Jonathan Harker

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Harker interpretato da John Van Eyssen in Dracula il vampiro nel 1958

Jonathan Harker, personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da Bram Stoker.

Citazioni di Jonathan Harker[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

Dracula[modifica]

  • Mi sembra che più ci si sposta verso Oriente meno puntuali siano i treni. Come saranno in Cina?
  • A che razza di luogo ero mai approdato, e tra che gente? Che tetra avventura era quella in cui mi ero imbarcato? Dovevo considerarlo un episodio corrente nella vita dell'impiegato di uno studio legale spedito a delucidare a uno straniero l'acquisto di una proprietà a Londra? Impiegato di uno studio legale! A Mina la definizione non garberebbe. Procuratore legale, piuttosto, perché, proprio sul punto di lasciare Londra, m'è giunta comunicazione che avevo superato l'esame; e ora sono un procuratore legale a pieno diritto!
  • Quando il Conte si è chinato su di me e le sue mani mi hanno toccato, non ho potuto reprimere un brivido. Può anche darsi che fosse colpa del suo alito fetido; comunque sono stato colto da un terribile senso di nausea, che per quanto mi sforzassi non sono riuscito a nascondere.
  • Dicono che coloro i quali sono in punto di morte, per lo più rendano l'anima nei momenti di transizione, all'alba e al mutare della marea; e chiunque abbia sperimentato, quando sia stanco, e come incollato al suo posto, quella trasformazione che ha luogo nell'atmosfera, non faticherà a credermi.
  • Benedetta sia quella buona, buonissima donna che m'ha messo il rosario al collo!, perché, ogniqualvolta lo tocco, mi è di conforto e mi dà forza. È strano che un oggetto che mi è stato insegnato a considerare con diffidenza, come alcunché di idolatrico, possa essere di tanto aiuto in momenti di solitudine e turbamento.
  • Siamo nel dicianovesimo secolo, oggigiorno, ed è un secolo implacabile. Pure, se i sensi non m'ingannano, quelli andati avevano e conservano poteri loro propri, che la "modernità" non basta a uccidere.
  • Dio misericordioso! Dammi la calma, perché appena fuori da questa strada sta in agguato la follia.
  • Nulla può esserci di più spaventoso di quelle atroci donne, le quali volevano – le quali vogliono – succhiarmi il sangue.
  • Sono andato in camera mia e mi sono messo a letto e, strano a dirsi, ho dormito senza sogni. La disperazione ha le sue calme.
  • Nessuno, finché non abbia passato una notte di tormenti, può sapere quanto dolce, quanto caro al suo cuore e al suo occhio può essere il mattino.
  • Quello era l'essere cui davo una mano per trasferirsi a Londra dove, forse per secoli e secoli, tra i milioni di abitanti della città brulicante, avrebbe saziato la sua brama di sangue e creato una nuova, sempre più vasta genia di mezzi demoni con cui dare addosso agli indifesi. Un pensiero che mi faceva salire le fiamme al cervello, e sono stato colto dal violento desiderio di liberare il mondo da siffatto mostro.
  • Sono solo nel castelo con quelle atroci donne. Puah! Anche Mina è una donna, ma tra loro non c'è niente in comune. Quelle sono demoni dell'abisso!
  • Devo continuare a scrivere a ogni costo, perché non oso soffermarmi a pensare.
  • Lo sapete che posto è quello? Avete voi visto quello spaventoso covo di infamie infernali, dove la luce stessa della luna è pullulante di forme immonde, e ogni granello di polvere che rotea nell'aria è l'embrione di un mostro vorace? Avete voi sentito le labbra del Vampiro sulla vostra gola?

