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Asia Argento

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Asia Argento nel 2012

Asia Argento, pseudonimo di Aria Maria Vittoria Rossa Argento (1975 – vivente), attrice italiana.

Citazioni di Asia Argento

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Citazioni in ordine temporale.

  • [Su Trauma] Mi è piaciuto lavorare con mio padre, anche se a volte è faticoso. [...] Questo film ci ha uniti, anche se non avevamo molto bisogno perché ci assomigliamo. Per entrare in Aura, la ragazza anoressica al centro degli omicidi, ho quasi smesso di nutrirmi. Non mangiavo ed ero disperata. Pensavo che non sarei mai riuscita a dimagrire veramente. Se ingoiavo qualcosa, mi sentivo in colpa.[1]
  • La bambola assassina di "Profondo rosso" mi spaventa ancora, ma l'affronto per esorcizzare il terrore. Mio padre è coraggioso proprio perché ingigantisce le sue paure per cancellarle.[1]
  • [Laura Chiatti] In effetti mi sembra meglio quando canta. Mi è sembrata un po' buttata, ha sculettato qui e là.[2]
  • [Mogol] I suoi sermoni mi sono sempre piaciuti, lui la pensa veramente così. Vive nel suo mondo. In studio decide tutto lui. Alle prove si metteva sulla sedia a dondolo e pensava... Nessuno osava disturbarlo. A volte si addormentava.[2]
  • [Su Lucy Kisslinger in Dracula 3D] Mi piace molto questa sua ambivalenza. La vediamo prima amica, quasi infantile, con questo rapporto un po' adolescenziale con Mina, e poi la vediamo cambiare, diventare più diabolica, quasi animalesca, sensuale. E questa è stata sicuramente la sfaccettatura del personaggio che mi ha affascinato di più.[3]
  • [Sul Conte Dracula] Il suo morso è un bacio sensuale e allo stesso tempo efferato.[3]
  • Sono felice, e depressa come mai prima. Mi lecco le ferite, guardandomi intorno con una sorta di antico stupore e nuova speranza. È un'avventura massacrante, come ogni film, ma appagante, come ogni film. Negli occhi, riflesse, le nuvole rarefatte degli anni Novanta: un po' di ironia, un po' di poesia, un po' d'amore, un po' di orrore.[4]
  • [Sul Gay Pride] Per me questa parata ha il significato spirituale della lotta per la libertà di amare. Non è una cosa politica, né religiosa: è un diritto della natura che esiste da sempre la libertà di amare. Che siano uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. ‎Non è una questione di classe sociale.[5]
  • All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere [...] Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. #Metoo è diventato un prodotto hollywoodiano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e bigotto. Un pass, un vestito da sera e basta. La Democrazia Cristiana in tutto il suo splendore.[6]

Intervista di Simonetta Robiony, La Stampa, 6 agosto 1995

  • [Su La sindrome di Stendhal] Quando giravamo "Trauma" mi sembrava dovessi dimostrare che ero brava. Adesso non devo dimostrare niente.
  • Possibile che uno non possa evitare etichette? Eppure essere tante cose insieme è quello che più mi interessa. Non si può coltivare una sola passione.
  • Sono influenzabile. Direi che credo a tutto. Per tre notti di seguito ho sognato che arrivavano gli ufo sulla Terra.
  • Certo quando vado in giro nei musei non lo faccio da turista ma da viandante. [...] Non sento la stranezza dell'essere altrove.
  • [Su Le amiche del cuore] Al principio non era una buona sceneggiatura, un po' come i grandi credono che siano i ragazzi. Poi noi giovani l'abbiamo cambiato ed è venuto fuori un bel film.

Intervista di Maria Pia Fusco, la Repubblica, 19 gennaio 1996

  • Quando ricordo mia madre e le amiche attrici, le ansie di non lavorare, l'angoscia di invecchiare, mi vengono i brividi. Vorrei essere come Michel Piccoli, uno spirito vivo, sempre pronto a stupirsi, a innamorarsi delle cose che fa.
  • In La sindrome ci sono molte scene di sesso forte e sono sempre imbarazzata. Nelle scene di nudo c'è la controfigura, che è una ragazza bellissima. Figuriamoci, non ho mai messo un topless in vita mia, morirei di vergogna a mostrare il sedere davanti a tutti o il seno dove ho il neo. Anche mio padre s'imbarazza. Al doppiaggio, dopo le sequenze più ansimanti, con tutte le parole porcone, non riuscivamo a guardarci e a parlare.
  • L'unica cosa che non sopporto e mi fa schifo è il razzismo. I parenti di mia madre sono ebrei e uno dei miei migliori amici è un ragazzo etiope che mi ha insegnato la spiritualità, non capisco come si possa essere razzisti.
  • Non so se farò mai la regista, mi diverte di più la scrittura e il montaggio. Per fare il regista devi avere tutto sotto controllo, io invece sono sempre insicura.

