Mafioso (film)
Mafioso
Titolo originale |
Mafioso |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1962 |
Genere | drammatico |
Regia | Alberto Lattuada |
Soggetto | Bruno Caruso |
Sceneggiatura | Rafael Azcona, Marco Ferreri, Age & Scarpelli |
Produttore | Tonino Cervi, Dino De Laurentiis |
Interpreti e personaggi | |
|
|
Doppiatori originali | |
|
Mafioso, film italiano del 1962 con Norma Bengell e Alberto Sordi, regia di Alberto Lattuada.
[Nella linea di una catena di montaggio]
Antonio: No, non ci siamo!
Operaio: Più svelto?
Antonio: No, più lento. Con questo ritmo non solo compromette il calibro del buco, in quanto non lascia tempo al residuo di cadere, ma supera il limite di sicurezza!
Operaio: Sì, ma..
Antonio: No, no prego, non mi interrompa. Lei accavalla i movimenti e si mangia le pause, così il buco lei se lo fa nel dito pollice!
Operaio: Ma io..
Antonio: No, no, il suo tempo è otto secondi; uno, uno, uno, uno di pausa, uno, uno, uno, uno di pausa. Buon lavoro!
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Oggigiorno i tecnici siciliani non hanno nulla da invidiare ne ai tecnici torinesi, ne ai milanesi, neppure agli stessi tedeschi. Oggi come oggi, il siciliano può andare, come si dice, a fronte alta per l'Europa e anche in tutto il mondo. (Dottor Zanchi)
- [Sul traghetto per la Sicilia] E questa non è l'Italia? E neanche più separati siamo. Guarda lassù! Il più grande elettrodotto del mondo ci unisce al continente! Oh, ci sono voluti quattro anni di lavori, e attraverso quei fili sospesi nell'aria ci passano milioni di kilowatt, e domani, anche il ponte! (Antonio)
Dialoghi
[modifica]- [Fermi davanti a un portone spalancato con la vista della veglia di un morto]
Marta: Antonio, guarda.
Antonio: Eh niente, niente, è un morto. È una tradizione antica; gli amici danno un rinfreschino in suo onore. Cumpà, cumme è morto?
Uomo: D'un colpo di lupara!
Antonio: Ecco.. Amuninne va!
Antonio: Ragioniere, prima della partenza mi trattenni la sua biro per sbaglio. Gliela riporto.
Ragioniere: Uehila, se tutti fossero come lei si vivrebbe meglio, glielo dico io. Grazie, buon lavoro.