I poteri delle tenebre[modifica]

  • Sono sempre più curioso: non capita tutti i giorni d'incontrare un nobile ungherese – o meglio, transilvano – che abita in un antico castello tra montagne desolate, al margine estremo del mondo civilizzato, eppure capace di scrivere lettere in un impeccabile inglese con tutta la disinvoltura di una persona colta e istruita, mentre negozia con legali e agenti immobiliari per l'acquisto di una casa nel cuore di Londra. Un uomo simile dev'essere a dir poco formidabile.
  • La superstizione ha messo radici profonde in questo Paese e mi rincresce di non poter scoprire di più sul conto, e sul modo di pensare, di coloro che vi abitano. Sarebbe interessante esplorare le ingenue credenze che sono ancora così vive da queste parti, anche se delle persone moderne – come il sottoscritto – le riterrebbero soltanto storie da vecchie comari, dato che sono il retaggio di un pensiero pagano, testimonianza di usanze che appartengono a un'epoca ormai passata.
  • La superstizione è contagiosa come la peste.
  • Non sono molto suscettibile al fascino femminile – anzi, vengo considerato alquanto impassibile e riservato, e fin da quando ero solo un ragazzo non ho mai amato nessun'altra, a parte la mia Wilma. Ma osservando la giovane mentre mi parlava, mi sono reso conto che mi era impossibile staccare gli occhi da lei.
  • Sono certo che in questo castello non tutto è come sembra. Ma noi avvocati abbiamo la tendenza a essere scettici – la diffidenza è il nostro spirito ombra.
  • Ero turbato perché chiaramente il Conte non era del tutto sano di mente, e anche se era anziano e canuto, avevo il sospetto che non sarei stato in grado di contrastare la sua forza e la sua agilità, dal momento che si vantava di essere un discendente di Attila, re degli unni. Sembra che in questo Castello ci si debba aspettare di tutto.
  • I medici s'interrogano sulla possibile natura contagiosa delle malattie psichiatriche, ma mi chiedo perché non riescano a immaginare infezioni mentali in grado di indebolire il pensiero e la volontà allo stesso modo in cui il colera e la difterite indeboliscono il corpo. E nulla esclude l'eventualità che tali germi possano rimanere dormienti per anni, se non addirittura per secoli. Non sono uno psicologo né un dottore, nondimeno ho raggiunto una mia conclusione al riguardo. Non sono in grado, anche se lo vorrei molto, di spiegarlo a parole, tuttavia lo sento chiaramente: così come una persona può cadere malata per vari fattori esterni, lo stesso è capitato a me. Che queste cause siano mentali o meno, hanno suscitato in me visioni ed emozioni che non avevo mai sperimentato prima d'ora – e che possono essere definite solo come nefaste!
  • Mia cara Wilma, mi rivolgo a te, come un uomo cattolico si rivolgerebbe alla Vergine Maria, nell'ora della tentazione. C'è un'altra immagine che continua a occuparmi l'occhio della mente, oscurando il tuo viso al punto che il mio spirito non riesce più a scorgerlo, e quando cerco conforto nel ricordo dei nostri momenti più felici – quando ci capivamo l'un l'altra, anche senza dire una parola, e guardavamo speranzosi al futuro e progettavamo di vivere e lavorare insieme in armonia – ecco emergere un altro ricordo che soffoca ogni altra cosa e mi affligge come una febbre, un veleno, un'ebbrezza. E quando apro le braccia... non sei tu.
  • Si discute molto dell'ipnosi. Non ho mai provato a sottopormi a questo trattamento ma, in qualità di avvocato, ho seguito casi in cui veniva usato come giustificazione dei reati commessi. Sono sempre stato convinto che il cosiddetto stato ipnotico non sia altro che una mancanza di fibra morale o di forza di volontà, e non ho mai voluto accettarlo come scusa legittima in un procedimento legale. Se gli uomini di legge lo riconoscessero e lo usassero come argomentazione, si arriverebbe a una grande confusione sulla bussola morale e sulla responsabilità delle persone. Sarebbe fin troppo comodo, per tutti gli uomini deboli, avere a disposizione un tale stratagemma e poter dunque addossare la colpa a qualcun altro, a qualcuno di talmente malvagio che non ci sarebbe stato modo di opporgli resistenza. Se così fosse, la società sprofonderebbe nel caos.
  • L'inferno non è una mera invenzione dei teologi ed è proprio qui, sulla terra. Io stesso ne ho raggiunto i confini e ho visto i diavoli compiere la loro opera.
  • Il Conte ha grande dimestichezza con la situazione politica attuale, tuttavia fatico a capire in quale ideologia si riconosca. Sotto certi aspetti sembra molto liberale, come un vero rivoluzionario, mentre su altri argomenti, le sue vedute sono talmente superate che sembra più conservatore di tanti reazionari.
  • Dio solo sa se riuscirò mai a uscire vivo di qui. Non so nemmeno mettere per iscritto quale tra i miei sospetti sia il più allarmante, ma credo di aver compreso in queste ultime settimane la portata del pericolo che incombe sull'umanità – un pericolo di cui i più sono del tutto ignari. Ma questa minaccia è di tale natura che tutte le persone di buona volontà devono unirsi per lottare contro di essa, indipendentemente dal credo o la nazionalità a cui appartengo.
  • Con l'astuzia e il coraggio, un uomo può difendersi dalle minacce che giungono dall'esterno, ma i pericoli che originano dall'interno – dall'uomo stesso – sono molto più difficili da tenere a bada. Una cittadella protetta da una guarnigione in cui si annidano traditori, per quanto inespugnabile possa essere, non è immune al rischio, e io... anch'io sto lottando conro un potere troppo grande per le mie forze.

