Maremma
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Citazioni sulla Maremma.
- "Deh, quando tu sarai tornato al mondo | e riposato de la lunga via", | seguitò 'l terzo spirito al secondo, | "ricorditi di me, che son la Pia; | Siena mi fé, disfecemi Maremma: | salsi colui che 'nnanellata pria | disposando m'avea con la sua gemma". (Dante Alighieri)
- Io nacqui forestiero in Maremma, di padre marchigiano, e crebbi come un esiliato, assaporando con commozione tristezze e indefinibili nostalgie. Non mi ricordo la mia famiglia, né la casa dove son nato, esposta a mare, nel punto più alto del paese, buttata giù in una notte come dall'urto di un ciclone, quando io avevo due anni appena. (Vincenzo Cardarelli)
- Non han sì aspri sterpi né sì folti | quelle fiere selvagge che 'n odio hanno | tra Cecina e Corneto i luoghi cólti. (Dante Alighieri, Divina Commedia)
- La Toscana perde ogni anno grandissimo numero dei suoi sani abitanti nelle mietiture della Maremma allettati quivi dalla maggiore mercede della giornata, i quali nel primo o nel secondo anno, benché dopo breve dimora, precipitano in malatte croniche, incurabili. (Angelo Cocchi)
- La verde Maremma!
Un deserto di bellezza colmo di sole – anche se un velo
Sopra si distende di malinconica tristezza;
Orma d'uomo non calpesta il regno della solitudine
Il deserto in fiore risplende invano. (Felicia Hemans) - Nella Maremma della mia Toscana, nelle terre incoltivate che si distribuiscono ai contadini, per poter arrivare a seminare bisogna prima spezzare la crosta di tufo pietroso che vi è depositata da due millenni di alluvioni; per spezzarla occorrono i trattori: e solo così, sotto quella crosta, si trova la terra fertile e fresca, e in essa, ancora intatte le tombe dei nostri padri etruschi.
Bisogna in tutta Italia spezzare nello stesso modo questa crosta di tradizionale feudalesimo e di inerte conformismo burocratico che soffoca la nostra società: e ritrovare sotto la crosta spezzata il popolo vivo, il popolo sano, il popolo fertile, il popolo vero del nostro Paese: e le tradizioni di saggia ed umana equità che esso ha conservato dai lontani millenni. (Piero Calamandrei) - Tra le foci del Tevere e dell'Arno, | Al mezzodì, giace un paese guasto; | Gli antichi Etruschi un dì lo coltivarno, | E tenne imperio glorioso e vasto: | Oggi di Chiusi e Populania indarno | Ricercheresti le ricchezze e il fasto, | E del mar sovra cui curvo si stende | Questo suol, di Maremma il nome prende. (Bartolomeo Sestini)
- Vi sono alcune infermità che altrimenti non si curano, che con un poco d'aria aperta, ed i medici medesimi, dopo di avere sperimentato o nocivi o inutili gli altri medicamenti, ne danno il consiglio. Questo è il rimedio, che io proporrò da tentarsi nel corpo languido della Maremma: deve lasciarvisi oprar la natura, deve regolarsi con poche leggi, e queste semplici ed a portata di pastori e d'agricoltori; bisogna dilatarle il cuore con qualche respiro di libertà, per ristorarla da quelle impressioni maligne, che cagiona una vita stentata priva di ogni ricreazione, e nella continua orrenda vista di terre desolate ed incolte. (Sallustio Bandini)
Voci correlate
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