascienza da quattro soldi potrà mai gareggiare con la prodezza e la lucidità mentale del suo Thetan Operante. Nessun postulato del mistico orientale potrà mai gareggiare con la sicura abilità e supremazia di uno scientologist completamente addestrato. Hubbard supera qualsiasi altro scrittore di fantascienza. Le sue fantasie non solo sono più straordinarie e più accuratamente elaborate, ma la gente ci crede davvero. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- Scientology è molto simile a quasi tutte le altre pseudoscienze. È stata sviluppata e rigidamente controllata da un solo uomo le cui parole vengono ritenute sacrosante dai seguaci. L'atteggiamento verso la critica è che il critico è finanziato da interessi occulti che vogliono mantenere la razza umana a livello primitivo, oppure è un pazzo; forse entrambe le cose. I successi vengono proclamati a voce alta, mentre i fallimenti sono ignorati oppure diligentemente giustificati. I seguaci descrivono apertamente il Fondatore come un genio di statura eccelsa e di divina ispirazione, e lui ovviamente ha la medesima considerazione di se stesso. La sua disciplina è L'UNICO modo per risolvere le difficoltà, e lo fa con tanta facilità da far sembrare gli altri ricercatori del settore degli stupidi sempliciotti. Il leader e i suoi seguaci si arrogano un'autorità di giudizio delle faccende umane che nella realtà è ingiustificata. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- Gli scientologist sono felici perché sentono di stare compiendo un'opera vitale nel salvare le qualità di un'umanità e di una civiltà che essi, e molti altri, vedono erosa dal materialismo e dall'egoismo. Portate loro via Scientology e si uniranno alla massa frustrata. Portate loro via la raison d'etre e gli porterete via la fede. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- Il "demonio" di Scientology è la Persona Soppressiva, l'SP.
Chiunque sia antagonista a Scientology è ovviamente antagonista di se stesso dell'intera razza umana, poiché Scientology è il solo modo per risolvere i problemi dell'umanità. Apponendogli l'etichetta di Persona Soppressiva, così dice la teoria, l'individuo saprà che gli astuti scientologist gli stanno addosso. Se sa cos'è bene per lui, il "soppressivo" si riabiliterà, pagherà gli onorari e proseguirà sulla Strada verso la Libertà Totale. Di solito non è così che funziona, ma è una buona teoria da propinare ai seguaci.(Cap. 1 – Perché Scientology?) - Hubbard non predica un messaggio di intolleranza razziale, sebbene in molte delle sue conferenze vi siano chiari indizi che egli consideri le persone di colore spiritualmente inferiori ai bianchi. Naturalmente come per molte altre delle sue affermazioni anche l'ammirazione per gli Anglosassoni, di cui egli curiosamente è parte, trova prove nel suo atteggiamento. Egli cita i traguardi tecnologici, politici, artistici e sociali dei britannici e degli americani, e artatamente ignora i loro fallimenti. Ma il pregiudizio razziale o di colore non è un fattore centrale di Scientology. Se una persona di colore ha denaro a sufficienza per permettersi la sua terapia o l'addestramento allora è accolta a braccia aperte. (Cap. 1 – Perché Scientology?)
- Perché Scientology? Perché milioni di persone ricevono le sue riviste? Perché centinaia di migliaia di persone pensano che Scientology sia il solo modo che la razza umana ha per ritrovare se stesse e sopravvivere alla minaccia della Bomba Atomica, dell'esplosione demografica, dell'erosione dei valori, o di qualsiasi altro tra la moltitudine di problemi che ci affliggono? Perché dopo tutte le filosofie radicali che si sono succedute nel corso dei secoli, e tutti i problemi e miserie che esse hanno causato, la gente ancora si affolla attorno a un'ennesima bacchetta magica che risolverà tutti i suoi problemi e renderà il mondo un luogo di pace, luce e amore?
La ragione deve essere proprio questa. Il mondo non è pieno di pace, luce e amore. Tutti noi vorremmo che lo fosse. Quando si presenta qualcuno che sostiene di avere la formula e vanta l'efficacia dei suoi metodi, quell'uomo sarà seguito. E se fa in modo di tenere sempre una succosa carota davanti al naso dei suoi seguaci ci sarà sempre chi penserà che valga la pena seguirlo. E se allo stesso tempo riesce a parlare del grandioso valore del suo seguito, della loro integrità e superiorità etica, se riuscirà a convincere i seguaci che saranno loro ad ereditare la Terra, allora farà appello sia alla loro natura più superficiale che a quella più profonda. Se riesce a mostrare una personalità magnetica e pretese di umiltà molti lo ameranno e lo seguiranno, indipendentemente da dove vada. (Cap. 1 – Perché Scientology?) - Hubbard ha ridefinito in termini moderni di sapore scientifico l'antico concetto indù Vedanta di anima o spirito il quale, anche se sembra abitare l'universo fisico, appartiene in realtà a un ordine nettamente diverso.
