Matilda 6 mitica

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Matilda 6 mitica

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Titolo originale

Matilda

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1996
Genere commedia, fantastico
Regia Danny DeVito
Soggetto Roald Dahl
Sceneggiatura Nicholas Kazan, Robin Swicord
Produttore Stacey Sher, Roald Dahl, Danny DeVito, Michael Shamberg
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Matilda 6 mitica, film del 1996, diretto e interpretato da Danny DeVito.

Incipit[modifica]

Tutti nasciamo, ma non tutti nasciamo uguali. Crescendo alcuni diventano macellai, fornai o fabbri ferrai, altri diventano bravi solo a fare uova in gelatina. Resta comunque il fatto che ogni essere umano è unico nel suo genere, nel bene e nel male. (Narratore)

Frasi[modifica]

  • D'ora in poi in questa famiglia si farà quello che dico io! Quello che dico io e quando lo dico io! [...] Perciò adesso tutti quanti a mangiare e a guardare la TV. (Harry)
  • Senti qua piccola sapientona: io sono un genio e tu sei scema, io sono grande e tu sei piccola, io ho ragione e tu hai torto! (Harry) [a Matilda]
  • Chi non picchia suo figlio, non ama il bastone. Questo è il mio motto. (Signorina Trinciabue)
  • Ah, carne fresca! (Signorina Trinciabue) [al primo incontro con Matilda]
  • La mia concezione di una scuola perfetta è quella dove non ci siano bambini. Neanche l'ombra. (Signorina Trinciabue)
  • Entra dentro, fetido sacco nauseabondo di pus. (Signorina Trinciabue) [chiudendo nello Strozzatoio uno scolaro]
  • Alzati in piedi tu, fetente sacco di sterco di capra. (Signorina Trinciabue) [a Matilda]
  • Qualche topo di fogna oggi morirà! (Signorina Trinciabue)
  • All'età di due anni Matilda aveva imparato quello che in genere si impara solo dopo i trent'anni: badare a se stessa. (Narratore)
  • A che ti serve leggere quando c'è la televisione piazzata lì davanti a te? Quello che può insegnarti un libro puoi impararlo meglio e più in fretta dalla televisione. (Harry Wormwood)
  • Adesso basta fare la brava bambina. (Matilda)
  • A volte nella nostra vita ci troviamo di fronte a fatti orribili e inesplicabili. Essi servono a saggiare il nostro carattere. E io ho un carattere indomito! (Signorina Trinciabue)
  • E così la giovane mente di Matilda continuava a fiorire, nutrita dalle voci di quegli scrittori che avevano mandato in giro i loro libri per il mondo, come navi attraverso il mare. Da questi libri veniva a Matilda un messaggio di speranza e di conforto: tu non sei sola. (Narratore)
  • Quanto desiderava a volte avere una persona amica, una persona buona e coraggiosa come gli eroi dei suoi libri. Sospettava però, che come i draghi parlanti e le principesse dai capelli tanto lunghi da potercisi arrampicare, queste persone esistessero solo nei libri di favole. Ma presto avrebbe scoperto che poteva essere amica di se stessa, che possedeva una forza di cui non era consapevole. (Narratore)
  • Senza volere, Harry Wormwood aveva dato a sua figlia il primo insegnamento pratico utile per lei. Lui voleva dire "quando una bambina è cattiva", invece aveva detto "quando una persona è cattiva", facendo così sorgere in lei l'idea rivoluzionaria che i bambini potevano punire i loro genitori, se questi l'avessero meritato, naturalmente. (Narratore)
  • Il mondo è pieno di polli, sta solo a noi spennarli. (Harry Wormwood)
  • I bambini sono tutti una disgrazia: brutti sporchi e cattivi! Io per fortuna sono nata grande! (Signorina Trinciabue)
  • Troppo buoni per darli ai bambini! (Signorina Trinciabue) [parlando dei cioccolatini]
  • Cattivo sangue non mente! (Signorina Trinciabue)

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