Intervista di Gianmaria Tammaro, lastampa.it, 15 ottobre 2017

  • "Perché non avete parlato prima?", ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti.
  • Se avessi detto vent’anni fa quello che ho detto oggi, probabilmente non mi sarei più ripresa. Sarei caduta in depressione. E sarebbe stato addirittura peggio di quello che poi mi è successo.
  • Mi ci sono voluti anni per capire che ero una vittima. E per tutto il tempo mi sono sentita colpevole di non essere scappata via, di non aver avuto la forza di dire no.
  • Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita.
  • La violenza che io ho subito risale al 1997. In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto?
  • Aveva mille personalità. Mille. E cercava quella che funzionava di più con te. Weinstein era un predatore seriale. L’ha fatto con centinaia di donne. Se lo scandalo non è uscito prima, è perché lui insabbiava tutto.
  • "Che bello – pensavo dopo aver girato il film B. Monkey – adesso potrò lavorare all’estero". Allora amavo il mio lavoro e ci tenevo. E prima di avere figli era tutto quello in cui credevo. Dopo Weinstein non ho più creduto in niente che riguardasse il mio lavoro.
  • L’unica cosa in cui ora spero, anche dopo aver rivissuto questa terribile esperienza ed essere stata insultata nel mio Paese – e solo nel mio Paese! – è che ci sia un risveglio tra quelle di noi che hanno subito. Che sempre più donne dicano basta. Ora questi uomini, questi mostri, dovranno avere paura così come noi, ogni volta che li abbiamo incontrati, che siamo rimaste da sole con loro, ne abbiamo avuta.

Intervista di Sara D'Ascenzo, corrieredelveneto.corriere.it, 23 giugno 2022

  • [Su Alda Merini] Mi rispecchio molto nella sua poetica, nella sua libertà, nelle sue scelte, nella sua sfrontatezza , ma anche nel suo pudore.
  • Io sono cresciuta un po’ allo stato brado, i miei segreti non c’era nessuno che cercava di scoprirli. I genitori oggi sono un po’ genitori-elicottero che gravitano sulla vita dei figli cercando di evitare loro ogni problema. I lati oscuri non sono lati negativi, sono semplicemente pensieri diversi e fuori dal coro. È giusto che i figli siano diversi, che facciano i loro errori, che noi genitori non siamo sempre un tappeto di salvezza pronti ad accoglierli, è giusto che cadano e si facciano male e imparino a rialzarsi. Certo dipende da quanto oscuri sono, ma io come madre cerco di essere una persona su cui sanno di poter contare, alla quale non devono per forza raccontare tutto. Sanno che se sono nei guai io ci sono materialmente, spiritualmente, per sostenerli, per cercare di ragionare insieme sui problemi che loro forse hanno ancora più di noi.
  • [Su Venezia] È una città che dà la labirintite, non si riescono ad avere punti di riferimento, e questo l’ho trovato liberatorio. È una città unica e pensare di essere su una sorta di palafitte è come avere continuamente la Sindrome di Stendhal: ci sono così tante informazioni, così tanta cultura. È una vertigine e me ne sono innamorata.

Citazioni su Asia Argento

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  • Asia Argento si conferma una gran cinofila: dopo aver baciato sulla bocca il cane, ha limonato con Corona. (Vittorio Feltri)
  • È dolce come lo zibibbo ma anche donna forte che sa combattere. Ha iniziato presto a fare l'attrice, adesso si è stufata ed è regista. Credo che da ora in poi farà solo questo: con me ha un rapporto idilliaco. È una madre molto dolce e speciale con i suoi bambini. (Daria Nicolodi)
  • [Riguardo alle affermazioni di Asia Argento su Weinstein] Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film. (Sandra Milo)
  • [Riguardo alle affermazioni di Asia Argento su Weinstein] Non credo in Dio figuriamoci se credo in Asia Argento. Una che per arte limona coi cani può fare di tutto per la carriera e io a una così non la leccherei. (Vittorio Feltri)
  • Sì Asia mi ha violentato, è stato un rapporto completo. [...] C'è una perfetta corrispondenza tra lo schema Asia e lo schema Weinstein. Anche Asia ha abusato del proprio potere. (Jimmy Bennett)

Note

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  1. a b Citato in «Temevo di diventare anoressica», La Stampa, 13 marzo 1993.
  2. a b Citato in Corriere della Sera, 27 novembre 2007.
  3. a b Citato in Dracula 3D: Incontro con Dario Argento, Asia Argento e Marta Gastini, intervista di Daniela Catelli, Comingsoon.it, 21 novembre 2012.
  4. Da I love you Kirk, Frassinelli.
  5. Citato in Asia Argento al Gay Pride: "Sono qui per la libertà di amare", Adnkronos.com, 11 giugno 2016.
  6. Da un'intervista a Le Monde; citato in Asia Argento torna a parlare del #metoo: “E’ diventato qualcosa che instupidisce, finto e bigotto”, ilfattoquotidiano.it, 30 gennaio 2020.

Filmografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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