Tale statico viene chiamato Theta (ottava lettera dell'alfabeto greco). Unità individuali di Theta, come ad esempio le persone, vengono chiamate Thetan. Il Theta può essere visto come Dio, l'Infinito, l'Essere Supremo. Si potrebbe fare un'analogia con un oceano di Theta, in cui ogni goccia è un Thetan. La spiegazione di cosa animi creature inferiori come i pappagalli o i canarini è un po' confusa, ma si suggerisce che dei Thetan degenerati "governino" una o più di tali creature, il che, di nuovo, è simile alla credenza indù. (Cap. 2 – I Fondamenti) - La presenza dei Thetan nell'universo fisico è spiegata dal fatto che all'inizio dell'universo, che Hubbard ha variamente fissato in 76 trilioni, 142 trilioni e 320 trilioni di anni fa, eravamo tutti "giovani" Thetan che non avevano di meglio da fare che costruirsi un universo in cui poter giocare. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- Ovviamente un Thetan è immortale. Ognuno di noi esiste fin dall'inizio dell'universo. L'universo l'abbiamo fatto noi, o quanto meno abbiamo collaborato a crearlo. Ora però non siamo più in grado di creare universi. Non siamo nemmeno più capaci di «scagliare in giro un po' di pianeti», come dice Hubbard. Abbiamo perso quelle abilità e ora viviamo in modo superficiale e pieno di paure. Potenzialmente abbiamo ancora le abilità degli Dei, e grazie ad Hubbard e con Scientology abbiamo la possibilità di recuperare quelle abilità. Sembrerebbe che tutto il Theta esistesse già in stato di totale consapevolezza prima della creazione dell'universo. Tale creazione avvenne per il perverso desiderio del Theta di fare esperienze. Il perché qualcosa in uno stato di totale consapevolezza abbia il bisogno di fare esperienze, o anche se sia possibile che esso sperimenti qualcosa non è molto chiaro, ma presumibilmente la totale consapevolezza era straordinariamente noiosa senza nulla da poter sperimentare, poiché nello stato precedente dell'universo non c'erano COSE. Elementi così accurati come quelli scoperti da Hubbard potrebbero essere di grande interesse per cosmologi e astronomi che quindi potrebbero chiudere bottega e tornarsene a casa - tutto il loro lavoro è già stato portato a termine da qualcun altro. Ma essi insistono nel litigarsi su universi in espansione, statici o pulsanti, e continuano a scoprire tutte quelle quasar. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- È evidente da tutti gli Assiomi che Theta è la totale causa sull'universo. Solo per una serie di errori, probabilmente deliberati all'inizio ma ora accidentali - poiché abbiamo ridotto le nostre capacità al punto che gli "incidenti" possono avvenire - e nel corso di un lungo lasso di tempo, siamo stati ridotti al nostro attuale livello di inconsapevolezza spirituale. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- Un astronomo può mantenere dubbi sulla validità di gran parte dei dogmi dell'astronomia - e questo è, almeno in teoria, un sano atteggiamento della scienza - ma la sua è una ricerca essenzialmente oggettiva. Scientology è una ricerca fortemente soggettiva e perciò coinvolge motivazioni e desideri personali. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- Si sostiene che gli Assiomi di Scientology siano unici. Nessun'altra disciplina ha iniziato ad operare con una serie così completa di assunti. È vero, ma fin dall'inizio gli Assiomi limitano l'analisi oggettiva e come in tante altre discipline che sono il frutto della mente di un solo uomo, le preferenze personali limitano l'applicazione di tecniche analitiche. Se uno scientologist diverso da Hubbard dovesse scoprire e identificare un errore in tali assunti dovrebbe fondare un'altra setta, diversa da Scientology. Se fosse un vero credente sarebbe patologicamente incapace di mettere addirittura in dubbio i pronunciamenti di Hubbard. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- Scientology non è una scienza perché i suoi assunti sono affermati fin dall'inizio come verità e non vengono permessi ulteriori controlli. Potrebbe avere un valore, ma non è una scienza. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- Quasi tutte le opinioni di Hubbard restano semplici opinioni, nonostante lui sostenga obiettività scientifica. E questo è sicuramente il più grande errore della sua disciplina. Se egli sostenesse di aver introdotto una nuova variazione sul tema della religione e fosse onesto nel suo approccio affermando che solo tramite la fede l'uomo può conquistare la benedizione di Scientology, attirerebbe chi è d'accordo, o trova conforto nella sua fede. Affermando che Scientology è L'UNICA verità, la Strada verso la Libertà Totale e così via, e mescolando il suo credo con incomprensibili discorsi pseudo scientifici, la fede viene ridotta a livello di inganno di bassa lega. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- Hubbard sta bene attento a non dire che lui, o i suoi seguaci maggiormente addestrati, sono dotati di tali poteri. Si giustifica dicendo che levitare a un metro da terra o muovere gli oggetti con la sola forza della mente farebbe impazzire tutti i non scientologist. Naturalmente il solo motivo per cui un non scientologist non può dimostrare potere mentale sull'ambiente è che è troppo degradato dalle esperienze con l'universo fisico, e ha perso tutta la fiducia e la conoscenza della sua superiorità. Hubbard e i suoi seguaci più stretti dovrebbero essere sicuramente in grado di dimostrare la loro capacità ad apportare cambiamenti nell'ambiente. Poiché non lo fanno, si può solo concludere che non sappiano farlo e che l'intera struttura teorica sia erronea. (Cap. 2 – I Fondamenti)
- L'Io, l'Anima, l'Élan Vital, lo Spirito, la motivazione di vita, la vita stessa, questo è il Thetan e il concetto non è unico di Scientology. Ciò che invece è unico è il livello di importanza data al Thetan. Nessuna religione o filosofia occidentale attribuisce come Scientology tale grado di responsabilità all'individuo - l'individuo vero, immortale, onnipotente.
