Maria Montessori
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Maria Montessori (1870 – 1952), educatrice, scienziata, medico e filosofa italiana.
Citazioni di Maria Montessori
[modifica]- Era il 1898: si era indetto a Torino il primo Congresso Pedagogico italiano, al quale erano intervenuti circa tremila educatori. Io, spinta da una passione nuova, come quella che mi faceva intuire la missione e la trasformazione di una eletta classe sociale, avviata verso una redenzione grandiosa: la classe degli educatori – partecipai al congresso. Vi ero allora un'intrusa, perché il felice connubio tra la medicina e la pedagogia rimaneva ancora, nel pensiero dei tempi, insospettato.[1]
- Il bambino è una sorgente d'amore; quando lo si tocca, si tocca l'amore.[2]
- Il nostro mondo è stato lacerato e ha ora bisogno di essere ricostruito.[3]
- La caratteristica peculiare dell'Università consiste nell'insegnare a studiare. La laurea è solo la prova che si sa studiare, che si sa acquisire formazione da se stessi e che ci si è trovati bene nei percorsi della ricerca scientifica... Se si è imparato ad imparare allora si è fatti per imparare. Una persona con una laurea è dunque una persona che sa meglio destreggiarsi nell'oceano della formazione. Ha ricevuto un orientamento.[4]
- Quando si parla del bambino gli animi si raddolciscono; l'umanità intera condivide l'emozione profonda che viene dal bambino.[2]
- Se ci sono dei bimbi al mondo che hanno bisogno di aiuto sono proprio questi poveri bimbi delle nazioni africane.[5]
- Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo.[3]
- Una volta o l'altra tutti dobbiamo morire. Per alcuni il momento viene prima, per altri dopo. Noi adesso pregheremo e chiederemo a Dio di guidarvi dovunque è destino che dobbiamo andare.[5]
Per la causa delle donne
[modifica]- Donne tutte: sorgete! Il vostro primo dovere in questo momento sociale è di chiedere il voto politico. (Proclama alle donne italiane, La Vita, 26 febbraio 1906)
- [...] tutte queste forze attive delle nazioni, che danno utile contributo alla collettività, sono senza diritti civili, come chi perdé il senno o chi commise dei reati. (Proclama alle donne italiane, La Vita, 26 febbraio 1906)
- Andiamone superbe, e muoviamo a un plebiscito non meno glorioso di quello che consacrò una l'Italia. Diamo questo esempio di civiltà alle altre nazioni affinché si dica: «Grande è la libera Italia, che onorò nelle sue leggi la donna: imitiamola! Donne tutte: sorgete! Portate l'alto vessillo della vostra italianità alle urne, chiedete il voto politico: esso sarà un mezzo di gloria, di purificazione e di vita nazionale!» (Proclama alle donne italiane, La Vita, 26 febbraio 1906)
La scoperta del bambino
[modifica]- I bambini sono così capaci di distinguere fra le cose naturali e le cose soprannaturali, che la loro intuizione ci ha fatto pensare ad un periodo sensitivo religioso: la prima età sembra congiunta con Dio come lo sviluppo del corpo è strettamente dipendente dalle leggi naturali che lo stanno trasformando.
- Io ricordo una bambina di due anni, che, messa davanti ad una statuina del Bambino Gesù, disse: «Questa non è una bambola».
- Religiosi e liberi nelle loro operazioni intellettuali e nel lavoro che il nostro metodo offre, i piccoli si mostrano spiriti forti, robusti eccezionalmente; come sono robusti i corpicciuoli di fanciulli ben nutriti e puliti. Crescendo in tal guisa non hanno né timidezza, né paura.
- Da parecchi anni io combatto per un'idea che più ripenso, più ritrovo giusta e utile per l'istruzione e l'educazione umana, cioè che per aver metodi naturali e raggiungere questi fini è necessario che noi abbiamo numerose osservazioni esatte e razionali sugli uomini, e principalmente sull'infanzia nella quale si debbono porre le basi dell'educazione e della cultura.
- Misurare la testa, la statura ecc. non significa, è vero, fare della pedagogia; ma significa seguire la via per giungervi, perché non si può educare alcuno se non lo si conosce direttamente.
