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Parata del Pride

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Un gay pride

Citazioni sulla Parata del Pride (Parata dell'orgoglio), nota come Pride o Gay pride.

Citazioni

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  • Chi se la prende con il Gay Pride, un solo giorno all'anno di festa vistosa in varie città, in realtà ha trovato il modo meno razzista di esprimere il suo rifiuto degli omosessuali: forse un po' se ne vergogna, e quindi si limita a esprimere il suo dissenso per quella che viene definita una carnevalata. In più può essere che l'idea che gli omosessuali non vivano nella vergogna e nella sofferenza, defilati e emarginati, ma siano talvolta allegrissimi, non gli piace per niente. Resta un mio problema: quello di non aver mai capito perché ancora oggi l'esistenza degli omosessuali crei problemi. Non penso per ragioni sessuali, visto che le coppie etero che non siano estremamente pie ed esclusivamente riproduttive a letto fanno più o meno le stesse cose e con il medesimo entusiasmo, quando c’è. (Natalia Aspesi)
  • I Gay Pride mi mettono una tristezza infinita, come il Carnevale di Viareggio. (Paolo Poli)
  • Il Gay Pride in quanto festa è come il Carnevale di Rio, ma lo scopo è sempre stato, secondo me, quello di dichiarare: "Io non ho paura". Oggi credo non ci sia più bisogno di essere eccentrici per dichiararsi gay. La civiltà e la rivoluzione di un Paese si evincono anche da quando diventa "normale" essere omosessuali. (Paola Turci)
  • Il padre... cioè... il figlio va dal padre e dice "Papà, sono gay" e il padre gli risponde "Basta che non sei frocio". Seconda cosa: ritorna dal padre e gli dici... e gli dice "Papà, io so' gay" e lui gli risponde "Basta che non sei pride", cioè per il Gay pride, avete capito? Cioè, "sono gay", "basta che non sei pride". Ma 'sti matrimoni tra uomini e uomini... (Richard Benson)
  • Il Pride non è solo un evento estivo. È una celebrazione, ma è anche una manifestazione dei diritti umani. È serio e gioioso. È un promemoria dei progressi compiuti, ma anche di tutto ciò che resta ancora da fare. Questa è una responsabilità che condividiamo tutti. Tanto io quanto voi. Non dobbiamo tacere. Dobbiamo parlare a nome di coloro che non hanno il coraggio di parlare, per quelli a cui non è permesso e per quelli che non possono. Qui in Svezia e nei paesi nordici, abbiamo fatto molta strada per quanto riguarda i diritti LGBTQI. Ma ciò che diamo come assodato è impensabile in altre parti del mondo. In molti paesi, le relazioni omosessuali sono illegali. I giovani sono costretti a nascondere e negare il loro amore e la loro identità. Le persone LGBTQI sono perseguitate, molestate e persino imprigionate. Per me questo è assolutamente inconcepibile. (Vittoria di Svezia)
  • Il Pride è un respiro di cittadinanza. È come un mosaico formato da una serie di cocci di colore diverso: il collante deve essere l'uguaglianza. (Leoluca Orlando)
  • Mi sembra una cosa da carnevale, li trovo confusi questi gay e trans in costume da bagno. Vadano a Cuba, dove c'è una marcia diversa senza tutto questo clamore. Bisogna avere anche un po' di pudore. (Cristiano Malgioglio)
  • Non sopporto che, per difendere i loro diritti, gli omosessuali vadano in piazza conciati da checche. (Roberto Calderoli)
  • Per lungo tempo ho avuto paura di essere quella che sono perché i miei genitori mi avevano convinta che c'è qualcosa di sbagliato in una persona come. Qualcosa di offensivo, qualcosa da evitare, forse anche da compatire, qualcosa che non si deve amare. Mia madre è una fan di San Tommaso D'Aquino. Lei considera l'orgoglio un brutto vizio e di tutti i vizi che può avere l'essere umano, per San Tommaso l'orgoglio era il re dei sette vizi capitali. Lo considerava il sommo vizio che in un batter d'ali poteva trasformare chiunque in un peccatore. Ma l'odio non è presente su quella lista, e nemmeno la vergogna. Avevo paura di questa parata perché desideravo davvero tanto poterne far parte. Così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura per marciare e per quelli che non possono farlo, per le persone che vivono come ho vissuto io. Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta, ma che sono anche un "noi". E noi marciamo con orgoglio! Vai affanculo San Tommaso! (Sense8)
  • Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. ‎Non è una questione di classe sociale. (Asia Argento)
  • Chi vive una sessualità naturale non ritiene di aver bisogno di manifestare per il proprio orgoglio, chi invece vive una sessualità contro natura e ritiene di dover manifestare il proprio orgoglio facendolo mette in dubbio in prima persona la cosa stessa. A tutti i manifestanti del gay pride faccio un appello: pentitevi e il buon Dio sacrificherà il vitello grasso.
  • La spettacolarizzazione e l'ostentazione della propria omosessualità in stile Gay Pride danneggia non soltanto la famiglia naturale fondata sul matrimonio, ma anche gli omosessuali stessi che vivono la loro sessualità non come un fenomeno da baraccone. [...] Gli omosessuali sono dei diversi, ma quelli del Gay Pride sono dei malati, e non solo di protagonismo.
  • Non sopporto che, per difendere i loro diritti, gli omosessuali vadano in piazza conciati da checche.

Voci correlate

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Altri progetti

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