Tutti i Thetan sono potenzialmente uguali. Ovviamente gli scientologist sono implicitamente migliori degli altri poiché hanno dimostrato il buon senso di unirsi all'unico movimento che possiede la chiave per la salvazione. Un po' come per i Testimoni di Geova, ogni anima è degna ma alcune lo sono più di altre. (Cap. 3 – Il Thetan) - Quasi tutti i Thetan in cui ci si imbatte al giorno d'oggi sono strettamente associati a un corpo umano. Se ci si fissa troppo su di esso si finirà per identificarsi in esso e dire «il mio cervello», «la mia mano», «il mio corpo», svelando quindi il segreto. Naturalmente può capitare di dire «la mia anima» e, crimine dei crimini, un nuovo scientologist potrebbe addirittura dire «il mio Thetan!». Errore che non ripeterà mai più. (Cap. 3 – Il Thetan)
- Quasi tutte le religioni, e quindi la maggioranza della gente, credono formalmente a uno spirito o a un'anima immortale. Al momento della morte l'anima si separa dal corpo e fa quello che le diverse religioni dicono debba fare. Hubbard non si è accontentato di lasciare le sue idee al livello piuttosto vago delle altre religioni; egli segue più o meno la credenza buddista e indù della reincarnazione eterna e ha cercato di darvi una qualche base razionale. Il Thetan governa il corpo anche se è potenzialmente in grado di un'esistenza nettamente separata e senza di esso. Il corpo viene usato come un terminale di comunicazione - è più facile localizzare e comunicare con un corpo piuttosto che con un'inesistenza. La dipendenza dal corpo è un passatempo di basso lega. Il corpo è senz'altro una buona idea come simbolo di se stesso, ma si ha la tendenza a identificarsi con il simbolo. Idealmente un Thetan sano dovrebbe riuscire ad avere uno o più corpi oppure nessuno, se così gli aggrada. In Scientology ha vera repulsione e disprezzo per i corpi e, in realtà, per tutta la materialità. (Cap. 3 – Il Thetan)
- Nonostante le loro potenziali abilità sovrumane, i Thetan sembrano innamorarsi delle trappole più banali che si ritrovano intorno. Nella mentalità di esseri che hanno costruito l'universo fisico e sono responsabili di tutte le sue meraviglie, tra cui il corpo umano, sembra esservi il desiderio perverso di cacciarsi nei guai. (Cap. 3 – Il Thetan)
- Un modo di vedere la cosa è pensare che i Thetan fossero profondamente annoiati; erano perennemente delle super star quindi decisero di fare casino. Anche dal limitato punto di vista di un povero Homo sapiens è forse facile capire come essere la quintessenza dell'efficienza, dell'efficacia, della felicità e del successo con sempre il sorriso sulle labbra possa portare, dopo qualche trilione di anni, a desiderare più di ogni altra cosa di essere infelici, inefficienti, balbuzienti, corrotti, amareggiati, rattrappiti e con la sinusite. Giusto per introdurre qualche cambiamento. (Cap. 3 – Il Thetan)
- Hubbard sostiene che prima che un qualsiasi sistema politico possa funzionare è necessaria l'evoluzione umana ottenuta con Scientology. Una volta verificatasi tale evoluzione non saranno più necessari sistemi politici limitativi, e la portata della comprensione così acquisita da ogni individuo sarà talmente vasta da rendere assurdo qualsiasi sistema politico fin qui escogitato. (Cap. 3 – Il Thetan)
- Ogni religione, ideologia politica o dittatore ha proposto una teoria «per il bene dell'Umanità», indipendentemente da quanto degradante fosse. Tutti gli scientologist credono e sostengono con gli occhi splendenti del proselitista che: «Scientology è la sola cosa che può salvare l'Umanità».
