Insomnia

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Insomnia

Immagine Insomnia.png.
Titolo originale

Insomnia

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 2002
Genere drammatico, thriller
Regia Christopher Nolan
Soggetto Nikolaj Frobenius, Erik Skjoldbjærg
Sceneggiatura Hillary Seitz
Produttore Broderick Johnson, Paul Junger Witt, Andrew Kosove
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Insomnia, film statunitense del 2002 con Al Pacino e Robin Williams. Diretto da Christopher Nolan.

Incipit[modifica]

Hap: E guarda, non c'è niente lì sotto. Niente. Sono venti minuti che non vedo una casa. Guarda.
Will Dormer: Ricordati che non siamo qui in vacanza, Hap.
Hap: Su con la vita, Will.
Will Dormer [mostrando la foto del cadavere di Kay Connell]: Dillo a lei, collega.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Vi accorgerete che qui è tutto più semplice: ci sono i buoni, i cattivi, e ce ne freghiamo delle pubbliche relazioni. È tutto facile. (Charlie Nyback)
  • Randy, questo tuo atteggiamento, la recita del "mando a fare in culo il mondo", forse funzionerà con la tua mamma, e magari con i poliziotti del posto che ti conoscono abbastanza da sapere che sei troppo stupido per uccidere qualcuno senza lasciare un paio di testimoni e una confessione firmata anche... ma non attacca con me. Perché vedi, io so delle cose, capisci? Io so che picchiavi la tua ragazza. E so che lei si vedeva con qualcun altro. Qualcuno con cui forse si è incontrata Venerdì sera dopo averti piantato in asso in quel bar. Allora ci vuoi dire chi potrebbe essere quella persona? O sei veramente così stupido da voler restare l'ultima persona che ha visto Kay Connell viva? (Will Dormer)
  • Per me questo è il momento peggiore della notte. Troppo tardi per ieri, troppo presto per domani. (Walter Finch)
  • Tu ed io dividiamo un segreto: sappiamo quanto sia facile uccidere qualcuno. (Walter Finch)
  • Colpo di scena, Will! (Walter Finch) [ultime parole]
  • Sai, nessuno ne fa un dramma se l'assassino di una ragazzina finisce all'obitorio. (Will Dormer)
  • Non si può scegliere quando dire la verità. La verità non te lo permette. (Walter Finch)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Hap: Warfiled ieri mi ha tenuto chiuso per tre ore nel suo ufficio, tre ore di merda.
    Will Dormer: Hap, quello ti sta solo stuzzicando, lo sai.
    Hap: Io e Trish ne abbiamo parlato. Mi dispiace, ma... devo patteggiare.
    Will Dormer: Non uscirtene con queste stronzate...
    Hap: Ma tu tanto non verrai coinvolto, perciò...
    Will Dormer: Ah, no? Certo che verrò coinvolto.
    Hap: Ma tu sei un eroe, con la reputazione che hai...
    Will Dormer: E' la mia reputazione il problema. Ma tu... tu credi che a Warfield gliene freghi un cazzo di qualcosa che hai estorto un po' di soldi a un paio di spacciatori? La prima pagina la conquista così? A lui serve il pesce grosso, ti sta facendo pressioni per arrivare a me. E' tutto talmente semplice, Hap.
    Hap: Ma tu sei pulito, Will.
    Will Dormer: Io sono un bravo sbirro, sì. Ma c'è sempre qualcosa a cui si possono attaccare per minare la tua credibilità, lo sai anche tu. Hai una vaga idea delle conseguenze? Ma pensa solo ai miei casi, a tutti gli arresti che sono dipesi dalla mia parola, dal mio giudizio... tutte quelle merde torneranno per strada. Pensaci, è questo che stai facendo.
  • Ellie Burr: Mi occupo solo dei casi minori.
    Will Dormer: Mai sottovalutare un caso.
    Ellie Burr: Lo so, ma quella è roba da poco, alla lunga diventa noioso.
    Will Dormer: Ah, la vita è fatta di piccole cose. È piena di piccole bugie, di piccoli errori. Sia in un caso insignificante che in un omicidio, la gente commette gli stessi.. passi falsi. È la natura umana.
  • Will Dormer: Così tu e Kay eravate come sorelle?
    Tanya: Si sì, te l'ho già detto!
    Will Dormer: A-ah, e come mai in camera sua c'è una tua foto strappata? E come mai le mani del suo ragazzo non hanno mai smesso di palparti il culo al funerale? Randy Stetz non ha un alibi per Venerdì sera perché era con te! Eri in giro a scoparti il ragazzo della tua migliore amica. È così che fanno le migliori amiche?
  • Walter Finch: Io non sono chi credi.
