Vai al contenuto

Manuela Arcuri

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Manuela Arcuri nel 1994

Manuela Arcuri (1977 – vivente), attrice, modella e conduttrice televisiva italiana.

Citazioni di Manuela Arcuri

[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Di me mi piace tanto la mia bocca, perché le labbra carnose credo siano uno dei simboli della sensualità, cambierei forse il colore degli occhi, ho un debole per quelli chiari, trasparenti.[1]
  • La prima volta che vado a letto con un uomo succede quasi sempre che non si fa niente. Si preoccupano, si agitano, credono di dover fare i fenomeni. Pensano "Oddio, lo sto facendo con l'Arcuri", e non si conclude. Ormai lo so, sono rassegnata. Per questo concedo sempre una seconda chance.[2]
  • Ero sicura: volevo una femmina. Desideravo, più precisamente, una maltesina. L'importante è che non sia maschio, dissi tra me con disprezzo, dopo essere uscita dall'ennesima storia deludente. E poi, con una cagnolina, ero sicura che avremmo avuto più intesa. Era una semplice questione di feeling.
    Quando lo vidi però, [un chihuahua] così piccolo e indifeso, un batuffolo di pelo di appena tre mesi, fu amore a prima vista. Era talmente carino, irresistibile e disarmante. Da mangiarselo vivo! mi trovai ad ammettere d'istinto. E la nostra storia cominciò così. Decisi di chiamarlo Romeo perché aveva conquistato da subito il mio cuore.[3]
  • Piacere alle donne è un valore aggiunto. [...] Ho provato un certo imbarazzo. Ho sempre temuto di ferirle, anche se non è mai stato difficile depistare certi approcci. Le donne nel corteggiamento non sono mai invasive.[4]

Appuntamento con Manuela

Intervista di M. E., Letizia nº 638, febbraio 1999, p. 5.

  • In effetti ho sempre amato recitare e devo dire che sono estremamente curiosa di "esplorare" un po' tutti i settori dello spettacolo: fotoromanzi, televisione, cinema.
  • Sono legatissima alla mia famiglia, ho due fratelli più grandi di me con i quali vado molto d'accordo. Frequento assiduamente la palestra perché mi piace essere sempre in piena forma, mi fa sentire più sicura di me. Quando il clima è più mite, poi, amo correre a lungo sulla riva del mare, respirando quell'aria particolare, unica, e godendo dello spettacolo offerto dal mare stesso, finalmente lontana dalla città che, pur con tutti i suoi pregi, spesso può risultare opprimente.
  • Lo confesso: amo la discoteca! Ci vado molto spesso perché mi piace ballare, seguire il ritmo della musica... Mi diverte e mi dà una grande carica!

Intervista di Simonetta Robiony, La Stampa, 10 luglio 1999, p. 26.

  • Le top sono tutte anoressiche di costituzione. Io, hai voglia a far diete! Non calo. Ho la 42 di taglia ma la quarta di reggiseno e le giacche di Armani e di Valentino non fanno per me.
  • [«[...] la televisione le è piaciuta?»] Per certi versi sì, perché con le telecamere devi essere te stessa e basta, senza copione. Per certi altri no, perché interpretare un personaggio da altre soddisfazioni. [...] Va presa col contagocce la tv. E comunque al ruolo di valletta preferisco quello di attrice.
  • [«L'è capitato di incontrare degli imbroglioni?»] Tantissimi. Gente che promette: Ti farò diventare una grande star, ti farò essere famosa. E poi non fanno niente. Però io c'avevo i miei genitori dietro le spalle che mi difendevano da quel «mondaccio» invitandomi alla prudenza. Comunque è stata dura.
  • Sono gelosissima, io. Non acceterei mai un uomo che facesse l'attore, ma pretendo da chi mi ama che accetti me che faccio l'attrice. È una incoerenza, lo so, ma è così.

Manuela Arcuri

Intervista di Rosella Simone, Max nº 9, settembre 1999, pp. 168-177.