Dopo aver visto, lavorato e avere conosciuto da vicino un grande numero di scientologist che erano stati "chiariti", il futuro proposto da Hubbard è al contempo grottesco e terrificante. Quelle persone avevano perso il controllo della propria mente. La loro prospettiva della realtà e il contatto con essa erano così limitati da essere assurdi. Ma sono intimamente convinti di essere dei super uomini. Ne sono convinti come nessun altro aderente a qualsiasi altra religione potrà mai essere così convinto della propria infallibilità.
Essi intendono "salvare il mondo da se stesso", sia che il mondo voglia essere salvato sia che non lo voglia. E il pensiero stesso di un simile destino per il buon vecchio mondo è terrificante. (Cap. 3 – Il Thetan) - Con Dianetics, e successivamente con Scientology, si è tentato di specificare in astrazioni meno insignificanti i componenti della mente.
La mente esiste come entità misurabile. Essa consiste di energie e masse che sono parte ed obbediscono alle stesse leggi dell'universo fisico. A tali condizioni ideali, essa può anche obbedire alle leggi del Thetan. Si tratta di un compromesso tra il Thetan e il suo corpo. Essa è allo stesso tempo più rozza del Thetan e più fine della grossolana composizione del cervello. Essa occupa uno spazio, ma non necessariamente dentro il cervello o il corpo, poiché si estende da esso fino a circa dieci metri di distanza. È di proprietà del Thetan e non è una estensione del corpo, poiché nella mente il Thetan immagazzina tutti i ricordi delle sue esperienze. Le energie di cui la mente è composta appartengono alla stessa categoria della corrente alternata a 230 volt ed alla luce solare, ma sono di una lunghezza d'onda talmente fine che al momento non è possibile misurarle. (Cap. 4 – La Mente) - Fino al 1952 lo scopo di Dianetics era cercare di risolvere la mente reattiva e le sue registrazioni di questa vita. Con l'avvento di Scientology e la scoperta che tutti noi abbiamo un flusso infinito di vite che risalgono all'inizio dell'universo fisico, il problema si è enormemente espanso. E poiché sfortunatamente ci riamo portati dietro i nostri bank reattivi vita dopo vita, il numero totale di engram e l'impossibilità di esaminarli tutti rese necessario lo sviluppo di altre tecniche. Ora si era in presenza di incalcolabili milioni di vite incarnate o in veste di robot, bambole, ragni, gatti, serpenti e altri corpi misteriosi e bizzarri. Alla fine gli episodi banali di questa vita erano nulla rispetto all'impatto sulla nostra personalità di tutte quelle vite che, secondo Hubbard, erano una specie di avventura fantascientifica con pistole a raggi, Quinta Forza di Invasione, cavernicoli, Federazioni Galattiche, dischi volanti, guerre spaziali e tutto quanto concepibile da una mente senza freni. (Cap. 4 – La Mente)
- Quando il corpo muore il Thetan viene spesso attirato da queste Stazioni di Impianto tra le Vite in cui viene bombardato con forme molto brutali di condizionamento mentale. Gli Impiantatori prendono le rappresentazioni tramite immagini mentali della vita appena conclusa e le mescolano assieme facendole apparire peggiori di quanto in realtà siano. Al loro posto vengono messe immagini di angeli provvisti di ali e arpe celtiche, colonne ateniesi che reggono soffitti di saloni di marmo, cori di osanna e il simbolismo completo dei cristiani delle origini. Tali immagini impartiscono la credenza in un Dio benevolo con l'aggravante che l'individuo, non essendo abbastanza obbediente per essere bene accolto dal virtuoso ospite, deve tornare alla valle di lacrime terrestre da cui proviene per portare a termine la propria salvazione. Aleister Crowley fu il primo a immaginare una teoria molto simile. (Cap. 4 – La Mente)