    Will Dormer: Ah no? Walter Finch, scrittore scadente, pazzo solitario, omicida, no?
    Walter Finch: Quando avevo sette anni andai con mia nonna a Portland. Mentre camminavamo, arrivarono due tizi di corsa e le scipparono la borsetta. Quella sera un poliziotto venne in albergo per interrogarci, restò sempre in piedi. L'uniforme nuova, le scarpe e il distintivo lucidi, come un soldato, anzi meglio. Nutro un gran rispetto per la tua professione, ecco perché ne scrivo. Volevo diventare anch'io un poliziotto dopo la scuola, ma purtroppo non ho superato i test.
    Will Dormer: Bè, dovevi fare domanda per gli affari interni, ti avrebbero preso. Che cosa vuoi da me, Finch?
    Walter Finch: Quando vidi Kay morta capii che avrebbero pensato che l'avevo fatto di proposito, quindi ho pulito il corpo e ho rimosso tutte le tracce che avrebbero potuto portare a me.
    Will Dormer: Tranne il tuo libro del cazzo.
    Walter Finch: Già... quando sei sotto pressione finisci col trascurare le cose più evidenti. Tu dovresti saperlo più di chiunque altro. Quando ho sentito che arrivava gente da Los Angeles ho tremato. La polizia locale non mi preoccupava, mi avrebbero collegato a Kay prima o poi ma sapevo come gestirli. Non hanno mai guardato negli occhi di un assassino. Uccidere ti cambia, lo sai, vero? Non è il senso di colpa, io non ho mai pensato di farlo, è come prendere coscienza. La vita è talmente importante, perché è così schifosamente fragile? Tu mi avresti letto dentro, non è vero?
    Will Dormer: Se stai cercando di fare colpo su di me hai sbagliato persona. Uccidere quella ragazza ti ha fatto sentire speciale? Ma non lo sei. Sei pateticamente uguale a tutti quegli sballati con cui ho a che fare da trent'anni. Lo sai quanta gente come te ho beccato con i pantaloni calati?
    Walter Finch: Io non l'ho mai toccata in quel modo...
    Will Dormer: Ma volevi farlo, e ora vorresti averlo fatto. Invece sei riuscito solo a tagliarle le unghie. E adesso ti senti un uomo diverso. Tu proprio non ci arrivi, eh Finch? Tu sei il mio pane, tu sei quello per cui mi pagano, tu sei per me un mistero quanto un cesso otturato può esserlo per un idraulico, mi capisci? Il motivo per cui hai fatto quello che hai fatto, ma chi cazzo se ne frega?!
    Walter Finch: Le motivazioni sono fondamentali, Will. Tu cosa hai visto attraverso la nebbia? Perché io ho visto molto bene, ti ho visto prendere la mira...
    Will Dormer: Lascia stare, non funziona, Finch...
    Walter Finch: ...e sparare in petto al tuo collega.
    Will Dormer: Oh, pensa!
    Walter Finch: Gli ho sentito dire "vattene via". Perché? C'entra per caso con l'indagine in corso degli affari interni? La tensione nel tuo dipartimento?
    Will Dormer: Dovrei farmela sotto?
    Walter Finch: Ti dico solo come appaiono le cose, e forse immagino anche quello che si prova. Tu cosa hai provato quando ti sei accorto che era Hap? Colpa? Sollievo? Ti ritrovi libero e pulito, ci avevi mai pensato fino a quel momento? Dico... a come sarebbe stato se lui fosse sparito all'improvviso? Non che tu l'abbia fatto apposta, è chiaro.
  • Will Dormer [riferendosi a Kay Connell]: Perché non ha detto a nessuno che Randy la picchiava?
    Walter Finch: Mi aveva fatto giurare di non dirlo...
    Will Dormer: Anche da morta doveva mantenere il segreto?!
    Walter Finch: Be', io...
    Will Dormer: Anche se l'avevano picchiata a morte e avevano gettato il suo corpo in una discarica?!
    Walter Finch: Io ero suo amico, e allora...
    Will Dormer: Non era suo amico.
    Walter Finch: Va bene, insomma, la conoscevo, le stavo vicino...
    Will Dormer: Le stava vicino. Era molto attraente. Avete fatto sesso?
    Walter Finch: Aveva diciassette anni.
    Will Dormer: Diciassette anni ma attraente.
    Walter Finch: Immagino di sì.
    Will Dormer: Lo immagina? Lo era eccome!
    Walter Finch: Lo era.
    Will Dormer: E quindi avete fatto sesso.
    Walter Finch: No, io ero il suo mentore...
    Will Dormer: Il suo mentore. Le comprava delle cose?
    Walter Finch: Sì.
    Will Dormer: Dei regali?
    Walter Finch: Sì.
    Will Dormer: Che tipo di regali?
    Walter Finch: Libri, soprattutto. A lei piacevano...
