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Meles Zenawi

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Meles Zenawi nel 2012

Meles Zenawi (1955 – 2012), politico etiope.

Citazioni di Meles Zenawi

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  • Non ho detto che l'Albania fosse un modello per noi, ho detto che rispettavo per alcuni versi i metodi attraverso i quali gli albanesi erano riusciti a tutelare la propria sovranità: suppongo che dovremo ora rivedere le nostre valutazioni sull'Albania.[1]
  • Certo, la democrazia non si impara a scuola ma praticandola. Parecchi errori iniziali si fanno per mancanza di esperienza.[2]
  • Sono fiero d'essere etiope. Sono fiero di fare parte di quella storia. (da un colloquio con Harold G. Marcus, 20 October, 1995)
I am proud to be an Ethiopian. I am proud to be a part of that history.[3]
  • La rovina dell'Africa è sempre stato il culto della personalità. I loro nomi sembrano sempre cominciare con M; abbiamo avuto Mobutu e Menghistu, e non intendo aggiungere Meles alla lista.
Africa's downfall has always been the cult of the personality. And their names always seem to begin with M. We've had Mobutu and Mengistu and I'm not going to add Meles to the list.[4]
  • Crediamo che il problema tra noi e l'Eritrea dovrà essere risolto col dialogo, ma bisogna essere in due per ballare il tango.
We believe the problem between ourselves and Eritrea will have to be resolved through dialogue, but it takes two to tango.[5]
  • Il resto del mondo crede che gli eritrei abbiano trasgredito, gli eritrei non sono d'accordo. Il resto del mondo pensa che siccome hanno trasgredito, devono ritirare le loro truppe; gli eritrei non sono d'accordo. Il resto del mondo pensa che il dialogo sia la via da seguire, gli eritrei non sono d'accordo. Quindi non c'è niente di nuovo nel loro rifiuto di impegnarsi in un dialogo con noi. (da un'intervista di Hannah Gilkes, 3 maggio 2009 )
The rest of the world believes that the Eritreans have trespassed, the Eritreans don’t agree. The rest of the world thinks that since they have trespassed, they need to remove their troops; the Eritreans don’t agree. The rest of the world thinks that dialogue is the way forward, the Eritreans don’t agree. So there is nothing unique in their refusal to engage in dialogue with us.[6]

Intervista di Vincenzo Tessandori, La Stampa, 10 giugno 1998.

  • Per la guerra non esistono ragioni razionali. Se vi sono motivi economici, di confine o altro si deve tentar di risolverli con un negoziato, in maniera bilaterale, oppure davanti alla Corte di Giustizia dell'Aia. Solo dopo che si è tentato tutto questo, si passa alle azioni militari. Forse. Sapevo che l'Eritrea aveva problemi economici legati anche all'emissione della nuova valuta, il nafka. Noi abbiamo accettato che battessero moneta, ma loro pretendevano di farla circolare anche in Etiopia. Insomma, non vi era alcuna logica nazionale per scatenare la guerra, questo è il frutto dell'atteggiamento irrazionale del leader eritreo.
  • Se una nazione decide di prendere unilateralmente con la forza quello che rivendica, compie un atto illegittimo, e non è quindi possibile avere con lei rapporti civili.
  • Non avremmo mai immaginato che l'Eritrea ci avrebbe invaso. Noi non avevamo truppe ai confini: ha combattuto soltanto la milizia locale. Per questo abbiamo dovuto mobilitare l'esercito e la riserva. Da tempo loro erano preparati alla guerra, noi no. Noi abbiamo puntato tutto sullo sviluppo economico.

Aljazeera.com, 26 marzo 2007.