- Scientology non è l'unica psicoterapia che sostiene di aver scoperto il fenomeno delle vite precedenti. A differenza di altri ambiti psicoterapeutici molto più cauti, Scientology non vede però l'ora di abbracciare ciò che non è comunemente accettato, poiché esso dimostra la natura veramente rivoluzionaria della materia e dà ad Hubbard la possibilità di criticare la mancanza di immaginazione delle altre filosofie. Probabilmente è vero che altre filosofie avrebbero rifiutato le vite precedenti senza una completa analisi, poiché per chi cerca di comprovare il proprio materialismo scientifico esse sono inaccettabili e solleverebbero troppi quesiti di natura spirituale. Ma Hubbard non ha fornito prove verificabili. Effettivamente è quasi impossibile provare, in un modo o nell'altro, l'esistenza di vite precedenti. Esse sono state materia di imbrogli e di molti discorsi pseudo scientifici incomprensibili, ma se Hubbard ha organizzato una procedura che cercava di verificare le sue affermazioni ed è stato in grado di dimostrare centinaia di casistiche "controllate quando possibile", le sue dichiarazioni avrebbero dovuto avere qualche peso. Si può solo concludere che o l'argomento effettivamente non può prestarsi ad alcuna analisi, oppure che il disprezzo di Hubbard per la razza umana è tale da non sentirsi in obbligo di verificare alcunché. Probabilmente sono vere entrambe le cose. (Cap. 5 – Vite Precedenti)
- L'attenzione sulle Vite Precedenti restò fortissima fino a circa il 1962. Ma con l'avvento di tecniche più generali per risolvere i problemi individuali gli scientologist iniziarono a porre meno l'accento su di esse. Fino a quel momento però vi era stata davvero molta rivalità tra chi riusciva a disseppellire le Vite Precedenti più rilevanti, infami o straordinarie. Una personalità popolare, e non sono solo gli scientologist a cercare di sostenere tale legame, era Gesù di Nazareth. Almeno tre scientologist di Londra scoprirono episodi in cui venivano crocifissi e resuscitavano per salvare le anime di tutto il mondo. [...] Stranamente tra gli scientologist dell'epoca erano molto popolari la Regina Elisabetta I e Sir Walter Raleigh, oltre al Venerabile Beda. Comprensibilmente non ho mai conosciuto nessuno che sostenesse di sapere qualcosa di Attila l'Unno, Gengis Khan o Ponzio Pilato. Hubbard sosteneva che in una organizzazione di Melbourne, Australia aveva trovato al lavoro Carlo Marx. Poiché gli scientologist considerano Marx uno degli esseri più malvagi che abbiano mai abitato un corpo di questo pianeta tale nuova incarnazione di Marx non era poi così facile da scovare, ma Hubbard vi riuscì e lo perdonò per Il Capitale, il che fu davvero carino da parte sua. (Cap. 5 – Vite Precedenti)
- Gli scrittori di fantascienza potrebbero trarre moltissime nuove idee dagli scientologist, i quali sono stati Imperatori Galattici, autisti schiavi con il corpo di bambola, pistoleri a raggi e capitani di veicoli spaziali che viaggiano a velocità Z e salvano il Pianeta delle Belle Fanciulle dalla Super Nova. Le mie personali vite precedenti furono invece piuttosto noiose, sembrano essere state una infinita successione di contadini cinesi a mollo nelle risaie, ma suppongo che qualcuno dovesse pur farsi carico delle occupazioni più umili. (Cap. 5 – Vite Precedenti)
- Sebbene la metodologia dell'auditing fosse molto diversa dalle psicoterapie più correnti, le ragioni erano simili - prendere le aree sconosciute o parzialmente sconosciute delle esperienze del passato e, ispezionandole, lasciare che il paziente rideterminasse le sue conclusioni precedenti. Dietro queste forme di psicoterapia vi è una teoria identica - cioè che una causa e un effetto meccanicistici predeterminassero i processi del pensiero umano. Era presente la medesima prospettiva mistica quando fu deciso che in ogni organismo individuale esisteva una forza vitale capace di provocare o cancellare le malattie psicosomatiche. A onore di Hubbard, egli ha, sebbene approssimativamente, cercato di dare piena validità a questo concetto mistico piuttosto che nasconderlo sotto il tappeto più vicino come un imbarazzante effetto collaterale. (Cap. 6 – Auditing)
- L'enfasi delle psicoterapie viene posta sull'estirpazione dell'aberrazione mentale e sul portare il paziente a uno stato "normale" o "accettabile" entro gli attuali canoni sociali. Scientology rompe con questa tradizione poiché l'aberrazione mentale viene mostrata come essere unicamente il risultato di una diminuita consapevolezza spirituale, di una sicurezza e capacità attenuate. Lo scopo ultimo di Scientology è quello di produrre un essere con capacità fortemente accresciute, molto oltre qualsiasi cosa prima immaginata possibile per l'essere umano. Rimettere il Thetan nella sua giusta posizione di superiorità e libertà e non in balia di conclusioni estranee al tempo presente. (Cap. 6 – Auditing)