    Will Dormer: Libri. [tira fuori una catenina] E questa allora? Gliel'ha data lei?
    Walter Finch: Sì.
    Will Dormer: Perché?!
    Walter Finch: Perché?
    Will Dormer: Sì. Perché? Voleva ammirarla con questa al collo?
    Walter Finch: Era solo un pensiero.
    Will Dormer: Un pensiero? Quanti pensieri. Le comprava anche dei vestiti?
    Walter Finch: Sì. Che c'è di male?!
    Will Dormer: Ah, niente. Cercavo solo di capire che tipo di mentore lei fosse.
    Walter Finch: Le davo le cose che non poteva avere.
    Will Dormer: ...Tu volevi solo scopartela. [cerca di avventarsi su Finch ma un poliziotto lo ferma] Brutto figlio di puttana!!! Maledetto pervertito!
  • Will Dormer: C'era un tizio, Wayne Dobbs, ventiquattro anni, che lavorava part-time in una copisteria. Ogni giorno guardava un bambino di otto anni che aspettava il pulmino dall'altra parte della strada...
    Rachel: Cos'è, uno dei suoi casi?
    Will Dormer: Sì, mio e di Hap, roba di un anno e mezzo fa. Per sei mesi tiene d'occhio il bambino. Alla fine, un giorno, trova il coraggio e si decide: attraversa la strada e, prima che arrivi il pulmino, prende il bambino e lo porta a casa sua. Lo tiene con sé per tre giorni. Lo tortura e gli... gli fa fare delle cose. E quando ne ha abbastanza di lui prende una corda e impicca il bambino in un ripostiglio nelle cantine del palazzo. Ma non riesce a farlo bene. Il collo del bambino non si rompe e lui rimane appeso lì per un po' fino a che finalmente muore per lo shock. Il padrone di casa trovò il corpo cinque giorni dopo. Il momento stesso in cui ho visto Dobbs ho capito che era colpevole; è questo che faccio per lavoro: assegno le colpe. In pratica trovi le prove e cerchi di capire chi è stato e poi li vai a prendere e li sbatti dentro. Stavolta non c'erano prove sufficienti, il che avrebbe causato un ragionevole dubbio alla giuria; perché un giurato non ha mai incontrato un assassino di bambini... ma io sì. Comunque, io ho preso dei campioni di sangue dal cadavere di quel bambino... ho disseminato di prove l'appartamento di Wayne Dobbs. Ma ho sentito subito... che l'avrei pagata cara. Io non faccio queste cose.
    Rachel: In che modo l'ha pagata cara?
    Will Dormer: Gli Affari Interni stavano investigando sul nostro dipartimento e Hap stava per patteggiare. Hap mi avrebbe messo in mezzo, avrebbero riaperto il caso Dobbs e lui sarebbe uscito. Ora non c'è più questo pericolo. E non so come... come sentirmi, ecco. Ma Dobbs era colpevole, Dobbs doveva essere condannato, quindi... il fine... giustifica i mezzi. Vero?
    Rachel: Non sono nella posizione di giudicare.
    Will Dormer: Perché no?
    Rachel: Due tipi di persone vivono in Alaska: quelli che ci sono nati e quelli che arrivano qui per scappare da qualcosa. Io non ci sono nata.
    Will Dormer: Perché non mi dice quello che pensa? Qui, adesso... in questa stanza... io e lei. Per favore.
    Rachel: Dipende da quello che reputava giusto in quel momento. E se riesce a conviverci.
  • Will Dormer [riferendosi a Ellie Burr]: Fammi vedere dov'è. Portami da lei!
    Walter Finch: Lei sta bene. Senti. Aspetta un attimo, va... va tutto bene.
    Will Dormer: Ora diamo un'occhiata in giro.
    Walter Finch: Cosa stai cercando?
    Will Dormer: Il suo vestito.
    Walter Finch: Di chi?
    Will Dormer: Di Ellie.
    Walter Finch: Di Ellie?
    Will Dormer: No, di Kay. Quello di Kay.
    Walter Finch: Tu straparli, Will. Sei andato. Per fortuna mi prendo cura io di noi due.
    Will Dormer: Noi due?
    Walter Finch: Ha visto il vestito.
    Will Dormer: Come "noi due"?
    Walter Finch: Siamo legati.
    Will Dormer: Non provarci neanche! Non dire "noi due", maniaco del cazzo!
    Walter Finch: Lei è viva, Will. Ellie! [Finch attacca Will]

Explicit[modifica]

Ellie Burr [mostrando il bossolo della pallottola che ha ucciso Hap]: Non c'è bisogno che lo sappia nessuno. Lei non voleva ucciderlo, lo so, anche se lei non lo sa più. [fa per gettarlo via ma Dormer la ferma]
Will Dormer: No, non farlo, no.
Ellie Burr: Cosa? Perché?
Will Dormer: Non smarrire la strada.
Ellie Burr: Resista, la prego!
Will Dormer: Lasciami dormire.
Ellie Burr: No!
Will Dormer [ultime parole]: Lasciami dormire un po'.

Altri progetti[modifica]