  • [Com'è lavorare con la Marini?] Lei è molto diva. Quindi ti tratta da giovane attrice.
  • Io sinceramente "i figli di" non li sopporto molto perché rientrano in quelle persone che si sentono qualcuno. Forse sono invidiosa perché loro non hanno faticato, non hanno dovuto fare la gavetta, per loro tutto è più facile. Avranno altri problemi, come essere sempre paragonati ai genitori e finire così per sentirsi sempre secondi. Ma loro sul set ci arrivano subito da protagonisti. Beati loro! Magari mi fossi chiamata Manuela Gassman!
  • [Come se l'immagina il suo futuro amore?] Ho un debole per gli occhi chiari e i capelli biondi. E mi piace bello. Il principe azzurro biondo con gli occhi blu per me ancora esiste.
  • Secondo me oggi la donna ha preso il sopravvento [sull'uomo], è la più forte. Ma tutte e due hanno paura. Paura di innamorarsi e soffrire.
  • Non amo moltissimo leggere. Sono pigra come tutta la mia generazione. Però posso dire una cosa, questa generazione si diverte tanto. E anch'io forse leggerò poco ma mi diverto tanto.
  • Droga ne gira ma non c'è bisogno di andare in discoteca per trovarla. Nel mondo dello spettacolo ce n'è tantissima. E poi, secondo me, basta essere coscienti di quello che si fa. Vuoi rilassarti con il fumo, sballare con la coca, viaggiare con l'eroina? Accomodati, ma poi non dare la colpa alla società.
  • Tanti amici miei vanno sia con gli uomini che con le donne. E i miei migliori amici sono gay, amici amici, amici veri. L'uomo ci prova, la donna è gelosa, invidiosa; con un gay invece riesco a instaurare un rapporto fantastico.

Manuela Arcuri: il sogno sexy del 2000

Intervista a Playboy speciale: Manuela Arcuri, ottobre 2000, pp. 3; 50.

  • Purtroppo non ho ancora trovato l'uomo giusto. Avrei bisogno di una figura forte, di un punto di riferimento.
  • [Sulla sua professione di attrice] Ho fatto un po' di tutto, con vero entusiasmo, dal teatro, al cinema alla tv. Questa professione mi diverte molto perché è quasi un gioco, mi ricorda quando, da bambina, inventavo storie con le amiche.
  • [Sui registi e gli attori con cui vorrebbe lavorare] George Clooney soprattutto, il mio uomo ideale, e poi vorrei essere diretta da Pedro Almodóvar. Il suo stile strano mi piace da morire.
  • Sono single e cerco l'anima gemella. Deve essere forte, attivo, simpatico, coinvolgente, altrimenti mi annoio.

Manuela: i miei primi 25 anni

Intervista di Marta Citacov, GQ Italia nº 35, agosto 2002, pp. 53-56.

  • Un uomo in me guarda prima il seno, poi la faccia. Anch'io rimango colpita dalla bellezza. Ma è la simpatia a conquistarmi. Voglio un uomo capace di farmi passare bene la giornata.
  • Cerco un uomo che mi prenda di forza, ma senza arroganza.
  • [Su La notte delle streghe] La storia è piena di mistero e magia. Cose che mi intrigano, come le coincidenze della vita.

Intervista di Emilia Costantini, corriere.it, 1º settembre 2006.

  • [Sul suo ruolo ne L'onore e il rispetto] Mi hanno sempre offerto ruoli da "bonona" in commedie brillanti. Non rinnego niente, ma finalmente si sono accorti che sono capace di esprimere anche sentimenti diversi. [...] Ritengo questo ruolo un traguardo professionale: è un concentrato di situazioni e sentimenti talmente forti e devastanti, da richiedere una prova d'attrice. In passato, non me l'avrebbero mai proposto.
  • La bellezza è un'arma a doppio taglio: all'inizio ti aiuta molto, però poi devi dimostrare di saper recitare.
  • Rifiutare il corteggiamento di un uomo che non ti piace è facile, direi ordinaria amministrazione. Rifiutare quello di una donna... Ho fatto fatica, mi sentivo quasi mortificata a dover dire di no, per paura di offendere la persona.