Film[modifica]

  • Che è successo al conte Dracula? Sono scappato dal castello. Lui mi ha inseguito insieme agli altri. Erano vampiri giganti con enormi denti. Volevano succhiarmi il sangue. Non l'ho sognato. Erano dei vampiri! Li ho visti nelle bare. Perché non vuole credermi? (Il conte Dracula)
  • L'opera è straordinaria. La musica è carica d'amore, di odio, di sensualità e di sfrenata passione! Tutte cose che nella mia vita sono riuscito a reprimere. (Dracula: morto e contento)
  • Mentre attraversavo il bosco a cavallo, ho creduto di veder comparire e scomparire dei lupi attraverso gli alberi. Sembrava un incubo, eppure ero perfettamente sveglio. (Dracula 3D)
  • Stasera ho finalmente conosciuto il Conte Dracula. È più giovane di quanto pensassi, eppure il suo comportamento e il suo contegno in qualche modo sembrano contraddire il suo aspetto. (Dracula 3D)

Dracula il vampiro[modifica]

  • Siccome non c'erano altri mezzi di trasporto, sono stato costretto a percorrere a piedi gli ultimi chilometri che ancora mi separavano dal castello di Dracula. Il castello mi è parso del tutto normale nella calda luce del sole pomeridiano. Non c'era nulla di strano, ma una cosa mi ha fatto impressione: non si sentivano uccelli cantare.
  • Finalmente ho conosciuto il conte Dracula. Come speravo, egli è convinto che io sia qui per occuparmi dei suoi libri. Non mi rimane ora che attendere la luce del giorno. Poi, con l'aiuto di Dio, porrò fine per sempre al regno di terrore di quest'uomo.
  • Sono divenuto vittima di Dracula e della donna che è in suo potere. Forse sono condannato a divenire uno di loro. Se così fosse, che la persona che troverà il mio corpo sappia ciò che è necessario fare per poter liberare la mia anima.

Nosferatu, il principe della notte[modifica]

  • Sarà bello stare lontano da questa città per un po'. Stare lontano da questi canali che finiscono per portarti sempre al punto di partenza.
  • [Sulla Transilvania] È una regione misteriosa dove, stranamente, esiste ancora qualche lupo e la gente crede ancora agli spiriti.
  • Ho fatto un brutto sogno che cerco di dimenticare. Questo castello è così strano, che a volte mi chiedo se non sia parte di quel sogno. Tutto nel castello sembra così irreale.

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