- L'addestramento di Scientology consiste nel prendere un essere umano fragile e trasformarlo in una copia carbone di Hubbard. (Cap. 7 – Addestramento)
- L'auditing non dipende dall'arte o dalla brillante intuitività, sebbene esse possano aggiungere un certo stile ai procedimenti. La sua precisione ha più a che fare con l'ingegneria. La precisione dell'ingegneria viene applicata ad oggetti e ad energie. In Scientology quella precisione viene applicata a pensieri, considerazioni, sentimenti, amore e odio, e sebbene siano tutte aree in cui la precisione sembrerebbe meno applicabile, l'auditing di Scientology è comunque preciso. L'auditor parla di fenomeni mentali e spirituali come un costruttore di ponti parlerebbe di travi e pulegge. Essere auditor è un'esperienza straordinaria. (Cap. 7 – Addestramento)
- In nessuna parte dell'addestramento di uno scientologist si fa mai appello alla creatività. Hubbard provava disprezzo anche per gli scientologist meglio informati o istruiti il che lo ha indotto a descrivere l'immaginazione come una delle azioni più mentalmente dannose che esistano. Hubbard considera immaginazione e creatività come un uso combinato delle "rappresentazioni tramite immagini mentali" al fine di produrre una nuova idea. Inventare un motore a vapore, un computer o una centrale nucleare non è un atto realmente creativo, ma piuttosto una nuova combinazione di tecniche esistenti per sviluppare una ulteriore tecnica. Hubbard ritiene che un Thetan, liberato dalla mente e dai meccanismi mentali, sarà un individuo veramente creativo e immaginativo. Prima di questo stato di beatitudine l'individuo che volesse essere creativo starebbe solo giocando con il fuoco, poiché il solo modo che ha di essere immaginativo è tramite l'uso della mente. (Cap. 7 – Addestramento)
- Scientology segue direttamente la tradizione del buddismo, vale a dire che segue strettamente gli insegnamenti di Gautama Siddharta, 563-483 A.C. - il Buddha, collocando la responsabilità del raggiungimento del Nirvana (Clear) direttamente sulle spalle dell'individuo. Anche Lao-Tse, 604-531 A.C., filosofo cinese e fondatore del taoismo, viene considerato come depositario delle risposte a molte delle questioni che riguardano vita e individuo.
Hubbard dice chiaramente di seguire la tradizione di questi sommi maestri ma di avere il vantaggio della tecnologia occidentale quali registratori, libri, E-Meter e comunicazione di massa, che gli permettono di preservare la purezza della sua saggezza e renderla universalmente nota. È da queste basi che scaturiscono la sua presunzione e intolleranza. (Cap. 7 – Addestramento) - Hubbard ha criticato il sistema educativo comune per la sua abitudine di costringere gli studenti ad essere intelligenti e capaci riempiendo loro la testa di nozioni scollegate e non comprese, a scapito della vera capacità di ragionare. Questa critica è sostanzialmente vera, come lo sono molti dei commenti di Hubbard sui fallimenti degli sforzi umani, ma il suo metodo di istillare saggezza nei seguaci è talmente inutile nell'indurre saggezza da essere ridicolo. (Cap. 7 – Addestramento)
- Questa è l'essenza dell'addestramento di Scientology. Esso non è pensato per dare allo studente una visione più ampia della vita, in modo da districarsi meglio. È pensato per istillare il verbo di Hubbard. (Cap. 7 – Addestramento)
- Tutti gli individui non chiariti prendono decisioni in base ad esperienze precedenti le quali dirigono atteggiamenti e azioni attuali. Non è così per un Clear. Egli è sempre e con successo in tempo presente e decide il suo comportamento in base ai meriti della situazione attuale. Ammesso che i dati forniti siano sufficienti e corretti, egli deciderà invariabilmente - essendo i Thetan la gran cosa che sono - il corso designato per produrre il maggior bene sul maggior numero di dinamiche, indipendentemente dalla preferenza o dal vantaggio personale.