Le scene scabrose? Mi scappava da ridere!

Intervista di Solange Savagnone, TV Sorrisi e Canzoni nº 1, gennaio 2014, p. 22.

  • [A chi si è ispirata per il suo personaggio ne Il peccato e la vergogna?] A quelle donne determinate e veraci interpretate da Sophia Loren e Anna Magnani.
  • [Cosa le è piaciuto di questa seconda stagione?] Il rapporto di Carmen con i figli. Stiamo ultimando il doppiaggio e certe scene mi commuovono. Sarà che essendo incinta sono diventata più sensibile...
  • [Su Gabriel Garko] Lavoriamo insieme da otto anni. È un ottimo compagno, molto sensibile, umile, disponibile e altruista. A volte è soltanto un po' puntiglioso.
  • [Sulle scene di passione ne Il peccato e la vergogna 2] È sempre imbarazzante girare certe scene. In questo caso, poi, conoscevo poco il mio partner, un attore tedesco carino e bravo [Käfer], ma che recitava in inglese e che facevo fatica a capire. Se sapeste quante risate!

Intervista di Giovanna Cavalli, corriere.it, 20 agosto 2023.

  • Il primissimo ruolo [...] è stato con Pappi Corsicato per I buchi neri. A 17 anni compiuti da poco. Lo incontrai a Napoli, nel suo ufficio. Mi vide ed esclamò: "Adelaide!". E io: "Mi scusi, veramente mi chiamo Manuela". "No, no, Adelaide è il mio personaggio, sei tu, sei perfetta". E mi prese al volo. Non sapevo recitare, non lo avevo mai fatto prima. Però ho scoperto subito che il set per un attore è la scuola più importante.
  • [«[...] da ragazzina fu scartata da Massimo Troisi per Il Postino»] La mia prima delusione, avevo 16 anni. Gli ero piaciuta, avevo anche fatto un provino in costume, gli sceneggiatori erano molto indecisi. Troisi fu gentilissimo, mi consigliava di essere naturale: "Parla come se fossi con le tue amichette di scuola". Alla fine però non mi prese. Ci rimasi male, lo ammetto. Ma ci sta, non sa quante occasioni non sono andate a buon fine, succede. Già mi ritengo fortunata ad averlo conosciuto. Forse quello non era il mio momento, non avrei fatto una bella figura.
  • [«Nella fiction omonima sull'Arma fu la prima carabiniera della tv. [...] Qualcosa andava mai storto nelle scene di azione?»] Uh, tra inseguimenti e porte sfondate accedeva di tutto. Un classico era la maniglia che ti resta in mano. O l'attacco improvviso di ridarella, come alle medie. Le scene romantiche poi mi mettevano ansia. Ero inesperta, mi vergognavo a baciare un attore davanti a tutti. Non si vede, ma intorno ci sono almeno undici persone. Imbarazzatissima, non ci riuscivo, alla fine ho rotto il ghiaccio.
  • [«Le dedicarono una statua a grandezza naturale (1 metro e 75) in pietra leccese, esposta sul lungomare di Porto Cesareo, con tanto di epigrafe: "A Manuela Arcuri, simbolo di bellezza e prosperità"»] Fu un'idea di Gianni Ippoliti, per attirare più turisti. E in effetti ha funzionato. Il giorno dell'inaugurazione arrivai dal mare, su una barca, sembrava una favola. La piazza del paese era strapiena. Applausi, foto, interviste. [«Le mogli dei pescatori protestarono, non si sentivano rappresentate, così nel 2010 la statua fu rimossa. Ma l'anno dopo fu rimessa al suo posto, dopo il restauro delle natiche, consumate a forza di tocchi portafortuna»] A quanto pare funzionava. Mi arrivano tuttora un sacco di messaggi su Instagram di gente che ha sfiorato il fondoschiena della statua ed è stata premiata. O di chi si è giurato eterno amore e alla fine si è sposato. Ben venga se porto bene.
  • [«Ha girato un videoclip per Prince»] Forse il fiore all'occhiello della mia carriera. Pensi che mi contattò per mail, scrivendo al mio commercialista. Ero reduce da Scherzi a parte, pensai che qualcuno mi stesse prendendo in giro. Risposi con freddezza: "Vedremo". Invece era proprio lui. Mi aveva visto su una rivista americana che mi aveva inserito tra le dieci donne più belle del mondo. E Prince ordinò: "Voglio lei". [«Incontro segreto a Londra»] Era lì per un concerto. La sicurezza mi accompagnò nel suo camerino. In penombra, solo con delle lucine accese. Mi venne incontro. Bassino, ma con un viso bellino, la vocina sottile e due occhioni così. Emanava un'energia che ti trapassava. Ci siamo seduti sul divano e abbiamo parlato, con quel poco di inglese che conoscevo. [...] Rimasi per il concerto. A un certo punto mi chiamò sul palco. Presentandomi come la star del suo nuovo video, Somewhere here on earth, che poi girammo a Praga, di notte. Che imbarazzo, davanti a tutta quella gente.

