Festival di Sanremo 2020
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Citazioni sul Festival di Sanremo 2020.
- Amadeus ha giocato di sponda e sperando che non gli capitasse nulla, che filasse tutto liscio, gli è capitato di tutto. Come quello che va a vedere la partita di pallone al campetto sotto casa, sta dietro gli spalti, si mette di fianco al cancello che deve andare via presto, e una pallonata che attraversa tutto il campo, le gradinate, il bar, gli arriva in fronte. Ecco, il Festival è una pallonata che è arrivata in fronte ad Amadeus, fortissima. E quando si è svegliato cinque giorni dopo, all'ospedale, il medico gli ha preso la mano, gli ha asciugato la fronte con un panno freddo e: "Ehi, hai fatto il 58 per cento!". (Selvaggia Lucarelli)
- Non potevamo perderci per niente al mondo lo spettacolo d'arte varia di un Sanremo inattrezzato come certi maschi alle prese con i femminismi, un festival che per non scontentare nessuno le tenta tutte: il monologo sulla violenza, il sermone sulla bellezza, le stecche dell'uomo che piange perché si sente inadeguato a interpretare una donna, il tentativo maldestro di fare del "passo indietro" un tormentone, le artiste unite dalla sorellanza, l'evocazione comico-medianica di una delle donne più potenti della tv, le gaffe di quello che si è iscritto alla laurea breve per acquisire il lessico corretto in una settimana e se ne esce con cose tipo "l'artista femminile", l'effetto soporifero di quell'altro che per cinque minuti ha avuto un momento di gloria perché una volta aveva insultato le ragazze in una canzonetta, il permesso prima di presentare qualcuna come bella e sempre precisando: e intelligente, le pacche sulla spalla fra maschi "eh ma non si può più dire niente", i baci tra maschi per significare che invece loro sono aperti, la tanto intensa lettura della Bibbia laddove un tempo era tutto uno sparigliante inno alla patonza. Insomma, il caos, l'imbarazzo, il disagio. (Nadia Terranova)
- Un Sanremo maschilista, sessista — è sempre stata una cornice sessista —, ma mai come questo. Anche ipocrita [...] Quel palco è quello della trasmissione più vista in tutto il paese nell'arco dell'anno. È il luogo dove si mette in scena una rappresentazione sociale. E se la tua idea della donna è ancora quella che sia un accessorio di un uomo, e se non fosse chiaro, lo chiarisci pure...[1] Quella roba lì la sentono: quelle che non sono d'accordo si sentono frustrate [...], quelle che non hanno un'idea chiara del ruolo della donna in questa società dicono "per arrivare in un punto visibile devo avere accanto un uomo più visibile di me". [...] Il sessismo in questo paese è una cosa serissima, compromette il giusto diritto alla piena realizzazione di metà della cittadinanza, per cui che tu ne rida o lo minimizzi — manismo, bacismo, fiorismo[2] — è tutto un modo per dire che il sessismo è una cosa da ridere, da burletta, che sono queste femministe che non si depilano a essere fissate con l'idea che le donne non abbiano diritti in questo paese. (Michela Murgia)
Note
[modifica]- ↑ Il riferimento è alla modella Francesca Sofia Novello, tra le co-conduttrici dell'edizione, inclusa nel cast per via del suo legame sentimentale con il più noto Valentino Rossi.
- ↑ Il riferimento è gli "-ismi", ovvero le gag ricorrenti in cui si è esibito l'ospite fisso dell'edizione, Fiorello, nel corso delle serate.
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