  • La principale frattura politica in Somalia non è ideologica, non è tra islamisti e non-islamisti, è tra i clan. I jihadisti radicali si nascondevano dietro la lealtà ai clan.
The overriding political divide in Somalia is not ideological, it's not between Islamists and non-Islamists, it's among clans. The hardcore jihadists were hiding behind clan loyalties.
  • Penso che il governo eritreo sia giunto alla conclusione che non può vivere tranquillamente accanto ad un'Etiopia forte ed unita, sotto qualsiasi governo, ed è giunto alla conclusione che dovrebbe cercare di indebolire e forse smantellare smembrare l'Etiopia per sentirsi al sicuro.
I think the Eritrean government has come to the conclusion that they cannot live comfortably alongside a strong, united Ethiopia, under any government, and have come to the conclusion that they should try to weaken and perhaps dismantle Ethiopia to feel secure.
  • Mi piacerebbe essere ricordato come qualcuno che ha messo l'Etiopia su una giusta strada, quella della democrazia.
I would like to be remembered as someone who got Ethiopia off to a good track, a democratic one.

Africanarguments.org, 12 maggio 2012.

  • La realtà è che siamo uno paese nel complesso stabile in un'area turbolenta e ciò non può essere semplicemente attribuito alla crescita economica.
The fact is that we are generally a stable country in a turbulent neighbourhood and that cannot be attributed purely to economic growth.
  • Contrariamente ai governi precedenti, la nostra legge è in vigore in ogni villaggio. Ciò non è mai successo nella storia dell'Etiopia. Lo Stato era distante, ininfluente. Pagavi di tanto in tanto il tributo e, se non ti piaceva, ti ribellavi. Questa è la storia dell'Etiopia. Ora abbiamo uno Stato formalmente strutturato, c'è una scuola in ogni villaggio e cliniche in ogni villaggio, strade, infrastrutture.
Unlike all previous governments our writ runs in every village. That has never happened in the history of Ethiopia. The state was distant, irrelevant. You paid tribute from time to time and if you didn’t like it you rebelled. That’s the history of Ethiopia. Now we have a formally structured state, there is a school in every village and clinics in every village, roads, infrastructure.
  • Non c'è villaggio nelle regioni rurali di cui io sappia che non abbia votato per noi, tranne nelle aree pastorali. Non abbiamo alcuna chance in quelle aree. Non ci presenteremo neppure alle elezioni lì. Il popolo lì è completamente ignorante e non indifferente.
There is no village that I know of in the rural areas that did not vote for us. Expect in the pastoral areas. We stand no chance in those areas. We are not even going to contest elections there. People there are completely ignorant and not interested.
  • [Su Muʿammar Gheddafi] Esercitava un'influenza deleteria in in quell'area. La sua uscita fu meno benefica di quanto avevamo sperato.
He was a malign influence on the area. His departure was less benign than we had hoped.

Citazioni su Meles Zenawi

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  • Meles era un uomo piccolo, silenzioso e personalmente modesto, ma parlava con piena autorità e sicurezza di sé. (Jimmy Carter)
  • Non sapevamo nemmeno suo nome. (Menghistu Hailè Mariàm)
  • Una volta, Meles mi mostrò dove venti carri armati del Derg si erano insediati a sud d'un piccolo fiume, pronti a contrattaccare le sue truppe. C'era un ponte attraverso il ruscello, e chiesi a Meles come mai non lo facesse saltare in aria per impederire un futuro attacco. Egli sorrise, e rispose che non voleva distruggere la nazione che presto il suo popolo governerà. (Jimmy Carter)

Note

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  1. Citato in Zenawi. Addio mitra sono Presidente, La Stampa, 1 giugno 1991.
  2. Citato in Il premier etiope: «Il 20% della nostra gente è alla fame», L'Unità, 26 gennaio 1992
  3. (EN) Citato in Harold G. Marcus, A Breakfast Meeting with Prime Minister Meles, Michigan State University, 20 ottobre 1995
  4. (EN) Citato in "Ethiopia proves there can be life after death", The Guardian, 28 luglio 2002
  5. (EN) Citato in "Troop massing designed to send message to Eritrea- Ethiopian PM", Sudan Tribune, 19 marzo 2005
  6. (EN) Citato in The Africa Confidential Interview, Africa-confidential.com, 3 maggio 2009

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