Intervista di Valerio Cappelli, corriere.it, 25 novembre 2023.

  • [«Lei è stata la ragazza più desiderata d'Italia»] La rivista People nel 2002 mi inserì (prima italiana) nella classifica delle dieci donne più belle del mondo. Avevo 23 anni. L'anno prima ero la più cliccata dagli italiani su Internet. Playboy mi dedicò un servizio di 52 pagine. A Porto Cesareo misero la mia statua [...]
  • [«La storia con l'arabo?»] Famiglia di petrolieri. Mi aveva visto su una rivista. [«La scelse da un catalogo?»] [ride, ndr] In estrema sintesi, sì. Mi fece cercare dagli scagnozzi che lo aiutavano per hotel e spostamenti. Ci incontrammo a Saint Tropez. Era carino, simpatico, iniziò piano la storia, io mi presentai con un'amica. Era un bell'uomo sui 35, in Italia vestiva all'europea, quando andammo a Dubai era un arabo. Sarei dovuta diventare la sua terza moglie. Non poteva durare. Aprii gli occhi, la favola finì.
  • Ho fatto un altro percorso, ma sono sempre stata attrice, non showgirl. Ferreri, Verdone, Pieraccioni, Salemme... Poi le fiction, anzitutto Carabinieri, e la tv mi rapì: i militari veri mi chiamavano collega. Ho fatto quella serie nel primo anno in cui le donne potevano diventarlo. Vent'anni fa la divisione cinema-fiction era più netta. Si sgomitava di più, oggi campi e possibilità sono maggiori. Ho vissuto pregiudizi, dicevano se sei bella non puoi essere brava. Non si dice più: all'epoca era legge.
  • Dissi no a Tinto Brass per Monella, ero minorenne, mi vergognavo, non sapevo nemmeno cosa volesse. Sono semplice, e meno maggiorata in tutti i sensi.

Citazioni su Manuela Arcuri

[modifica]

Note

[modifica]
  1. Da un'intervista a Fuego, Italia 1, 1999; citato in Quando una giovanissima Manuela Arcuri si raccontava a "Fuego" nel 1999, tgcom24.mediaset.it, 8 gennaio 2020.
  2. Da un'intervista a Vanity Fair Italia; citato in L'Arcuri confessa: con me i maschi fanno flop, lastampa.it, 16 gennaio 2008.
  3. Da Un Romeo per Manuela, in Alessandra Mattanza, Quelli che il cane, Sperling & Kupfer, Milano, 2011, p. 175. ISBN 978-88-200-5056-6
  4. Da un'intervista a Chi; citato in Manuela Arcuri icona gay: "Io corteggiata anche da donne", today.it, 23 maggio 2019.

Filmografia

[modifica]

Altri progetti

[modifica]