È certamente uno stato mirabile. È quanto perseguono gli Yogi e i buddisti Zen. Se raggiungono il Nirvana (forse, in termini Scientology, un Thetan privo delle influenze della Mente Reattiva) in quarant'anni di dura contemplazione e allenamento mentale possono considerarsi molto fortunati. Scientology può chiarire chiunque in circa sei mesi di lavoro a tempo pieno al costo di circa 1.500 sterline. È quel che si dice un vero progresso! (Cap. 8 – Clear) - Un OT VIII è un superman. Più che un superman. Egli in realtà è un dio. Egli è «... causa totale su materia, energia, spazio, tempo e pensiero...» e se questo non significa essere un dio, una causa totale sull'universo fisico, in grado di lanciare allegramente galassie per l'universo, allora da qualche parte c'è qualcosa di sbagliato. [...] Nel momento in cui si raggiunge OT VIII si è talmente indottrinati all'idea di essere un dio (e l'aver pagato 3500 sterline è uno degli argomenti più convincenti) che l'obbedienza ai desideri di L. Ron Hubbard non è tanto difficile (Cap. 9 – Thetan Operante)
- Se uno scientologist dovesse diventare scettico, il che sorprendentemente accade molto di rado, verrebbe buttato fuori o sottoposto a procedimenti al punto tale da cancellare quella contagiosa malattia, l'incredulità. Secondo il ragionamento ambivalente di Hubbard, il fatto che lo scetticismo verso Scientology possa essere sottoposto a procedimento e cancellato dimostra che tale scetticismo si basa su una aberrazione reattiva. Essere critici di Scientology è la prova che si sta negando la vera ed essenziale bontà insita in tutti noi. Tale comportamento contraddittorio, insano ed auto distruttivo deve naturalmente essere corretto con la massima efficienza e velocità. Se l'individuo si è spinto al punto di rifiutare i procedimenti, vale a dire di essere liberato da se stesso, allora, pur con tutto il dispiacere possibile, egli rappresenta un pericolo per il solo movimento sulla Terra capace di essere una valida risposta alla Bomba Atomica, all'Esplosione Demografica, alle Guerre, alla Marcia Inarrestabile della Tecnologia, a Dandruff e a tutte le altre minacce che si palesano all'orizzonte. Deve essere espulso. (Cap. 9 – Thetan Operante)
- Milioni già credono che l'Etica di Scientology sia di maggior peso ed onestà delle leggi tradizionali e confuse delle nazioni. Essi stanno diventando i nuovi "Cittadini del Mondo", stanno rinunciando al bieco nazionalismo, alle mere barriere etniche a favore della causa più grande della vita. Vi è una chiara tendenza verso l'ethos anglosassone, ma è secondario rispetto a quello di Scientology. Per la prima volta abbiamo un movimento genuino e fortemente organizzato che convertirà tutti i popoli a un credo che, per quanto intrinsecamente ateo, non argomenta su basi religiose ma sostiene di migliorare tutte le forme di esperienza religiosa. Una filosofia, poi, che apporta benefici pratici e realistici in questa vita piuttosto che in un aldilà indefinito. (Cap. 10 – L'Etica)
- Per i "pensatori avanzati" e i sostenitori della "Società Permissiva" l'Etica di Scientology rappresenterà un certo shock. Poiché si tratta di una miscela di repubblicanesimo alla Barry Goldwater, di nazismo, degli elementi meno esoterici del comunismo, della nauseante dolcezza del cristianesimo televisivo e della filosofia delle termiti soldato, essa possiede in effetti una qualità eccezionalmente avvolgente, ma, purtroppo, non lascia spazio per "fare a modo proprio". Ma la vita è così. Migliaia di persone cercano per anni di trovare un modo più soddisfacente di fare le cose, solo per scoprire di aver sprecato il proprio tempo. (Cap. 10 – L'Etica)
- I salari nelle organizzazioni di Scientology sono estremamente bassi. Un nuovo membro dello staff non viene pagato più di 8 sterline la settimana. Con maggiore esperienza si possono raggiungere le 30 sterline per settimane di 40 ore. Nella maggioranza delle organizzazioni esiste un sistema di unità, una specie di commissione, con cui il membro dello staff viene pagato in proporzione al totale delle entrate settimanali di quell'organizzazione. Si può spaziare ampiamente da zero a 30/40 sterline, di solito meno che più. (Cap. 10 – L'Etica)
- Essere assegnati a una Condizione di Rischio è un'esperienza veramente illuminante (a me è successo una dozzina di volte). Colleghi che consideravi amici sembrano improvvisamente distanti e diffidenti. Non ti parlano. Non ti offrono una sigaretta o un sorso della loro Coca Cola. Nel caso di persone veramente operose, rifiutano addirittura la tua sigaretta quando gliela offri! È incredibile. (Cap. 10 – L'Etica)