- È necessario che i maestri, abbastanza iniziati nello «spirito dello scienziato», si confortino nei pensiero che ben presto dovranno provare, diventando osservatori dell'umanità.
Il segreto dell'infanzia
[modifica]- Il bambino [...] è un essere extrasociale, che disturba sempre, là dove si trovano gli adulti, persino in casa dei suoi genitori. La sua mancanza di adattamento è aggravata dalla circostanza di essere attivo e incapace di rinunciare alla propria attività. Perciò si tende a combatterla, obbligando il bambino a non intervenire, a non dar fastidio, cercando di ridurlo alla passività. Si usa confinarlo perciò nelle nurseries o stanze dei giochi; oppure nelle scuole, luoghi di esilio a cui il bambino è condannato dall'adulto fino a quando non sia capace di vivere nel mondo senza dar fastidio.
- La psicoanalisi ha riconosciuto il lato anormale dell'immaginazione e del gioco, e con luminosa interpretazione li ha collocati tra le "fughe psichiche".
"Fuga dal giuoco e nell'immaginazione": fuga è il correre via, il rifugiarsi e spesso il nascondersi di una energia che è fuori del suo posto naturale; oppure rappresenta una difesa subconscia dell'io che fugge una sofferenza od un pericolo e si nasconde sotto una maschera. - Molto si è parlato in questi ultimi tempi dei diritti dell'uomo, e specialmente dei diritti del lavoratore, ma è giunto il momento di parlare dei diritti sociali del bambino. La questione sociale dei lavoratori è stata fondamentale per le trasformazioni sociali, poiché l'umanità vive unicamente del lavoro umano: da quel problema dipendeva quindi l'esistenza materiale dell'umanità intera. Ma se l'operaio produce ciò che l'uomo consuma e crea nel mondo esteriore, il bambino produce l'umanità stessa, e pertanto i suoi diritti ancora più palesemente esigono trasformazioni sociali. È evidente che la società dovrebbe prodigare ai bambini le cure più perfette e più sagge, per ricavarne maggior energia e maggiori possibilità per l'umanità futura. (2018)
- Si sono aboliti i castighi corporali per gli adulti, perché avviliscono la dignità umana e sono una vergogna sociale. Ma esiste villania maggiore dell'offendere e battere un bambino? (2018)
Citazioni su Maria Montessori
[modifica]- Gli italiani la conoscono come una signora dall'aria materna e rassicurante che ha campeggiato a lungo sui biglietti da mille lire, unica donna effigiata sulle nostre banconote, ma nella sua lunga vita è stata una donna trasgressiva e inquieta, tanto che, quando le veniva chiesto di che nazionalità fosse, rispondeva: «Vivo in cielo, il mio paese è una stella che gira attorno al sole e che si chiama terra». (Lucetta Scaraffia)
- Il cammino percorso dalla Montessori è il cammino della libertà. Gli strumenti che impiega sono la conoscenza ovvero la scienza. E la luce sotto la quale lavora è la luce dell'amore.
Sebbene ella non ne abbia mai letto le opere pedagogiche e non lo abbia conosciuto, molte delle sue conclusioni coincidono con quelle di mio padre. (Tat'jana L'vovna Tolstaja) - Tutti i bambini hanno un talento, come diceva Maria Montessori, ma non tutti sono creativi allo stesso modo. Per far crescere il loro estro occorre renderli fiduciosi nelle loro capacità e non dipendenti da nulla: compito difficilissimo per qualsiasi educatore. (Paolo Crepet)
Note
[modifica]Bibliografia
[modifica]- Maria Montessori, Antropologia pedagogica, Vallardi, 1911.
- Maria Montessori, Educazione per un mondo nuovo, a cura di Camillo Grazzini, traduzione di Maria Attardo Magrini, Garzanti, 2013.
- Maria Montessori, La scoperta del bambino, Garzanti, Milano, 1987.
- Maria Montessori, Il segreto dell'infanzia, Garzanti, Milano, 1999. ISBN 8811675030
- Maria Montessori, Opere, traduzione di Maria Attardo Magrini e Letizia Berrini Pajetta, Garzanti, 2018.
- Maria Montessori, Per la causa delle donne, Garzanti, Milano, 2019.
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