- Come fanatici religiosi gli scientologist superano chiunque altro. Semplicemente essi non si sono limitati ad abbracciare la profonda convinzione che la loro sia La Via. Essi riescono a presentare un insieme comprensibile, una risposta onnicomprensiva a molti dei problemi che affliggono l'umanità. Le normali procedure di democrazia, socialismo, capitalismo, religioni, leggi e standard sociali non sembrano capaci di salvarci da un futuro insensato e disumanizzato. Hubbard non si disturba a giustificare la disumanità della sua Etica. Se le famiglie vengono distrutte, se gli amici vengono messi contro gli amici, se qualcuno si suicida, se lo spirito stesso che rende umani gli umani viene intrappolato, tutto ciò è secondario rispetto allo scopo di dimostrare che Hubbard ha ragione. (Cap. 10 – L'Etica)
- Hubbard mise a punto l'Etica di Scientology per dare una guida agli scientologist in merito alla condotta che dovevano tenere, e per controllare gli eccessi di zelo che avrebbero potuto infangare la reputazione dell'interno movimento, e coprirlo di ridicolo. Ma la sua Etica ha avuto esattamente l'effetto contrario. Con lo sviluppo dell'Etica di Scientology come sistema codificato, e la giustificazione che tale sistema serviva a dare un più ampio valore terapeutico all'intera Scientology, lo zelo si è fatto più feroce a scapito della tolleranza e della sanità mentale. A fronte di molta pomposa verbosità e alta opinione di sé nell'intero, assurdo edificio non si vede traccia di autocritica o senso dell'umorismo. Gli scientologist hanno ragione e tutti gli altri hanno torto. Punto. Non hanno torto semplicemente per ignoranza, ma in modo malevolo, raccapricciante, sordido e intenzionale. (Cap. 10 – L'Etica)
- La mente di Hubbard sembra composta in pari misura di genio e di una insensata smania di potere. Questa eccezionale combinazione ha già portato pena e miseria a moltissime persone e se tale smania di potere dovesse crescere ancora, con la grande ricchezza economica e l'influenza di cui dispone Scientology, il problema potrebbe diventare ingestibile. (Cap. 10 – L'Etica)
- La pubblicità dei servizi di Scientology non riconosce molta intelligenza al suo pubblico.
«Non essere ragionevole» ha detto Hubbard, e la sua pubblicità è doverosamente irragionevole. Spesso è anche incomprensibile, superficiale, noiosa, piena di vanterie (sempre!), di cattivo gusto, inaccurata, non informativa, assurda, ipocrita, pretenziosa, poco perspicace, grezza, zuccherosa, ridicola, egocentrica, impudente, esagerata, priva di immaginazione, di fatto decisamente tipica, come tutte le pubblicità. (Cap. 11 – Promozione) - Se in futuro verrà scritta un'accurata storia del ventesimo secolo - e se Scientology si guadagnerà la storia mi chiedo se esisteranno gli storici, per non parlare degli storici credibili - Scientology si guadagnerà di sicuro un riconoscimento, tra le sue molte altra caratteristiche di rilievo, per aver ridotto gli ideali umani, la filosofia, la religione e la saggezza alla stregua di una qualsiasi marca di fagioli in scatola. (Cap. 11 – Promozione)
- Oltre alla voglia di vita marinara che Hubbard ha sempre avuto - fu velista esperto ben prima che l'idea di Scientology gli attraversasse la mente e durante la Seconda Guerra Mondiale servì nella Marina degli Stati Uniti nel teatro del Pacifico - lo scopo della Sea Org è manifestamente «portare l'Etica sul pianeta». È stato anche suggerito che la Sea Org sia un corpo militare privato che può intimidire la piccola opposizione locale - molti membri della Sea Org sono infatti addestrati al karatè e nel combattimento a mani nude - ma non è dato sapere se le imbarcazioni siano equipaggiate con armi da fuoco. (Cap. 12 – Le Organizzazioni di Scientology)
- La Sea Org addestra unicamente il suo staff. Si favoleggia di operatori altamente addestrati, i migliori dell'intera gamma di esperienze Scientology. Dopo aver trascorso tre mesi nella Sea Org e non essere stato lanciato in mare troppo spesso, o non aver comunque incrociato l'insalubre strada dei numerosi Ufficiali di Etica, ci si aspetta che il membro dello staff firmi un contratto da 1.000.000.000 di anni. Sì, avete letto bene, un miliardo di anni. Gli astronomi ritengono che tra un miliardo di anni il sole sarà un po' meno caldo, che il sistema Solare sarà dall'altra parte della Via Lattea e un sacco d'altri interessanti cambiamenti. Naturalmente i Thetan, e soprattutto i Thetan Scientology, combatteranno coraggiosamente (o meglio, thetanicamente) per vincere le forze del male e la distruzione imperante in tutto il cosmo. Gli scientologist con un MILIARDO DI ANNI di esperienza avranno indubbiamente un valore enorme, molto maggiore di quello che avevano quando si imbarcarono in questo incredibile contratto. (Cap. 12 – Le Organizzazioni di Scientology)
Explicit
[modifica]Non mi avrebbero reintegrato. Ma per allora non mi interessava nemmeno più che lo facessero.
Alla fine decisi che non mi sarei mai più inchinato a tale idiozia e andai a trovare i miei figli. (Epilogo)
Bibliografia
[modifica]- Cyril Vosper, Le pastoie della mente, 1971, traduzione a cura di Martini, 2006.
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